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PARTE II - IL MASSACRO


§ 10 - PRESUPPOSTI PER IL MASSACRO

Molti valenti autori si sono dedicati allo studio delle motivazioni economiche, sociali e religiose che hanno scatenato un massacro senza precedenti a danno di creature sostanzialmente innocenti.
Sono state individuate parecchie decine di possibili cause, tra di loro combinate, che possono essere ritenute responsabili di tanta aberrazione, tutte comunque riconducibili al binomio


miseria e superstizione

In questa sede ci limitiamo a riassumere le principali motivazioni storiche, generalmente condivise dagli autori, che hanno generato il momento scatenante della persecuzione, anche se nessuna di esse puo', di per se', giustificare il sacrificio di tante vite umane.

La peste nera: originatasi in Asia (Crimea?) nel 1346, venne veicolata in Europa da navi commerciali genovesi, provenienti dalla Siria. Si diffonde prima in Sicilia e poi, tra il 1348 ed il 1352, aggredisce Italia, Francia, Spagna, Inghilterra e succesivamente tutto il resto dell'Europa centrale e la Scandinavia.
E' un'epidemia terrificante che in un tempo estremamente breve uccide 25 milioni di individui nella sola Europa occidentale, cioe' un terzo dell'intera popolazione. In alcuni territori la mortalita' tocca punte del 75%. Per qualche inspiegabile motivo colpisce piu' gli uomini che le donne generando di conseguenza milioni di vedove sole e senza risorse.
(G. Boccaccio ci da' una drammatica descrizione dell'infuriare della peste, a Firenze nel 1348).Rif.115
La carestia. E' una conseguenza diretta della peste; mancando le braccia necessarie al lavoro dei campi, molti terreni vengono abbandonati e ritornano allo stato selvatico. I prodotti dell'agricoltura diventano insufficienti a nutrire la popolazione superstite.
La crisi economica. A partire dai primi anni del 1400, dovuta ad una serie prolungata di cattivi raccolti causati da condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli.
Inflazione. L'insufficienza dei raccolti obbliga sovente ad importare cereali da altri paesi senza l'esistenza di adeguate contropartite commerciali. Il denaro (oro, argento) diventa sempre piu' scarso.
L'erosione dei salari intesa come riduzione del potere di acquisto dei salariati e della stragrande maggioranza della classe contadina.
Tasse e decime: in relazione ai fattori precedenti non subiscono riduzioni significative e gravano sempre di piu' sui lavoratori e sui piccoli proprietari terrieri. Sordi a tutte le istanze nobilta' e clero continuano ad ingrassarsi e sono sempre piu' esosi.
La decadenza del papato. Indifferenza alla miseria di chi lavora; voracita' e crapuleria del papato e dei prelati in generale. Alla fine queste cose si risanno e determinano una:
Crisi religiosa in una buona parte dei credenti. Molti morti di fame cominciano ad avere dubbi su di un Dio che non si manifesta mai e li lascia nella disperazione, in balia della carestia e delle malattie.
Ribellioni. In molte parti d'Europa gruppi di contadini cominciano ad insorgere contro condizioni di vita pressocche' impossibili, mettendo in discussione l'autorita' divina ed assoluta dei principi e della chiesa. Si tratta di sommosse sempre locali, isolate e facilmente domate che pero' non mancano di inquietare le autorita' coinvolte. Malgrado si brucino villaggi e si impicchino contadini, lo stillicidio delle rivolte continua.
Infine a tutto cio' si aggiunga, a partire dal 1520, la riforma luterana che, per quanto riguarda la persecuzione delle streghe, si dimostrera' feroce almeno quanto quella cattolica, se non di piu'.


Occorre notare che nelle citta' che si amministravano con forme democratiche o, piu' frequentemente oligarchiche, esisteva pur sempre un'opposizione allo strapotere dei nobili e dei preti. Queste citta', Italia centronord e Germania, sovente sfuggivano al controllo dei feudatari e a volte dei sovrani. E' il caso della Repubblica di Genova, malgrado i terribili fatti di Triora, pur appartenente a questo territorio. Quando queste citta' persero' una parte del loro potere sulle campagne circostanti, la persecuzione aumento' sensibilmente. (Rif. 105)


§ 11 - CORRERE AI RIPARI

Incapaci di risolvere (o gestire al meglio) una crisi economica destinata a durare qualche secolo, governanti e chiesa volsero la loro attenzione ad alcuni aspetti che, se non governati, rischiavano di mettere in serio pericolo i loro privilegi e le loro prebende:
la crisi religiosa
le ribellioni contadine.
Per ricondurre le masse all'obbedienza ed alla passivita' occorreva anzitutto asservire nuovamente le masse stesse alla cieca ed incondizionata superstizione religiosa cristiana.
Era necessario ricostruire la fede della gente in un Dio che brillava per la sua assenza e per la sua indifferenza alle umane miserie.

