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Nuovo Articolo su un papiro cristiano (P. Vindob. G 2325)

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    Frances1
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    00 22/03/2008 19:06
    Dal mio sito...
    Salve amici, sperando di non essere troppo spammer, vorrei segnalarvi un mio nuovo studio su un papiro cristiano del III: il P. Vindob. G 2325, contenente porzioni di materiale sinottico:

    digilander.libero.it/Frances.or/ManoscrittiNT/P.%20Vindob.%20G%20...
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    Rainboy
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    Cardinale
    00 22/03/2008 21:59
    Sei troppo spammer!!! Tutto ciò è inaccettabile!


    [SM=x789053] [SM=x789053] [SM=x789053]


    Scherzi a parte, riesci a riassumerci le tesi che hai esposto in quel file?
    [Modificato da Rainboy 22/03/2008 22:00]
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    00 22/03/2008 23:20
    re x Frances

    Incomincio a pensare che tu non appartenga alla razza degli umanoidi!!!! [SM=x789048] [SM=x789048]

    E' impressionante la difficoltà di questo lavoro e le problematiche che esso comporta.
    Non so valutare appieno il tuo lavoro data la mia ignoranza,però il metodo di indagine e la pignoleria nell'espletamento del lavoro saltano subito all'occhio. Penso tu sia un punto di riferimento per chi studia queste cose. Complimenti alla tua splendida persona!!!


    omega [SM=x789063] [SM=x789056] [SM=x789057]



    O=============O===========O

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    00 23/03/2008 00:17

    Omega




    E' impressionante la difficoltà di questo lavoro e le problematiche che esso comporta.
    Non so valutare appieno il tuo lavoro data la mia ignoranza,però il metodo di indagine e la pignoleria nell'espletamento del lavoro saltano subito all'occhio. Penso tu sia un punto di riferimento per chi studia queste cose. Complimenti alla tua splendida persona!!!



    Ti ringrazio per i complimenti, ma anche io sono umana, te lo assicuro! [SM=x789048] [SM=x789048]


    x Rainboy




    Scherzi a parte, riesci a riassumerci le tesi che hai esposto in quel file?



    Si, certo, volentieri.
    Il P. Vindob. G 2325 è un papiro greco del III secolo d.C. di sette linee di testo che contiene brevi porzioni di materiale evangelico in forma abbreviata. L'anomalia di questo frammento papiraceo consiste nella presenza di una strana abbreviazione per il nome "Pietro", abbreviato in inchiostro rosso "pet". Alcuni papirologi pensano che questo papiro in realtà contenga il testo del vangelo apocrifo di Pietro (II sec. d.C.). Altri, invece, ritengono che possa trattarsi di un compendio della sezione marciana 14:26-30. Altri ancora sostengono che sia parte di un vangelo sconosciuto, ma comprendente materiale letterario della tradizione sinottica.
    Nel mio articolo ho cercato di descrivere tutte le caratteristiche paleografiche, testuali e linguistiche del testo del P. Vindob. G 2325. Ho speso molte righe per cogliere il lessico greco peculiare che emerge dal testo. Secondo la mia analisi, il frammento contiene si materiale della tradizione sinottica e potrebbe essere persino un riassunto dei versetti Mc 14:26-30, ma allo stesso tempo comprende peculiarità stilistiche, grammaticali e lessicali che se ne discostano. Pertanto, è lecito affermare che nel III secolo, nonostante il processo di canonizzazione del NT fosse già terminato ("canone chiuso"), alcuni testi "liberi" circolavano ancora presso le comunità cristiane. Il frammento, inoltre, omette completamente la seguente dichiarazione di Gesù:

    "Ma dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea." (Mc 14:28).

    Altre omissioni riguardano locuzioni accessorie.
    Per quanto riguarda l'esito dello studio, non appoggio né la tesi di coloro che identificano il frammento col vangelo di Pietro, né la tesi opposta che lo identifica col vangelo di Marco. Al limite, il P. Vondob. G 2325 potrebbe essere una versione concisa di Mc 14:26-30 o un'armonizzazione di Mc 14:26-30 Mt 26:30-34. Il frammento fu rinvenuto in Egitto e sapendo che il contesto geografico-culturale e linguistico egiziano produsse un tipo di cristianesimo sui generis, il P. Vindob, G 2325 potrebbe benissimo essere trattato come parte di un vangelo sconosciuto, relazionato con la letteratura sinottica e dipendente da essa. Comunque il testo del frammento è troppo breve e non ci permette di sostanziare conclusioni più precise.

    [Modificato da Frances1 23/03/2008 00:20]
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    00 23/03/2008 04:55
    Mi associo ad Omega. La tua analisi filologica trasuda competenza da tutti i pori, almeno in base alle mie limitate capacità di giudizio nell'argomento. Grazie infinite per il riassunto, comunque - senza sarei stato perso.

