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APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

Il criminale divieto dei contraccettivi

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    00 30/07/2008 09:44

    E a proposito di FATTI E DATI ignori volutamente l'articolo della WHO che mostra una statistica degli anni 1990 - 1997 in cui a seguito di una intensa campagna di prevenzione capillare si ottenne un declino molto significativo



    Non ignoro nulla "volutamente", dammi il link se puoi, per piacere. ;)

  • pcerini
    00 30/07/2008 14:39
    www.who.int/inf-new/aids2.htm
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    00 30/07/2008 16:14
    Re:
    pcerini, 30/07/2008 14.39:

    http://www.who.int/inf-new/aids2.htm



    Se permetti queste le aggiungo io: forse te ne eri scordato. [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065] [SM=x789065]

    Ciao

    omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]


    [Modificato da =omegabible= 30/07/2008 16:14]



    O=============O===========O

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    00 01/08/2008 02:07
    Re:
    MauriF, 29.07.2008 07:45:

    GMG SYDNEY: CARD. MARADIAGA, “IL PRESERVATIVO NON IMPEDISCE LA DIFFUSIONE DELL’AIDS”
    (Dai nostri inviati in Australia)

    L’uso del preservativo non impedisce la diffusione del contagio dell’Aids e l’esperienza ce lo insegna”: fa questa considerazione il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, presente oggi Melbourne al Caritas Forum sulla cittadinanza globale. “Nel mio Paese, il Venezuela – aggiunge - sono stati distribuiti gratuitamente per vent’anni i preservativi, e l’epidemia è aumentata”.
    Il cardinale sottolinea che molto positiva si è rivelata invece l’esperienza dell’Uganda “dove la Chiesa cattolica insieme alla Comunità di Sant’Egidio ha lanciato una campagna di educazione sessuale che ha effettivamente contenuto la diffusione del virus”. Il card. Maradiaga spiega che una sessualità veramente “umana” va vissuta in maniera “responsabile” evitando la promiscuità: “noi non siamo solo istinto, siamo uomini dotati di una ragione che va utilizzata”. “Il problema di oggi – conclude – è si vive una continua schizofrenia tra le diverse dimensioni della vita: ma alla fine la persona è unica e come Chiesa riteniamo che l’uomo vada considerato nella sua integralità”.




    Ma siete proprio una banda di mistificatori ....

    Guardate tutti cosa ho trovato:

    Agi - Mer 16 Lug - 10.31

    Aduc, Vescovi Filippine Favorevoli Al Preservativo


    (AGI) - Roma, 16 lug. - La Chiesa cattolica apre all'uso del preservativo per combattere la diffusione dell'Aids nelle Filippine, unico Paese cattolico dell'Asia e tradizionalmente conservatore. La notizia e' stata riferita dal'Aduc, che in una nota ha spiegato che l'utilizzo del contraccettivo e' "consentito" solo tra coniugi, nel caso in cui uno due sia ammalato di Aids o portatore sano di Hiv. "E' sempre preferibile l'astinenza e il rapporto protetto deve essere l'ultima possibilita'", ha tenuto a precisare il portavoce della Conferenza episcopale cattolica (Cbcp), Edwin Carros. "La Chiesa continua a censurare l'uso del preservativo", ha aggiunto, "che e' permesso solo nel caso in cui serva a salvare una vita, quella della moglie del malato, che ha il diritto di manifestare amore per il coniuge senza correre il rischio di pregiudicare la propria salute". Per la prima volta nella sua storia, la Conferenza episcopale filippina partecipa questa settimana a un programma di educazione e sensibilizzazione sul tema dell'Hiv, che prevede anche la diffusione di un manuale da distribuire nelle scuole. -

    it.notizie.yahoo.com/agixml/20080716/tit-aids-aduc-vescovi-filippine-favorevo-8968...


    Allora, Mauri, astro nascente della mistificazione clericale nonche' boccalone obnubilato al cubo,
    'sto preservativo protegge SI O NO, dall' AIDS?

    [SM=x1414722] [SM=g10656] [SM=x1464548]








    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
    Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
  • pcerini
    00 01/08/2008 10:16
    E io aggiungo altra carne al fuoco...