Fare un "restiling" di questo Dio un po' opaco era comunque un compito difficile che avrebbe comportato implicazioni e sottigliezze teologiche che la gente con la pancia vuota avrebbe diffcilmente compreso.
Occorreva una soluzione piu' immediata e facilmente comprensibile, anche se grossolana; pertanto la chiesa alla domanda:

perche' Dio non vede e non provvede?
rispose subdolamente:
perche' esiste un nemico potente che glie lo impedisce.

Risposta geniale che accollava al Diavolo ed ai suoi accoliti la responsabilita' di tutto il male che affliggeva la terra e lo indicava come il vero nemico da combattere, con la fede e con il massacro dei suoi adepti.

L'uomo, per sua natura, ha bisogno di un nemico da combattere, o almeno contro cui sfogare la propria ira impotente; se non l'ha si sente inetto e svuotato, cosa che tutti i detentori del potere sanno benissimo.

In tutte le societa' totalitarie e' sempre stato necessario individuare un nemico interno, una quinta colonna, sulla quale infierire:

a) per sbarazzarsi di persone o categorie scomode
b) per dare un esempio a quelli che potrebbero avere da ridire.
c) catalizzare il malcontento popolare verso una categoria esterna al regime, di modo che tutti se la prendano con costoro e la massa, che si sente minacciata da qualcosa, si affidi maggiormente al regime stesso.

Gli ebrei per i nazisti, i culachi ed i sabotatori per Stalin, i cittadini corrotti per Pol Pot possono essere considerati esempi moderni della caccia alle streghe. Si tratta solitamente di categorie inoffensive che pur non essendo nemiche possono però essere considerate fonte di imbarazzo e comodi capri espiatori.
Quanta gente si e' sentita spiazzata dopo la caduta del comunismo ed il crollo del muro di Berlino?
Che altro ha fatto Hitler additando gli ebrei come i nemici naturali del Reich, fornendo ai crucchi un demone da combattere, distogliendo la loro attenzione da ben altri problemi?

Quindi, alla base della caccia alle streghe, al di la' di qualsiasi contingenza inquisitoria, c'e' stato sicuramente anche quel meccanismo di terrore che ritroviamo puntualmente in tutti i totalitarismi, in quanto la chiesa, (cattolici, protestanti, anglicani, ecc.) in ambito religioso, e' un totalitarismo. (Rif. 105)
Sino ad allora il Diavolo era stato per la maggior parte dei cristiani una figura un po' vaga; qualcuno con cui fare eventualmente i conti se fosse capitato di passare nell'aldila' senza il nulla-osta del prete. Ora il Diavolo stava diventando una cosa concreta, quasi tangibile, un nemico da tenere d'occhio e possibilmente da sconfiggere.

Astuti teologi si misero all'opera pescando nella Bibbia (dove si puo' trovar di tutto) e

sorvolando sul fatto che la scrittura afferma che Dio aveva a suo tempo incatenato il Diavolo nell'inferno per impedirgli di far del male;
forti del conforto di san Tommaso il quale invece affermava che il Diavolo era libero di compiere qualsiasi misfatto;
vagliando con un occhio di riguardo tutto quello che gli scolastici avevano almanaccato in fatto di demonologia
fecero del Diavolo una figura dai contorni ben definiti, viva, quasi palpabile ed incombente. (v. § 15)


§ 12 - INDIVIDUARE I NEMICI

Era naturale che il Diavolo ed il suo esercito di demoni, per quanto dotati di buona volonta', non potevano occuparsi materialmente di tutte le malefatte di questo basso mondo. Era quindi necessario e presumibile che il Diavolo disponesse anche di alleati terrestri incaricati di eseguire praticamente e puntualmente i suoi voleri.

Questo fu l'altro problema che i teologi dovettero affrontare: visto che il Diavolo era invincibile occorreva almeno individuare i suoi complici terreni per combatterli e distruggerli. Problema che, a dire il vero, i teologi misogini risolsero brillantemente concentrando la loro attenzione sulla donna, fonte di tutti i guai possibili ed immaginabili.

