APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

La Chiesa promuova l' etica della discussione

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Claudio Cava
    Post: 16.648
    Post: 4.116
    Età: 17
    Sesso: Maschile
    Utente Gold
    Papa
    00 02/08/2008 15:17

    ADISTA. Si sono riuniti a Strasburgo, l’uno dopo l’altro, dal 30 aprile al 4 maggio due circuiti europei di cristiani “critici”: il primo, l’International Movement We Are Church (Imwac), coordina da ormai dodici anni le sezioni di “Noi Siamo Chiesa” presenti in Europa e negli altri Continenti; l’altro, l’European Network Church on the Move (En), svolge iniziative indirizzate al rapporto con le istituzioni europee e con la società civile. I due circuiti lavorano da anni in stretta connessione e spesso organizzano attività comuni.

    Ai due incontri ha partecipato una delegazione italiana composta da Vittorio Bellavite, Mauro Castagnaro e Romeo Fabbri. L’Imwac Council ha trovato una maggiore stabilità nel suo coordinamento (presidente è la spagnola Raquel Mallavibarrena, addetto ai rapporti esterni il tedesco Christian Weisner e webmaster il portoghese Pedro Freitas), ha concordato una posizione comune sul viaggio di Benedetto XVI in Usa e su una forte valutazione critica nei confronti del suo pontificato (v. Adista n. 37/08; al momento dell’elezione di Ratzinger i giudizi erano stati invece incerti e discordanti). L’Imwac parteciperà al Sinodo ombra che il Wow (Women’s Ordination Worldwide, l’organizzazione che si impegna a favore del presbiterato femminile) organizzerà il 15 ottobre a Roma in coincidenza con il Sinodo dei vescovi; ha inoltre deciso di partecipare con una delegazione, insieme all’European Network Church on the Move, sia al Social Forum europeo di Malmö (Svezia) in settembre sia al terzo Forum della Teologia della Liberazione che si terrà a Belem (Brasile) in gennaio. Al Forum dei teologi sarà inviato un messaggio per avviare rapporti più sistematici e per eventuali iniziative comuni.

    L’European Network celebrava a Strasburgo il suo diciottesimo incontro annuale. Oltre alle iniziative concordate con l’Imwac, ha preso atto con soddisfazione di essere stato ammesso come Ong di ispirazione cristiana alle attività del Consiglio d’Europa per apportarvi riflessioni sulla laicità e sul ruolo delle religioni in un mondo interculturale, in particolare per quanto riguarda la coesione sociale. Con questa specifica finalità l’European Network è l’unica Ong oggi presente nel Consiglio d’Europa. Non è cosa da poco, se si considera che la Comece (l’organizzazione dei vescovi dei Paesi membri dell’Unione Europea) non gradisce “concorrenza”, specie su tematiche che i vescovi hanno sempre ritenuto fossero di propria esclusiva competenza. L’En ha anche ribadito il proprio giudizio critico sull’art. 17 del nuovo Trattato europeo firmato a Lisbona nel dicembre 2007 ed attualmente in fase di ratifica. Questo articolo riproduce alla lettera l’art. 52 del vecchio progetto di Costituzione europea (definitivamente bocciato dalle consultazioni referendarie avvenute nel 2005 in Francia ed Olanda) e garantisce alle Chiese un dialogo “aperto, trasparente e regolare” con le istituzioni europee, garantendo così ad esse un ruolo privilegiato, quasi di tipo concordatario, ben diverso da quello previsto per tutte le altre forme associative (sindacati, Ong, ecc.). In occasione del cinquantennale dell’indizione del Vaticano II (gennaio 2009), del suo inizio (ottobre 2012) e della sua conclusione (dicembre 2015), l’European Network ha inoltre deciso di iniziare un percorso di lungo periodo per ridiscutere ed analizzare a fondo tutte le “rotture” operate a livello ecclesiale dall’evento conciliare.


    L’incontro dell’En è stato arricchito da gruppi di lavoro e da una giornata di studio sulla laicità e sui “valori” su cui fondare la coesione sociale in Europa. Tra gli altri ha partecipato il novantaduenne teologo gesuita Joseph Moingt, che ha, di fatto, smontato la pretesa di papa Ratzinger secondo cui la Chiesa ha un ruolo privilegiato nell’interpretare la “ragione” ed il “diritto naturale”: la Chiesa, ha sostenuto Moingt, può intervenire solo passando per il dibattito pubblico; è necessaria un’etica della discussione e poi un’etica delle decisioni. L’incontro si è concluso con una visita ad Hautpierre alla periferia di Strasburgo, quartiere nuovo e di immigrazione, dove si è realizzata una esemplare collaborazione tra la parrocchia cattolica, quella protestante e la moschea, con la partecipazione anche di una componente della sinagoga. Una celebrazione interreligiosa, suggestiva e molto partecipata, ha così concluso l’incontro a cui hanno partecipato 69 delegati di 12 Paesi.

    in adista 41 2008

    sacerdotisposati.splinder.com/post/17269512/LA+CHIESA+PROMUOVA+L%E2%80%9...





    “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
    Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
  • pcerini
    00 05/08/2008 09:39
    Azz,mi era sfuggito questo post,davvero interessante...

    [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]