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APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

Decalogo Cei dalla A di aborto alla U di unioni di fatto

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    kelly70
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    00 23/01/2008 17:09


    Aborto. Sul tema dell’aborto non va escluso «almeno l’aggiornamento di qualche punto della legge», non ignorando «il portato delle nuove conoscenze e i progressi della scienza e della medicina» e tenendo conto «che oltre le 22 settimane di gestazione c’è già qualche possibilità di sopravvivenza» del feto.

    Italia. Dopo che si sono bloccati «lo slancio e la crescita anche economica», ci sono in giro «piuttosto paura del futuro e un senso di fatalistico declino». Il cardinale sottolinea che «sembra davvero che, bloccato lo slancio e la crescita anche economica, ci sia in giro piuttosto paura del futuro e un senso di fatalistico declino» e che «sembra circolare una sfiducia diffusa e pericolosa».

    Politici cattolici.«Assecondare una logica meramente politica, ossequiente cioè le strategie o le convenienze dei singoli partiti, è chiaramente inadeguato». Pertanto, quando le proposte legislative sono «intrinsecamente inique» e in contraddizione con i dettami cristiani, i politici cattolici «non possono in coscienza concorrervi».

    Potere. «La Chiesa non vuole e non cerca il potere», ma con la sua «testimonianza pubblica» e la sua presenza capillare «vicino alla gente», vuole aiutare il Paese a riprendere il cammino, a recuperare fiducia nelle proprie possibilità».

    Rifiuti. Nella vicenda dei rifiuti in Campania sono «vistosamente in gioco» l’«affidabilità e credibilità» delle istituzioni. I dubbi riguardano «fino a dove c’entra la malavita organizzata e le complicità di cui essa gode, e dove comincia la malapolitica, la latitanza amministrativa, il palleggiamento delle responsabilità, l’ignavia delle istituzioni».

    Sapienza. «Il clima di ostilità, creato da una minoranza assolutamente esigua di docenti e studenti, ha suggerito questa amara soluzione. Una rinuncia che si è fatta carico dei suggerimenti dell’autorità italiana. (…) Questi d’altra parte sono gli esiti del settarismo illiberale, antagonista per partito preso, che assumendo per pretesto la nota e ormai ben indagata vicenda di Galileo, hanno superficialmente manipolato la posizione a suo tempo espressa da Joseph Ratzinger, facendone una bandiera impropria per imporre la loro chiassosa volontà».

    Unioni di fatto. La Chiesa sostiene «la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna» ed è per questo che «si oppone alla regolamentazione per legge delle coppie di fatto, o all’introduzione di registri che surrogano lo stato civile». Anche iniziative come il divorzio breve «avrebbero la forza di incidere sulla mentalità e il costume, inducendo atteggiamenti di deresponsabilizzazione».

    Fonte: il Manifesto, parte a e parte b

    www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/22-Gennaio-2008/ar...

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    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


    Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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    kelly70
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    00 25/01/2008 21:11
    Decalogo UAAR, dalla A di Aborto alla U di Unioni di fatto


    Il Manifesto ha pubblicato un Decalogo che riporta le opinioni di Santa Romana Chiesa riguardo ad alcuni punti salienti della vita in Società. Lo trovate anche qui tra le ultimissime: “Decalogo CEI”. Non saprei dire quanto queste “opinioni” siano attendibili, visto che il manifesto non ne riporta le fonti, tuttavia credo che sia interessante (ed utile) elencare le nostre opinioni su questi temi (o, quantomeno, le mie).


    Aborto

    Nessuno, nemmeno noi senzadio, vuole obbligare nessuna donna ad abortire, per nessuna ragione. La scelta di interrompere la gravidanza è, e deve assolutamente restare, della futura madre. Tutto questo per la semplicissima ragione che è lei a dover ospitare il feto in sviluppo ed è lei a doversi prendere cura del figlio che nascerà.

    Carissimi Fedeli, se credete in un Dio qualunque e non volete abortire, siete liberissimi di non farlo.

