00 01/11/2007 20:19
Sganciò la bomba su Hiroshima


WASHINGTON - Paul Tibbets, il pilota del B-29 'Enola Gay' che sganciò la bomba atomica su Hiroshima, è morto a Columbus, in Ohio, a 92 anni. Lo ha reso noto un portavoce della famiglia.
Tibbets, all'epoca un colonnello dell'Air Force, ribattezzò con il nome della madre il bombardiere B-29 Superfortress che il 6 agosto 1945 colpì la città giapponese con il primo ordigno nucleare mai usato nella storia.

Tibbets, secondo quanto ha riferito l'amico di famiglia Gerry Newhouse, ha lasciato detto di non celebrare un funerale per lui e di non porre una lapide sulla sua tomba, per il timore che divenga un luogo per manifestazioni di protesta. Il pilota guido' nel 1945 un equipaggio di 14 persone, che sgancio' un ordigno da 5 tonnellate, battezzato 'Little Boy'. L'esplosione uccise tra le 70 e le 100.000 persone, mentre altre decine di migliaia rimasero segnate per sempre dalle radiazioni. Tre giorni dopo, gli Usa fecero il bis a Nagasaki, spingendo il Giappone alla resa e chiudendo cosi' la Seconda Guerra Mondiale. ''Non sono orgoglioso di aver ucciso 80.000 persone - ha detto Tibbets anni fa, in un'intervista - ma sono orgoglioso di essere partito dal niente, aver pianificato l'intera operazione ed essere riuscito ad eseguire il lavoro perfettamente. La notte dormo bene''. Tibbets aveva lasciato l'Air Force nel 1966 con il grado di generale ed aveva messo in piedi una societa' di taxi-jet in Ohio.

LA PRIMA VOLTA DELL'ATOMICA - Il 6 agosto 1945 un argenteo bombardiere quadrimotore B-29 con sulla fusoliera la scritta "Enola Gay" (dal nome della madre del pilota Paul Tibbets, morto oggi), sorvola la città giapponese di Hiroshima.
Improvvisamente, alle 8:15, il ventre dell'aereo si spalanca e sgancia una bomba all'uranio 235 del peso di 4,2 tonnellate, soprannominata 'Little boy'. Era il primo ordigno nucleare usato in guerra. Esplodendo in aria poco prima di toccare il suolo di Hiroshima, 'Little boy' sviluppa un'ondata di calore che raggiunge la temperatura di 4.000 gradi centigradi in un raggio di 4,5 chilometri, seguita da un sinistro fungo di fumo, macerie e morte. Appena dopo lo sgancio della bomba, il B-29 compie una brusca virata in picchiata per aumentare la velocità di fuga che avrebbe consentito di mettere tra l'aereo e il fungo atomico una distanza di sicurezza di 18 chilometri e mezzo.

L'aereo torna quindi alla sua base di Tinian, un'isola nelle Marianne. Centoquarantamila dei 350 mila abitanti di Hiroshima morirono sul colpo, ma l'esplosione atomica lasciò per anni sulla città una sinistra scia di morte e sofferenza. Alla fine, a Hiroshima le vittime accertate della bomba atomica furono 221.823, con quelle che hanno perso la vita a distanza dall'esplosione per i danni arrecati dalle radiazioni nucleari.
Il 9 agosto gli Stati Uniti lanciarono una seconda bomba atomica su Nagasaki, seminando nuovamente morte, terrore e distruzione. Lì le vittime furono 74 mila. Tokyo e il mondo intero furono sconvolti. Sei giorni dopo, il Giappone annunciava la resa.



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