La repubblica riporta oggi sul suo sito un articolo sul divorzio tra Casini e Berlusconi, e dopo aver parlato della rottura tra i due scrive:
"il capo centrista cerca di smaltire la botta. Prima di pranzare nello storico ristorante "Diana", la sua prima telefonata è per monsignor Camillo Ruini, vicario di Roma e punto di riferimento della Cei. Dal prelato qualche rassicurazione la ottiene.
Il cardinale gli dice che non condivide l'"umiliazione" dell'Udc. Soprattutto gli conferma che
la Chiesa considera "insopportabile" che in entrambi gli schieramenti i cattolici diventino irrilevanti."
Dopo un primo momento di
in ricordo delle diecimila e più volte in cui esponenti del clero affermano che la chiesa non fa politica, mi è preso lo sconforto... ormai non solo è normale che la chiesa faccia politica ed abbia ingerenze in essa, ma è normale anche che le faccia alla luce del sole, senza che nessuno dica anche solo una parola... ed è perfino normale che possa arrabbiarsi (con plauso di tutti) quando queste non gli riescano...
tra due mesi vi sono le elezioni: Marco Travaglio consiglia di votare il partito che non candidi neanche un pregiudicato...
Io ne chiedo per me uno che non candidi, oltre a ladri e mafiosi anche atei devoti ed esponenti del clero... ne troverò uno?
p.s. è la mia prima discussione, spero di non aver sbagliato la sezione in cui l'ho aperta :) un abbraccio a tutti
[Modificato da -Nazgul- 09/02/2008 12:16]