00 03/04/2008 16:08


Eccoci tornati al nostro consueto appuntamento con il mistero…

Le stimmate, come abbiamo già spiegato nel post precedente, furono una novità assoluta per il mondo cristiano quando Nostro Signore Gesù Cristo le concesse a Francesco –o, se vogliamo vederla più laicamente, quando Francesco decise di procurarsele.
Eppure da quel dì gli stimmatizzati fiorirono in tutta Europa; alla fine del Duecento –per capirci, il secolo in cui visse Francesco- erano già alcune decine. E anche se il Catechismo di Santa Romana Chiesa ci ricorda che il MedioEvo fu un’epoca in cui vissero serafici uomini e pie donne, è davvero difficile credere che Francesco sia riuscito a elevare l’animo umano così in alto al punto da convincere Gesù Crocifisso a distribuire piaghe a destra e a manca come se fossero le tessere di un gazebo.

Quindi, delle due l’una; o il MedioEvo fu un’epoca di impareggiabili asceti, ma in questo caso non possiamo indagare più a fondo i fatti, per evidente mancanza di fede. Oppure, più modestamente, quella delle stimmate fu una grande trovata pubblicitaria.
E siccome, da buoni storici rompiscatole, siamo tutti fallibili peccatori, preferiamo scegliere la seconda strada, non avendo alcun documento che ci spiani la prima.

Nella seconda ipotesi, se questo arguto pubblicitario, che risponde al nome di Francesco di Bernardone, non ha imitato alcun caso precedente della Chiesa piagandosi le mani, allora dove diavolo ha preso il prodigio delle stimmate?
Che se lo sia inventato di sana pianta, infatti, non è impossibile, ma solo molto improbabile. Motivo? Beh, basta un po’ di logica per capire che se un uomo di marketing cerca l’idea giusta per vendersi al pubblico, e soprattutto se quest’uomo non dispone dei media del ventesimo secolo, ma ha intorno a sé solo tanti contadini e poveri pastori, cercherà di basarsi il più possibile sul loro immaginario e le loro credenze per far colpo, non andrà certo a cercarsi trovate che esulino dal loro mondo…

È esattamente quello che ha fatto Francesco. Quando il frate di Assisi sale sulla Verna nel 1224 è reduce da un grosso insuccesso; non solo i frati sono riusciti a strappargli dalle mani la Regola e a convincerlo a firmare nel 1223 un documento che poco o nulla ha a che vedere con lo spirito della prima fraternitas. Francesco si era anche dovuto dimettere dal ruolo di Superiore al capitolo della Porziuncola due anni prima; dal braccio di ferro col papa è uscito sconfitto e ora, per non rischiare l’anonimato e finire nel dimenticatoio, ha un solo mezzo. Tornare dalla sua gente, quei montanari per cui lui ancora è e rimane il più grande degli stregoni, e compiere davanti a loro un prodigio che certifichi il suo stato di eletto. Adesso che ha rinunciato alla direzione dell’Ordine ha più libertà di movimento e può agire fuori dal controllo diretto del papa, per riprendersi quello che il papa stesso due anni prima gli aveva tolto. Francesco così torna dalla sua base elettorale, torna sulle montagne e lì comincia a operare prodigi incomprensibili al mondo cristiano ma che, agli occhi di un pastore pagano del Duecento, hanno un preciso significato. Sta a noi capire quale.

Al prossimo post!

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