00 10/10/2007 22:28
il vescovo non incontri gli studenti


È in visita pastorale nel suo vicariato. E, perché no, farà un saltino anche nelle scuole pubbli-che, con lo scopo dichiarato di «esortare alla fede e alla vita cristiana» gli studenti. Il pro-gramma del vescovo di Padova, in tournée nel vicariato di Teolo all’interno della sua diocesi, è stato pubblicato tempo fa e prevede, senza nessuna ombra di vergogna, un certo numero di incontri con i bambini e i ragazzi delle scuole pubbliche del territorio. Il tutto in aperto contrasto con leggi, sentenze di tribunali, intese con le confessioni religiose di minoranza e, più semplicemente, con la Costituzione e il principio di laicità dello Stato.
«Per questo, la Uaar – spiega il segretario nazionale Giorgio Villella – ha mandato ai dirigenti scolastici delle scuole interessate una diffida ad autorizzare gli incontri. E si prepara a denunciare gli stessi dirigenti nel caso in cui il vescovo si presenti davvero agli studenti e svolga davvero il suo compito pastorale tra le mura degli edifici scolastici pubblici». Insieme alle diffide, la Uaar ha inviato alle scuole coinvolte nella visita pastorale anche una richiesta di accesso agli atti, per avere il nome di chi potrebbe aver autorizzato gli incontri.
La Uaar ricorda che le cerimonie religiose all’interno degli edifici scolastici sono espressamen-te vietate dalla legge in seguito alle intese stipulate con le confessioni religiose di minoranza dopo la revisione del Concordato del 1984. «Eppure il vizio di vescovi e parroci di presentarsi alle porte delle scuole pubbliche è duro a morire. Solo la settimana scorsa siamo dovuti intervenire nei confronti di un liceo romano che stava portando gli studenti a una iniziativa della diocesi di Roma».

Comunicato stampa UAAR

www.uaar.it/news/



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