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Sulla obbedienza e lealtà

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    spinoza
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    Sesso: Maschile
    Utente Senior
    00 11/10/2006 08:56

    Sulla obbedienza e lealtà


    La storia narra che per secoli re e sacerdoti, signori e padroni
    hanno proclamato l’obbedienza come somma virtù
    e la disobbedienza peccato,
    peccato grave meritevole di morte ancor più dell’omicidio
    o altri orribili reati.
    In verità le classi dirigenti hanno dominato e sfruttato le grandi masse
    e le hanno tenute schiave ,nell’ignoranza più profonda
    per impedire loro di evolversi ,
    di uscire dal degrado materiale e spirituale in cui giacevano
    e così con la scusa di essere gli unti del Signore
    e di essere re per grazia divina ,
    ogni disobbedienza a ogni loro desiderio, legge o comando
    è sempre stato considerato apostasia ,
    affronto a Dio che li aveva nominati e investiti di tali poteri.
    Per disobbedienza non intendo ribellione dovuta alla collera o alla delusione , risentimento ,
    no, non intendo questo,
    ma mi riferisco ad un atto di coraggio non conformista
    dovuto alla capacità di dire no ,
    perché si dice alla propria coscienza ,convinzione , principi
    e si desidera vivere in armonia con essi
    anche se ciò comporta l’ostracismo .
    Obbedire sempre ciecamente è tipico degli schiavi,
    invece disobbedire quando sono in gioco principi umanistici come libertà e altri valori ,
    allora io dico e penso che bisogna dire di “no”
    e disobbedire perciò diventa in questo caso una virtù ,
    diventa un atto di affermazione di vita
    e un contributo alla sua evoluzione umanistica .
    Un esempio per capire il punto
    Al processo di Norimberga contro le atrocità naziste perpetrate contro l’umanità ,
    i responsabili di tali misfatti si difesero dicendo < abbiamo ubbidito >
    ( ubbidirono ai loro superiori )
    ma il processo mise in evidenza che dovevano invece < disobbedire>ai loro superiori
    e dovevano invece obbedire alla loro coscienza umana
    che dentro di loro condannava tali atrocità
    e per questo furono tutti condannati.
    Non si può delegare un’organizzazione perché prenda per noi le responsabilità al posto nostro
    o delegare un capo o sacerdote o re per fare altrettanto .!
    Concludendo desidero evidenziare a scanso di equivoci ,
    che mentre è giusto che ognuno segua un proprio credo o una propria religione ,
    diverso invece è seguire i re e sacerdoti .
    La storia ci ha dimostrato che molti di essi
    hanno deviato dagli insegnamenti originali insegnando invece vedute e insegnamenti propri
    e spesso al sol fine di detenere il potere
    e spesso come conseguenza abbiamo avuto guerre inquisizioni ostracismo verso l’umanità
    e tutto ciò è stato perpetrato con grande plauso delle folle obbedienti , sottomesse e leali










    leggi e studia non per occupare il tempo,ne per affaticare la memoria,ma per infiammarti d'amore.
    Certosino Dionigi
  • )Mefisto(
    00 12/10/2006 10:14
    Quoto quello che hai scritto Amico Renato, ma dato che non posso replicare come vorrei aggiungendo altre cose, mi autocensuro da solo per risparmiare la fatica all'Adm del Forum, il quale si deve ancora riprendere dopo la mia Regale visita a casa sua.

    [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]


    )Mefisto(