    Gustata la vostra libertà di scelta, lasciate che gli altri si gustino la loro. Gli altri, cioè noi, hanno altre opinioni ed intendono agire in modo diverso dal vostro. Anche se non riuscite a capirlo, le loro opinioni (cioè quelle dei senzadio come noi) sono valide quanto le vostre.

    E’ tempo che noi (senzadio) la si smetta di giustificare la 194 e le nostre scelte etiche. Non c’è proprio niente da spiegare: sono scelte etiche diverse da quelle dei Credenti ma che devono essere rispettate quanto quelle dei Credenti. Non importa se i Credenti riscono a capirle e/o ad accettarle. Devono semplicemente rispettare il nostro diverso punto di vista come noi rispettiamo il loro. Devono farlo semplicemente perchè NON sono i “padroni del vapore” e NON possono dettare legge a chi non la pensa come loro. Punto e basta.

    Italia

    L’Italia è ridotta come è ridotta a causa dei Governi che l’anno governata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Potete visitare la seguente pagina di Wikipedia per vedere quanti di questi governi erano “di sinistra” (cioè, almeno in teoria, “laici”) e quanti erano invece legati a Santa Romana Chiesa.

    it.wikipedia.org/wiki/Elenco_dei_governi_italiani

    Santa Romana Chiesa, attraverso la Democrazia Cristiana prima e poi altri partiti (Tra cui l’UDEUR che ha fatto cadere questo governo), ha una pesantissima responsabilità per quanto riguarda l’evidente sfacelo del nostro martoriato paese.

    Politici Cattolici

    Per LEGGE (non perchè lo dico io), i politici italiani si presentano agli elettori come persone, senza vincolo di mandato. Di conseguenza, vengono eletti in base a come ragionano e come agiscono, NON in base a ciò che promettono. Non c’è quindi nulla di sbagliato nel fatto che questi politici votino “secondo la loro personale coscienza”, anche se questa è “inquinata” da vincoli irrazionali e religiosi. C’è invece moltissimo di sbagliato nel fatto che le gerarchie di un Stato straniero, quale è il Vaticano, tentino di convincere i politici italiani a votare nel modo che ritengono più opportuno facendo leva sui loro convincimenti religiosi.

    Questa si chiama “Interferenza negli affari interni di un paese sovrano” e, nel corso della storia dell’uomo, è già stata considerata una ragione sufficiente per una risposta armata in molte occasioni. Non è cosa da poco.

    Credo che sarebbe opportuno riflettere su di questo.

    Potere

    Santa Romana Chiesa VUOLE il potere, al punto tale che non esita ad interferire pesantemente con le scelte politiche di uno Stato Straniero, quale è l’Italia rispetto al Vaticano.

    Il triste episodio del “voto dei cattolici” e quello della assurda Legge 40 sono lì a testimoniarlo in maniera chiara ed indelebile.

    Dal suo POTERE (politico, mediatico, etc.) deriva la possibilità di Santa Romana Chiesa di drenare circa QUATTRO MILIARDI DI EURO L’ANNO a questo martoriato paese.

    Rifiuti

    Parafrasando ciò che dice l’articolo del Manifesto al punto “Rifiuti”, potremmo dire:

    Nello Scandalo Pretofilia sono «vistosamente in gioco» l’«affidabilità e credibilità» delle istituzioni. I dubbi riguardano «fino a dove c’entra la malavita organizzata e le complicità di cui essa gode, e dove comincia la malapolitica, la latitanza amministrativa, il palleggiamento delle responsabilità, l’ignavia delle istituzioni».

    Non credo che occorra dire altro.

    (La) Sapienza

    Qui possiamo citare le stesse fonti ecclesiastiche:

    «Il clima di ostilità, creato da una minoranza assolutamente esigua di docenti e studenti, ha suggerito questa amara soluzione. Una rinuncia che si è fatta carico dei suggerimenti dell’autorità italiana. (…) Questi d’altra parte sono gli esiti del settarismo illiberale, antagonista per partito preso, che assumendo per pretesto la nota e ormai ben indagata vicenda di Galileo, hanno superficialmente manipolato la posizione a suo tempo espressa da Joseph Ratzinger, facendone una bandiera impropria per imporre la loro chiassosa volontà».

    Il “settarismo illiberale, antagonista per partito preso” di cui stanno parlando è, in realtà, quello che spinge la Chiesa Cattolica a chiudersi sempre di più su posizioni bigotte, arretrate ed intolleranti. La Crociata contro la Legge 194, la Crociata a danno della Legge 40, la Crociata contro i PACS/DICO, le innumerevoli Crociate contro la Scienza e la Ragione, la Crociata contro i rapporti prematrimoniali, la Crociata contro i contraccettivi, la Crociata contro l’educazione sessuale nelle scuole, sono tutte dimostrazioni che proprio la CHIESA CATTOLICA agisce in spregio delle opinioni e delle esigenze della popolazione, non altri.

    La “esigua minoranza” è ormai rappresentata da circa DIECI MILIONI di italiani che, per un motivo o per l’altro, non si riconoscono più nel modello proposto da Santa Romana Chiesa. Per intenderci, si tratta di circa il 12% della popolazione italiana, ovvero una quantità di persone pari al bacino elettorale del secondo o terzo partito italiano per dimensioni. Nei giorni de “La Sapienza”, il nostro povero sito è rimasto bloccato per un eccesso di richieste di accesso e la nostra associazione (che, per sua natura, è la più “radicale” nella lotta al clericalismo) è stata sommersa di richieste di adesione da parte di nuovi soci. I 67 professori sono diventati ormai circa 4000.

    Parlare di “esigua minoranza” è francamente calunnioso.

    La “ superficiale manipolazione di una posizione a suo tempo espressa da Joseph Ratzinger” è conistita nel far notare che Papa Benedetto XVI (e non Beppe Tommasini, del Bar Sport di Celeggio) si è permesso di definire “giusto e comprensibile” il processo tenuto dalla Santa Inquisizione (non dalla commissione di controllo della FGCI di Celeggio) ai danni di Galileo Galilei.

    Questa persona, e non un’altra, avrebbe dovuto andare a tenere il discorso di apertura dell’anno accademico nella più grande Università Laica d’Europa, fornendo con il suo discorso un “indirizzo” alla ricerca ed all’insegnamento in quella università.

    Ma davvero si poteva pensare che un simile insulto alla dignità della Scienza, dell’Università e del mondo Laico potesse passare inosservato?

    Unioni di fatto

    Secondo l’articolo del Manifesto e le sue fonti:

    La Chiesa sostiene «la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna» ed è per questo che «si oppone alla regolamentazione per legge delle coppie di fatto, o all’introduzione di registri che surrogano lo stato civile». Anche iniziative come il divorzio breve «avrebbero la forza di incidere sulla mentalità e il costume, inducendo atteggiamenti di deresponsabilizzazione».

    Noi senzadio, invece, sosteniamo che la Famiglia è un gruppo di persone legate da affetto e da interessi in comune. Non si tratta necessariamente di consanguinei (mia moglie ed io NON siamo consanguinei), non si tratta necessariamente di persone di sesso diverso e non si tratta nemmeno di una “istituzione fondamentale dello Stato”. Lo Stato ha ben altre istituzioni e ben altri strumenti per darsi una organizzazione. Si tratta semplicemente di un tradizionale fenomeno umano e sociale che va rispettato in tutte le sue forme, senza ficcare il naso nelle camere da letto altrui.

    Il divorzio, poi, non ha fatto che prendere atto di una realtà che è sempre esistita ed esisterà sempre. Sarebbe opportuno che anche Santa Romana Chiesa cominciasse ad accorgersi della realtà circostante.

    Alessandro Bottoni

    www.uaar.it/news/2008/01/25/decalogo-uaar-dalla-aborto-alla-union...



    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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