    [SM=x789048] [SM=x789048] [SM=x789048]


    da www.peacelink.it/conflitti/a/10861.html (articolo del 2005)..

    AIDS,ASTINENZA
    Uganda: si solleva il dibattito sull'astinenza
    Un progetto politico sull'astinenza, emanato dalla Commissione dell'Uganda per l'AIDS, ha suscitato un dibattito sulla sua efficacia nella lotta contro l'HIV e l'AIDS.
    28 aprile 2005 - Evelyn Kiapi Matsamura
    Fonte: NewsfromAfrica
    Sheena Kaiza (nome inventato) passa le sue serate nel pub Capital, un bar buio, affollato e rumoroso nel quartiere a luci rosse di Kabalagala, a sud della capitale Kampala. Anche se le sue motivazioni sono discutibili, la ragazza 21enne, madre di due figli, non si considera una prostituta: " Io chiedo solo una birra, e gli faccio compagnia. Se mi porta a casa, la mattina dopo gli chiedo di aiutarmi con qualche soldo per pagarmi l'affitto. Non è prostituzione, è comprensione"- dice.

    Siccome sembri crederci, Sheena si confida : "Ma non posso passare la notte con un uomo senza condom. Chi si prenderà cura dei miei figli se contraggo l'AIDS?" - mi spiega e, prontamente, mi mostra un pacchetto di preservativi Protector. Sheena ha già sentito parlare di HIV/AIDS e del progetto del Ministero della Salute per combattere questa malattia. Il progetto si chiama ABC, iniziali che stanno per Astinence - Be faithful - Condom, ossia, in italiano: Astinenza, fedeltà e prevenzione.

    Delle tre, lei crede soprattutto nell'utilità dei condom: " Astenermi? E perché dovrei? Non perdi nulla, se fai sesso sicuro, no?", dice, accendendosi una sigaretta.

    Oggi, a Kampala, ci sono molte ragazze che, come Sheena, lavorano col sesso. I loro corpi sono mezzi di sotentamento, delle vere e proprie attività commerciali. E, se possono usare il preservativo, possono fare sesso sicuro. Questo è il punto a cui è arrivata la lotta all'HIV/AIDS in Uganda: anche le categorie sociali più a rischio, come ad esempio le prostitute, conoscono l'importanza dei "gommini", dei "CD" o degli "stivali di gomma", come loro chiamano i condom.

    Nonostante nelle aree rurali, specialmente laddove vi sono dei conflitti (come nel Nord dell'Uganda), l'accesso ai preservativi rimanga limitato, nei centri urbani questi sono venduti in quasi tutti i negozi e supermercati, per 30 centesimi di $ a pacchetti di 3. In alcune cliniche ospedaliere sono gratis.

    Per questo motivo, il Presidente dell'Uganda Yoweri Museveni è stato accreditato davanti all'opinione pubblica internazionale per il risultato positivo che ha avuto la lotta all'AIDS nel suo paese, ricevendo ben tre riconoscimenti internazionali. Il programma ABC è stato ritenuto efficace nella riduzione dei casi di HIV dal 30% al 6%, nel periodo che va dai primi anni '90 ad oggi. Questa vittoria, per molti, è attribuibile proprio alla franchezza con cui il governo ha parlato dell'importanza dell'uso del preservativo.

    In tutti i casi, alcuni esperti, insieme a gruppi per i diritti civili, hanno espresso le loro preoccupazioni in merito del progetto " Astinenza e fedeltà (AB)", emanato, nel novembre 2004, dalla Commissione dell'Uganda per l'AIDS.
    Tale progetto è dell'avviso che informare i giovani sui condom, nello stesso momento in cui si parla loro di astinenza, può portare ad una "confusione".
    I gruppi per i diritti civili affermano, al contrario, che proprio un'informazione parziale offerta ai ragazzi e alle ragazze - ossia indicare solo l'astinenza come metodo di prevenzione - mette in pericolo i progressi fatti dell'Uganda, in relazione al problema dell'AIDS.

    Il 30 Marzo anche Human Rights Watch, che ha sede in USA, ha criticato in una relazione il finanziamento degli Stati Uniti al progetto "solo-astinenza", poiché questo "potrebbe clamorosamente annullare i progressi fatti dall'Uganda nella lotta all'HIV/AIDS, soprattutto per l'influenza che avrà sulle nuove generazioni".