Prescindendo da facili ed alquanto scontate battute di spirito, i dotti difensori della fede sostennero la colpevolezza e la malvagita' femminile con le seguenti "inconfutabili" argomentazioni:
La donna e' stata generata da una costola di Adamo che, com'e' noto, e' di forma ricurva e pertanto la donna e' per sua natura imperfetta e contorta, sia nel fisico che nello spirito.
Dall'affermazione precedente e' facile dedurre quanto la donna sia costituzionalmente perfida, malvagia, infedele, fornicatrice, lussuriosa e menzognera, (impudico scrigno di malizia e di lussuria).
La donna e' in assoluto la colpevole del peccato originale essendo stata lei ad offrire la mela al povero Adamo e a indurlo in tentazione (benche' sia stata creata solo dopo che Dio aveva avvertito Adamo di non mangiare il frutto proibito).
La donna e' un essere inferiore. Lo dice anche S.Paolo che, nella sua prima lettera a Timoteo 2,11-15, afferma "La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, ne di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perche' prima e' stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potra' essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carita' e nella santificazione, con modestia."
La lussuria della donna e' perniciosa e tale da indurre gli uomini ad atti abominevoli di incontinenza sessuale. L'incontinenza sessuale e' il vizio preferito del Diavolo per cui la donna e' naturalmente portata ad essere complice del demonio.
Essendo infine il Diavolo il signore del male, solo da lui le streghe potevano ottenere i loro poteri, abiurando la santa fede.
Quanto sopra non esaurisce certo l'elenco delle dotte argomentazioni; il lettore puo' trovare altre chicche del genere sui libri di riferimento e sui testi specializzati di § 14.
Si giunse anche ad argomentare se l'utero fosse un animale diabolico nascosto nel ventre femminile oppure una parte intima della natura malvagia della donna.
Quello che occorre sottolineare e' che tali "apprezzamenti" aggiunti al fatto che alcune di queste donne praticavano la magia bianca e nera (osteggiate dalla chiesa), divennero fatali per la loro incolumita'.

Tornando coi piedi per terra, considerando le condizioni della societa' di allora (§ 10) e tenuto conto che guaritrici, erbarie o presunte streghe erano ormai diventate un esercito di bocche da sfamare in un contesto di generale poverta', quanto sopra interpretava un inconfessato desiderio di togliere di mezzo una notevole massa di concorrenti allo scarso cibo quotidiano. Questo almeno all'inizio della persecuzione finche' non venne fiutato il "business". (§22)

L'elemosina, chiesta con sempre maggiore insistenza da parte di queste infelici, cominciava a generare segni di insofferenza da parte dei donatori alle prese con i loro problemi quotidiani e, sovente, al rifiuto di elargire qualcosa corrispondeva una reazione disperata, a volte offensiva e minacciosa da parte delle questuanti.

Le streghe, o presunte tali, stavano diventando invise ai piu' che inconsciamente desideravano liberarsene; questo atteggiamento divenne un terreno fertile per far accettare alle masse i massacri che ne seguirono e la loro "santa" e liberatoria giustificazione.


§ 13 - DEFINIRE LE COLPE




Per quanto forte fosse il desiderio di eliminare fisicamente gli individui che vivevano ai margini della societa'(streghe, maghi, omosessuali, ecc.), occorreva trovare delle solide motivazioni che giustificassero la strage di migliaia di persone ed, allo stesso tempo, fornissero una "copertura morale" (morale cristiana!) per salvaguardare quell'alone di fradicia "santita'" che ancora circondava la chiesa.

Per gli eretici la cosa era abbastanza facile, essendo in quanto tali ritenuti apostati, essi meritavano pienamente il rito purificatore del rogo, senza che qualcuno se ne scandalizzasse.
Occorreva quindi che anche le streghe venissero definite eretiche ed apostate in quanto idolatre ed adoratrici del male, secondo quella definizione del male data dalla chiesa stessa e che aveva la sua massima espressione nel Diavolo.

Teologi senza scrupoli, giuristi sadici e filosofi scalzacani si misero al lavoro per attribuire alle presunte streghe quelle colpe necessarie e sufficienti per giustificare il loro ammazzamento senza scrupoli ed il rogo.
Fu un lavoro sistematico, incessante, scrupoloso e ben riuscito che viene qui brevemente riassunto:

