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Dal V al XI secolo sono frequenti, nei documenti di origine ecclesiastica, i riferimenti ai malefici e alle pratiche stregonesche.

Fra questi documenti vanno ricordati gli elenchi di peccati e relative penitenze, noti con il nome di "penitenziali": essi ci informano su pratiche e credenze popolari che la chiesa giudicava estranee alla fede cristiana.

I redattori dei penitenziali non distinguono fra gli elementi provenienti dal paganesimo classico (Giove, Diana) e quelli propri del paganesimo contadino o germanico (i culti degli alberi, dei boschi e delle fonti) riconducendoli entrambi a manifestazioni diaboliche. Il penitenziale del vescovo di Worms, Burcardo (m.1025), è l'ultimo esempio di un documento di questo genere e risale, circa, al 1010.

Burcardo "Hai forse prestato fede o partecipato alle riprovevoli pratiche di quei maghi che affermano d'avere il potere magico di suscitare o placare tempeste o di suggestionare lo stato d'animo della gente fino a sconvolgerlo? Se vi hai creduto o partecipato, farai un anno di penitenza a pane e acqua nei giorni stabiliti. Hai prestato fede o partecipato alle pratiche superstiziose di quelle donne che si vantano d'avere poteri magici, tali da modificare lo stato d'animo della gente, ossia di tramutare l'odio in amore e l'amore in odio, oppure di mandare in malora, con i loro sortilegi, i beni di qualcuno o di farli sparire? Se vi hai prestato fede o partecipato, farai penitenza per un anno nei giorni stabiliti…

Hai forse prestato fede o partecipato a quella pratica superstiziosa in forza della quale alcune donne sciagurate e indemoniate … sono convinte di cavalcare insieme a Diana e ad altre donne e di percorrere immense distese nel profondo silenzio della notte, ubbidendo alla dea come fosse loro padrona che le chiama a servirle in determinate notti? [...] Troppe persone, disgraziatamente, sono ingannate da questa superstizione e credono che sia tutto vero, allontanandosi così dalla retta fede e giungendo persino a sostenere l'esistenza di altre divinità oltre a quella dell'unico Dio. Il demonio è certamente capace di assumere aspetti e sembianze umane, tanto da far balenare in sogno alla mente di un suo prigioniero felicità e sciagure o addirittura persone sconosciute [...]. Ma chi è tanto sprovveduto e sciocco da ritenere realizzabili nella realtà tutte le fantasie che provengono dalla nostra immaginazione? [...] Se hai creduto a tutte queste superstizioni, due anni di penitenza nei giorni stabiliti [...].Hai mai confezionato amuleti o portafortuna diabolici, come fanno alcuni istigati dal demonio? Hai mai preparato filtri o pozioni diaboliche? Hai compiuto al giovedì riti in onore di Giove? Se lo hai fatto o vi hai preso parte, 40 giorni di penitenza a pane e acqua."

tratto da www.copernico-pv.it