    Se mettiamo un attimo da parte l'aspetto filologico, mi sorge una domanda che forse ti suonerà ingenua Frances, ma tant'è. Le caratteristiche geografiche e storiche non ci dicono nulla di concreto? Cioè se io vedessi un frammento di papiro che contiene 7 righette e notassi che è pure in cattiva forma e manca di un versetto chiave, potrei pensare davvero qualsiasi cosa; per esempio, magari che era un cattivo esercizio di copiatura a memoria di un apprendista scriba, o una trasposizione dozzinale fatta per prendere appunti o qualcosa di simile. A me (che sono profano) ciò non sembrerebbe poi tanto strano: in un modo o nell'altro la gente doveva pur imparare a scrivere sui papiri. Sulla base del puro reperto filologico che hai esposto io non speculerei neppure sull'esistenza di un papiro completo, figuriamoci di un nuovo vangelo! La gente che fa questi arditi voli pindarici, che cosa ha in mano per permetterselo? Io sto con Schneemelcher...
    [Modificato da Rainboy 23/03/2008 06:51]
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    00 23/03/2008 19:42

    Se mettiamo un attimo da parte l'aspetto filologico, mi sorge una domanda che forse ti suonerà ingenua Frances, ma tant'è. Le caratteristiche geografiche e storiche non ci dicono nulla di concreto?



    In realtà il contesto geografico e storico-culturale d ci fornisce molte informazioni Le peculiarità linguistiche di un testo si interpretano anche alla luce del suo luogo di provenienza.


    Cioè se io vedessi un frammento di papiro che contiene 7 righette e notassi che è pure in cattiva forma e manca di un versetto chiave, potrei pensare davvero qualsiasi cosa; per esempio, magari che era un cattivo esercizio di copiatura a memoria di un apprendista scriba, o una trasposizione dozzinale fatta per prendere appunti o qualcosa di simile.



    L'errore meccanico, causa dell'omissione di un versetto intero,è un'ipotesi remota, anche se non impossibile. Di solito gli errori meccanici si manifestano secondo variabili fisse, riconoscibili a prima vista. Nel P. Vindob. G 2325, invece, l'omissione di un intero versetto non è una svista, ma potrebbe trattarsi di omissione volontaria o forse, la copia del documento dal quale lo scriba aveva tratto il testo non conteneva quel versetto. In tutta la tradizione manoscritta del NT si registrano errori meccanici, omissioni volontarie, aggiunte libere, etc. Il P. Vindob. G 2325 non fa eccezione.


    Sulla base del puro reperto filologico che hai esposto io non speculerei neppure sull'esistenza di un papiro completo, figuriamoci di un nuovo vangelo!



    Per "papiro completo" intendi "libro completo"? Attenzione, perché il P. Vindob. probabilmente in origine faceva parte di un rotolo papiraceo e non di un codice (antico formato librario). Nell'antichità i rotoli papiracei di solito non superavano i 10 m di lunghezza, uno spazio sufficiente per ospitare metà vangelo di Luca, e buona parte del vangelo di Marco. Il P. Vindob G 2325 attesta materiale sinottico in forma concisa. Certamente, non poteva contenere tutto il vangelo di Marco, ma una versione concisa di esso.


    La gente che fa questi arditi voli pindarici, che cosa ha in mano per permetterselo? Io sto con Schneemelcher...



    Purtroppo la papirologia è maltrattata da gente che deve dimostrare tesi preconcette, per confermare l'antichità dei testi cristiani. Non occorre strapazzare questa scienza per confermare certi dati: i vangeli sono antichissimi e nessuno potrebbe dubitare di questo. Solo che da parte di certi studiosi c'è la tendenza nel volere postdatare i testi apocrifi e viceversa, la tendenza a retrodatare i vangeli canonici. Tra l'altro, la papirologia e la paleografia sono scienze labili e non esatte, pertanto, cautela, prudenza, umiltà e buon senso sono qualità richieste per il loro esercizio. Abusare di queste discipline per ricavarci tesi assurde è deprecabile. Non per niente in chiusura di articolo ho inserito quella citazione di Schneemelcher, di cui condivido in pieno l'istanza.

    Ciao!
    [Modificato da Frances1 23/03/2008 19:45]
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    Padre Guardiano
    00 23/03/2008 19:49
    rex Frances

    Ehh si, ti avevo inquadrato bene,sicuro!!! [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=g8902] [SM=p1420229]


    omega [SM=x789063] [SM=x789056] [SM=x789057]



    O=============O===========O

    Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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    Apocalisse Laica

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    00 23/03/2008 22:16

    Ehh si, ti avevo inquadrato bene,sicuro!!!



    Grazie, troppo buono! [SM=g27822]

    p.s Se avete voglia di fare quattro chiacchiere, mi trovate in chat! [SM=g27835]