I primi spunti furono probabilmente forniti dalla Bibbia:
"Non lascierai vivere chi pratica la magia". (B.Ebr.- Esodo 22,17)
"Quelli che non credono in me saranno gettati via come rami secchi. Gli uomini li raccatteranno e li getteranno nel fuoco e saranno bruciati". (Giovanni 15,16)
Vennero attribuiti al Diavolo poteri malefici straordinari sino a considerarlo come un contro-tipo del Dio cristiano (ricadendo in parte nell'eresia dualista manichea).
In un secondo tempo Calvino ed alcuni scolastici stabilirono, assai stranamente, che il Diavolo puo' agire solo col permesso di Dio, del quale e' servo ed esecutore; questo pero' non impedi' di proseguire le persecuzioni.
Non puo' esistere strega che non sia vincolata da un patto col Diavolo.
E' un eretico chi non crede all'opera malefica delle streghe ed al patto demoniaco.
Vincolate dal patto col Diavolo, e con la sua assistenza, le streghe possono eseguire i piu' atroci misfatti, come quelli riportati nel seguente campionario:
uccidere e divorare i propri figli
trasformarsi in gufi o in gatti neri ed introdursi di notte nelle case per rapire, uccidere, estrarre le viscere, succhiare il sangue e divorare i neonati non ancora battezzati (sciocchezze riprese da antiche credenze mitologiche)
distillare unguenti ed essenze malefiche come quelle della peste e del colera e diffonderle ungendo le porte delle loro vittime; cosa volentieri attribuita agli untori ebrei
distillare e propinare veleni mortali (chi puo' guarire puo' anche uccidere)
costruire specchi magici che rispondono alle loro malvagie domande
disegnare cerchi entro cui invocano il demonio per adorarlo e per offrirgli sacrifici
evocare qualche demone particolare, imprigionarlo in una bottiglia ed utilizzarlo come coadiutore delle loro arti malefiche
con l'aiuto del Diavolo possono trovare cose e tesori nascosti
operare malefici sugli uomini onesti:
spingendoli a dissolutezze sessuali
tramutandoli in bestie
asportando il loro membro virile
provocando con malefici la loro sterilita'
copulare col Diavolo, sopratutto dopo la menopausa, perche' il loro corpo necessita e brama continuamente il liquido seminale del demonio
possono provocare tempeste e grandine, distruggendo i raccolti
possono causare naufragi
praticano atti blasfemi profanando la santa religione
operano la metamorfosi su se stesse trasformandosi in cani, lupi, lupi mannari, caproni, pipistrelli, asini, corvi, gufi, ecc.





volano di notte a cavallo di scope, bastoni o animali per recarsi al sabba o a compiere malefici in localita' remote
partecipano a riunioni notturne con altre streghe e ai sabba periodici.
Quanto sopra e' piu' che sufficiente per mettere in evidenza la folle stupidita' e la protervia dei pruriginosi autori di § 14 che, senza accorgersene, sono essi stessi caduti nell'eresia attribuendo ad esseri umani, in carne ed ossa, dei poteri e delle facolta' che nel mondo pagano erano pertinenza di dei o semidei.

Quelle che invece non sono mai state codificate e studiate a fondo sono le motivazioni incoffessate ed inconfessabili quali:
eliminare dal contesto sociale persone scomode aliene alle regoli "morali" imposte dalla chiesa
proiettare e punire sugli altri la innaturale continenza sessuale che devastava il clero-misogino-represso ed i suoi accoliti, trasferendo sulle streghe quei sensi di colpa (e di invidia) provocati dalle loro stesse ed assurde regole di vita
trasformare persone indifese in capri espiatori delle disgrazie legate al quotidiano
risolvere indirettamente conflitti di interesse o di insofferenza fra comunita' rurali confinanti
stornare l'attenzione della comunita' dai problemi piu' gravi ed insoluti concentrandola sulla persecuzione di povere vittime
additare uno o piu' colpevoli da sacrificare quando le preghiere, le messe, le benedizioni e le processioni non servivano ad evitare disastrose manifestazioni meteo che distruggevano i raccolti
ricondurre in definitiva i dubbiosi e i ribelli sotto il controllo della chiesa, attribuendo alle forze del male tutte le disgrazie e gli affanni di una societa' in sfacelo.
La chiesa e la societa' contemporanea rinverdirono il concetto di "capro espiatorio", mutuato dagli antichi egizi e dagli ebrei, e ne fecero una soluzione di comodo per quegli eventi che allora sembravano inspiegabili.

Solo in un secondo tempo, con i "processi concatenati", la caccia delle streghe si trasformo' in un business di tutto rispetto che diede origine ad un colossale trasferimento di ricchezza a favore del clero e della magistratura.


§ 14 - TEORICI DELLO STERMINIO - (I CORVI)

Quello che segue e' un elenco parziale degli scritti e delle opere che hanno contribuito a trasformare la figura innocua della strega antica in una creatura perversa e demoniaca, da perseguire ed annientare con fanatica determinazione.
L'assunto di tutti questi capolavori e' uno solo, concorde:


in nome di Dio, massacrate!

Tra la meta' del 1300 e la fine del 1600 di opere simili a queste se ne contavano a centinaia.


continua.........ad merdolicam ecclesia......omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



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Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo