00 04/03/2008 16:48
Padre Pio, il restauro e gli alberghi


SAN GIOVANNI ROTONDO (Foggia ) - La porta della cripta di Santa Maria delle Grazie è sbarrata, controllata a vista dai carabinieri, devoti pure loro. Il corpo di Padre Pio è proprio lì dietro. Otto frati l’hanno tirato fuori alle 23.19 di domenica dalle tre casse di metallo, legno e zinco dove ha riposato per 40 anni. «E l’abbiamo trovato quasi intatto», come ha detto sul sagrato della Chiesa, al termine della cerimonia, l’arcivescovo Domenico D’Ambrosio. Si vedono ancora le sopracciglia, la barba, le mani con le unghie «come se fosse appena passato dal manicure», ha scherzato monsignore. Nel segreto della cripta sono già cominciati i primi trattamenti per conservare il corpo.

Un lavoro che porterà via un mese, necessario in vista dell’esposizione ai fedeli. Le visite saranno possibili a partire dal 24 aprile, probabilmente fino al 26 settembre, quando ricorreranno i 40 anni dalla morte. Un appuntamento di preghiera per i tantissimi fedeli del frate di Pietrelcina. Ma anche un vero affare per questo paesone a due passi dal mare del Gargano che vive solo di turismo religioso. Le premesse sono buone: prima di riaprire la tomba del santo le prenotazioni dei pellegrini erano 30 mila. Solo ieri ne sono arrivate altre 2 mila e nei prossimi giorni cresceranno ancora. Un’occasione d’oro per gli albergatori della zona che in realtà non se la passano poi tanto bene. Con il Giubileo, Pietrelcina, 29 mila abitanti, ha fatto il passo più lungo della gamba: gli alberghi erano 15, ma con i fondi speciali per il 2000 sono diventati 140. Nuovi, puliti, carini. E quasi sempre vuoti.

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L’articolo integrale di Lorenzo Salvia è consultabile sul sito del Corriere;http://www.corriere.it/cronache/08_marzo_04/in_migliaia_per_padre_pio_468f52b8-e9bb-11dc-b9a0-0003ba99c667.shtml
consultabile anche il lancio d’agenzia AdnKronos
www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1938029106





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