00 15/11/2007 07:48
Re: Re:



Perchè proprio voi che credete nella vita eterna vi date così tanto da fare affinchè tutti, anche quelli con gravi malformazioni o destinati a una vita breve e piena di stenti, vivano QUESTA vita?

Sarà pure importante, ma non è l'ALTRA vita quella infinitamente più importante? E se questi esseri hanno già un'anima non andranno forse direttamente in paradiso?

Oppure Dio essendo onnisciente SA cosa avrebbero fatto se avessero vissuto e quindi può destinarli al purgatorio o all'inferno?

E' questo che vi rode???

Oppure semplicemente e molto umanamente ritenete QUESTA vita importante perchè è l'UNICA di cui siamo certi?

E istintivamente siete portati a difenderla come è giusto che sia, ma almeno abbiate il coraggio di non ascrivere a Dio la sacralità della vita.

Perchè in tal caso dovreste gioire per questi esseri che evitano la tortura di questa valle di lacrime...

[SM=x789069]

La Madre Badessa [SM=g27826]



Non ti sei mai chiesta il significato del nostro comandamento "non uccidere"?

Evidentemente lo spessore teologico di questo comandamento ti sfugge.

Questa vita, per chi è cristiano e per chi è ebreo, è qualcosa di donato da Dio e che nessuno ha il diritto di violare.

L'altra vita è in funzione di questa, per breve ed insignificante e sofferente che sia.
Se Dio Onnipotente ha stabilito che questi bambini venissero al mondo, seppur nella sofferenza, è per un bene maggiore e l'uomo non ha il diritto di togliere loro la vita per nessuna scusa.

Il giudizio di Dio sui bambini non ti è poi ancora chiaro?
Noi crediamo che vadano direttamente in Paradiso.

Secondo questa fede dovremmo ammazzare ogni neonato ed ogni bambino assicurando loro questa speranza di salvezza?!

Evidentemente c'è qualcosa di più....non credi?
C'è una vita che, se Dio la vuole, è perchè la sua presenza apporta bene a quella vita stessa e a tutta l'umanità.

Ma, soprattutto, quello è un bambino, è un essere umano, è una persona che noi dovremmo AMARE...e l'amore NON SI ESPRIME togliendo la vita se uno soffre, ma AMANDOLO nella sua sofferenza e standogli vicino.

Chi porta avanti le tesi dell'aborto e dell'eutanasia cerca di zittire quelle persone che, nella sofferenza e nei mille disagi, affermano comunque che VOGLIONO VIVERE.
E che diritto ha l'uomo di decidere per la vita di un altro uomo?

E non occorre chiamare nemmeno in causa l'etica, come ho detto altre volte, ciò sta alla base dello stesso vivere sociale.
Infatti ciascuno di noi NON lascia nel contratto sociale che una parte della sua libertà.
E questa porzione della libertà non contiene il bene più prezioso che uno ha, cioè la propria vita.
La violazione di questa libertà ROMPE il contratto sociale e rende una società "INCIVILE" (vedesi "Dei delitti e delle pene" di C.Beccaria).


Riallacciandomi ai tuoi ultimi interventi, noi ascriviamo eccome a Dio la sacralità della vita.
IN OGNI CONDIZIONE nella quale questa vita si trova.
Questo perchè sappiamo che Dio permette il male per trarne un bene maggiore.

Il problema è vostro, semmai, poichè credete che l'unica vita sia questa...
Quindi o ce la si gode alla grande e si sta bene...
Oppure è meglio non viverla.

Per noi la vita è SEMPRE degna di essere vissuta...anche se si striscia nella polvere o non si ha la possibilità di muovere un singolo muscolo...o si soffre indicibilmente.
C'era un tale, un certo Francesco d'Assisi che si è permesso di scrivere un'opera meravigliosa, "il cantico delle creature".

Non l'ha scritto mentre gioiva e godeva del creato, ma mentre era quasi cieco (malattia agli occhi) e soffriva di dolori lancinanti e continui allo stomaco (di lì a poco sarebbe morto nel dolore).
Evidentemente c'è qualcosa che chi ha fede riesce ad apprezzare anche nella sofferenza...
E questa gioia che non ha fine nemmeno nella sofferenza, San Francesco, la esprime in un famoso fioretto che una canzone recente riprende e che ti ripropongo:

PERFETTA LETIZIA

Buona giornata!
Mauri