00 04/08/2008 18:55
Ah...ricordo che...

Il grande umanista Lorenzo Valla era un sacerdote (ordinato nel 1431) e sotto papa Callisto III, Valla raggiunse il culmine della carriera, divenendo segretario apostolico.





Estraggo poi da qui:
www.gliscritti.it/approf/2007/saggi/lvalla/lvalla.htm

Lorenzo Valla morì come era vissuto, in comunione con la Chiesa cattolica. E’ sepolto nel suo sarcofago marmoreo nella prima cappella del transetto destro della Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Tornato a Roma nel 1448 ricevette, infatti, gli ordini minori, divenne un curiale a servizio del papa, potendo dedicarsi ai suoi studi ed all’insegnamento, e fu fatto, dal pontefice, canonico della Basilica di San Giovanni.

(è proprio a questo periodo che risale la composizione anonima della leggenda della Donazione di Costantino che non ebbe alcuna influenza né nella formazione del potere temporale del nuovo stato, oramai indipendente dall’Impero Romano di Costantinopoli, né nel suo riconoscimento internazionale).

La ricerca storica di G.M.Vian sottolinea come la Donazione non sia stata utilizzata a conferma del potere temporale nei primi secoli della sua esistenza – poiché ben altre e pubblicamente riconosciute erano le radici di questo servizio civile. Fu solo dopo il 1000 che la Donatio fu ritenuta autentica, ma ben presto se ne mise in dubbio a più riprese la verità storica all’interno ed all’esterno della Chiesa. In sintesi, non fu mai un testo con valore di discrimine.


Fu, comunque, il Cusano e non il Valla - ci mostra Vian - che ne dimostrò per primo la non autenticità. Il suo vero nome era Niccolò da Cusa, era cardinale ed alcuni anni prima del lavoro del Valla mostrò, con argomenti definitivi, la non attendibilità storica della Donatio costantiniana. Ciò avvenne durante il concilio di Basilea[3]

Nonostante le sue parole di fuoco, il desiderio del Valla fu però sempre quello di prestare servizio proprio in Roma, e proprio nella Curia del Papa[7]


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