00 12/11/2007 20:14

Mentre assistiamo alla nobile gara tra Fini e Casini per chi grida più forte dalli al rumeno, carnosi avvoltoi sbranano quel che possono. Alitare sul collo di Veltroni, sciacallando sulle spoglie della sfortunata signora Giovanna, sembra, al momento, la moda di stagione. Seppellire il “modello Roma” che, in qualche misura sembrava gradito anche ad una parte dei romani, è la parola d’ordine della stampa. Baraccopoli sul greto del Tevere, insediamenti abusivi, red carpet della festa del cinema assai stropicciato. Se oggi si votasse per il sindaco, un vero uomo di destra - Fini ad esempio - potrebbe anche farcela.

E quello che Veltroni voleva utilizzare come trampolino per un radioso futuro di conducator del PD rischia di rovinargli addosso. Anche per chi ha scelto Veltroni è difficile non vedere bancarelle abusive che ingombrano i marciapiedi, piazze stupende invase dai tavolini disassortiti dei bar, i taxi che non passano mai, gli autobus che te lo dico a fa', cumuli di sporcizia, pubblicità urlata sulla metro B, vigilanti che fumano, aumento dei piccioni, la dimenticanza di ricordare il centenario del sindaco Nathan, la notte bianca che ha perso la sua identità. Certo vediamo anche i bei restauri, le riaperture, le grandi mostre, i call center, l’assessore nero, il calcio africano, i liceali che finanziano i pozzi, i cinesi che non litigano, le mense coi menù esotici, il buono per i libri scolastici, il gay village, l’eterno funerale al papa senza incidenti …
La situazione è grave, che fare perché la politica non ci riporti al razzismo e alla xenofobia che è nel dna (e se lo ripeto ancora giuro che spiegherò a tutti cosa è l’acido desossiribonucleico) dell’italiano? Proverò con la risposta che oggi non so e non posso dare, ma forse è la febbre che sale .

Tiziana Ficacci, www.nogod.it

www.nogod.it/tiziana2007.htm





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer