00 28/08/2008 20:56
Col titolo DA ABRAMO A CRISTO si intende riferirsi al progetto divino per divulgare la Sua Legge agli uomini. Si tratta di molti secoli, un periodo nel quale è descritta la storia del popolo d’Israele, gli avvenimenti e le peripezie.
Poi Dio suscitò il Suo Profeta, Cristo (Dt 18:19; At 3:22-23), per confermare la Legge.
Cristo non doveva fare altro che dare consistenza alla Legge, parlando nel nome di Dio come da mandato, pagare il danno del peccato commesso contro la Legge.
Tutte le istituzione che risulterebbero attribuite a Cristo sono destituite di ogni fondamento, anche perché sono contrarie alla Legge di Dio. E’ ben chiaro che l’opera di Cristo non si confà coi riti e le dottrine che sono sorti in seguito.

Per questo motivo risulta chiaro che gli autori dei testi post Cristo, cioè i Vangeli e le Lettere, contengono molte interpolazioni. E’ quanto è stato messo in risalto da molti critici; è un’opera nemmeno tanto difficile da mettere in chiaro..
La Parola di Dio è un’arma a doppio taglio dalla quale non si sfugge agevolmente. Se molti sofismi si sono affermati, sono entrati nella ‘fede’ delle persone ciò è dato dalla capacità di torcere le Scritture da parte degli interessati a tale furbizia e dall’ignoranza che pervade coloro che si fidano senza discernere (2 Pt 3:16).
Ora, però, la profezia del Maestro sta vedendo la luce, e già da qualche tempo, cioè la diffusione delle Scritture, non certe predicazioni; chi ha interesse per la vera fede o per semplice sapere può attingere alla fonte più sicura. E così ciò che è stato falsificato risulta estraneo a Cristo ed il falsario sarà scoperto nelle sue manovre blasfeme.

Si possono mettere a nudo: il presunto peccato originale, il battesimo dei neonati, l’Eucaristia, i Dieci Comandamenti edulcorati, la confessione, la risurrezione della carne e quant’altro non corrisponda alla teologia.



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Il "Messaggero di Giustizia" ha sanato la Legge e col sacrificio l'ha confermata per sempre!