00 22/07/2008 12:49
Tieni presente pero' che e' la stessa filologia a dover raddrizzare a volte il tiro di certe interpretazioni poco coerenti che sconfinano sul piano della fede,ne abbiamo un'esempio proprio con una discussione avuta sul versetto di Luca 1:28 che rappresenta un caso limite.

Su questo caso limite la filologia si attiene strettamente sul piano tecnico mentre i mariologi forzano l'interpretazione in senso dottrinale.

Credo che questo sia proprio uno di quei casi limite in cui un teologo o mariologo forza una traduzione senza valide motivazioni di ordine scientifico.

Alcune volte il lavoro dei filologi si pone proprio in antitesi con certe interpretazioni meramente "dottrinali".

Mi viene in mente un'articolo in inglese che feci tradurre che conteneva una accurata analisi sul piano filologico di filippesi 2:6, e una tale analisi criticava le presunte certezze trinitarie legate a tale versetto (una analisi talmente lunga e complessa che ci ho messo dei giorni per studiarla).
[Modificato da pcerini 22/07/2008 13:01]