    Ma il governo americano ha già stanziato 90 milioni di dollari per i programmi che prevederanno solo-astinenza in Uganda, come parte delle finanze destinate dal Presidente George W. Bush al piano globale di lotta all'AIDS.

    Nel documento di 80 pagine, intitolato "Meno sai, meglio è: i programmi solo-astinenza in Uganda per la lotta all'HIV/AIDS", HRW testimonia il fatto che non vengono più fornite informazioni critiche su HIV/AIDS nelle scuole elementari, come, ad esempio, informazioni sull'uso del preservativo, sul sesso sicuro e sui rischi di contrarre l'HIV durante il matrimonio.
    "L'Uganda sta gradualmente eliminando l'uso del preservativo dalle sue campagne contro HIV/AIDS e le conseguenze saranno fatali" - ha affermato Tony tate, un ricercatore di Human Rights Watch, della divisione per i diritti dei bambini, co-autore del documento.
    In esso scopriamo, inoltre, che è distribuito del materiale informativo, nelle scuole medie inferiori e superiori, il quale diffonde l'idea che il lattice dei condom avrebbe dei fori microscopici che possono essere penetrati dal virus; il sesso pre-matrimoniale sarebbe, poi, una forma di "devianza".

    "I programmi solo-astinenza fanno in modo che i bambini dell'Uganda rimangano a rischio di contrarre l'HIV" - ha detto Jonathan Cohen, un ricercatore del Programma di Lotta all'HIV/AIDS per l'Human Rights Watch. Anche lui è uno degli autori del documento. "I messaggi sull'astinenza dovrebbero completare le altre strategie di prevenzione, non indebolirle" - ha detto.

    E' stato nel maggio del 2004 che Museveni ha cambiato strategia, passando dal programma ABC ad una dichiarazione pubblica, durante la quale ha affermato che i condom dovrebbero essere venduti solo alle prostitute.
    Il Presidente ha cambiato idea proprio nel momento in cui l'America ha dichiarato di fornire il finanziamento dei 90 milioni di dollari.
    Da quel momento, numerose sono state le dichiarazioni simili sull'argomento.

    Addirittura, l'anno scorso, sua moglie la First Lady ha eseguito una sorta di "censimento" di tutte le ragazze vergini, inserito come parte integrante della lotta all'HIV/AIDS.
    "Abbiamo bisogno di sapere la percentuale di tutte le ragazze che non hanno mai fatto sesso e di coloro che, invece, sono passate ad un'astinenza solo dopo aver perso la verginità" - ha affermato.
    Ha anche tenuto un party, per alcune delle 70.000 vergini dell'Uganda.

    Inoltre, alla fine dello scorso anno, c'è stata una calo dei condom sul mercato, a causa del ritiro di alcune partite di preservativi Ngabo, per la loro presunta incompatibilità ai test di controllo qualità. Ciò fa sì che sorgano alcune domande, fin'ora senza risposta, sull'improvvisa diminuzione delle importazioni di preservativi da parte del governo e sulla legittimità delle sue nuove posizioni.

    I gruppi per i diritti civili pongono questo interrogativo: come potranno funzionare i programmi solo-astinenza in un Paese in via di sviluppo, dove il 38% dei cittadini vive al di sotto della soglia di povertà (ossia con meno di 1 $ al giorno), quando non funzionano neanche in America?
    "Solo astinenza? E come puoi verificarlo? Si rivelerà un metodo controproducente e ci sarà solo più gente con l'HIV." - dice Chris Baryomunsi, consigliere per l'HIV/AIDS del Fondo per la popolazioni delle Nazioni Unite (UNFPA).
    "Secondo il mio punto di vista, l'astinenza in Uganda non può funzionare, perché i giovani sono sessualmente attivi". Di fatto, gli studi da lui svolti rivelano che, all'età di 15 anni, il 30% delle ragazze ha avuto un rapporto sessuale, mentre, a 18 anni, il 72% delle ragazze vorrebbe averlo fatto. "I ragazzi e le ragazze sono più attivi, sessualmente, in età più giovane: abbiamo bisogno, quindi, di diverse strategie per combattere l'HIV. Chi si astiene può continuare a farlo"- spiega.

    I medici hanno delle opinioni a riguardo: biologicamente è molto difficile astenersi, soprattutto quando si è già avuto dei rapporti -ci dice il Dott. Vincent Karuhanga, un medico privato di Kampala. "Quando i ragazzi e le ragazze parlano di astinenza, di solito si riferiscono ad un periodo di tempo limitato. Ti puoi astenere per poco, qualche ora, ma è molto più difficile se hai già avuto esperienze sessuali appaganti. Certo, puoi essere costretto all'astinenza, ma il sesso è un argomento su cui pochi dicono la verità: i ragazzi o le ragazze possono dire che si astengono, ma poi, magari, non è vero".

    Un editore giornalistico, James Tumusine, pensa che non esista alcun motivo per cui debba essere rotta la combinazione dei tre elementi del programma ABC. "L'astinenza - ci dice - può funzionare per alcuni, ma non per tutti. Nessun metodo, usato da solo, può funzionare: una prevenzione efficace deve derivare dalla combinazione di differenti metodi".


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    00 01/08/2008 10:43

    Contrordine [SM=x789051]


    Manila, 16 lug. - (Aki) - Niente preservativo, nemmeno se il coniuge ha l'Aids. E' quanto ha detto oggi il portavoce della Conferenza Episcopale Cattolica delle Filippine (CBCP), Edwin Carros, smentendo notizie apparse sulla stampa che indicavano invece un'apertura della Chiesa sull'uso del profilattico in caso della malattia sessualmente trasmissibile.


    ''Il Vaticano e il CBCP non hanno mai, sotto nessuna circostanza, rilasciato una dichiarazione ufficiale che permetteva l'uso dei preservativi in casi estremi'', ha detto Carros in un comunicato pubblicato sul sito della CBCP.

    Riferendosi a quanto apparso sui mezzi di informazione nazionali e internazionali, Carros ha aggiunto che ''la stampa interpreta male gli insegnamenti della Chiesa, specialmente quelli che riguardano i contraccettivi e l'aborto, per soddisfare i propri interessi politici, aumentare la tiratura e attirare pubblicità''. La notizia della presunta apertura della Chiesa filippina aveva fatto il giro del mondo ed era stata accolta con favore dalle organizzazioni che combattono la diffusione dell'Aids.

    In sostanza si affermava che per i cattolici filippini ''l'utilizzo del contraccettivo è consentito solo tra coniugi, nel caso in cui uno due sia ammalato di Aids o portatore sano di Hiv e quindi puo' contagiare l'altro''. La notizia, ora smentita, era circolata in seguito alla partecipazione del CBCP a un programma di educazione e sensibilizzazione in tema di Hiv. Per combattere l'Aids, Carros ha invece oggi consigliato ''l'autodisciplina e la fedeltà al proprio partner''.

    Secondo dati del governo di Manila, solo 2719 persone sono registrate come infette da Aids nelle Filippine, un paese con oltre 86 milioni di persone. Le organizzazioni non governative che si occupano del problema asseriscono invece che il numero reale è molto più alto. Le Filippine è il più grande dei due paesi a maggioranza cattolica dell'Asia. L'altro è il piccolo Timor Est.

    Fonte: Adnkronos





    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
    Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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    00 01/08/2008 13:21
    Re:
    pcerini, 30/07/2008 14.39:

    http://www.who.int/inf-new/aids2.htm



    Intendevo le statistiche relative al Venezuela



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    00 01/08/2008 13:23
    Contrordine?? LOL...MALINFORMAZIONE E DISINFORMAZIONE... ;)


    Spesso la voglia di scoop è più grande del dovere di riportare la verità.

  • pcerini
    00 01/08/2008 13:29
    www.paho.org/English/AD/FCH/AI/Bulletin_AIDS_Surveillance_June_... e vai alle pagine 19-20-21 , relativamente al periodo 1997 - 2002

    [Modificato da pcerini 01/08/2008 13:31]
  • pcerini
    00 01/08/2008 13:32
    altre statitiche: www.who.int/globalatlas/predefinedReports/EFS2006/EFS_PDFs/EFS200...
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