00 31/08/2008 13:59
Io credo in Dio e credo anche in Cristo.

Ma non credo nel presunto miracolo dell’acqua tramutata in vino: non credo nella risurrezione di Lazzaro ed altre favole del genere.
Credo nel Cristo che ha parlato agli uomini nel nome di Dio (Dt 18:18-19; At 3:22-23), che ha confermato la Legge di Dio [che ha confermato al giovane l’osservanza dei Dieci Comandamenti per la salvezza dello spirito (chissà perché nel Vangelo sono stati eliminati quelli che riguardano il culto di Dio, cioè i primi quattro, credo comunque sia facile capirlo)]; credo che il sacrificio di Cristo è valso per pagare il debito del peccato commesso contro la Legge, come da profezia.
Credo che Cristo ha osservato la Legge e l’ha confermata; credo che della Legge non ha tolto nulla. Il tentativo di attribuire a Cristo la variazione della Legge è un’operazione falsa.

Credo in Cristo quando afferma che non c’è risurrezione della carne, egli proclama che chi crede in questo non ha compreso le Scritture.
Credo che i quattro Vangeli si chiudono con la sepoltura di Cristo, il resto è fantasia strumentale.

Cristo è glorificato presso Dio in spirito.

Il mio Cristo è “il Maestro di Giustizia”: egli predicava la giustizia, l’eguaglianza e la pace fra gli uomini nel nome di Dio. Per questo motivo l’Impero Romano lo condannò a morte. Il presunto tradimento di Giuda Iscariota non appartiene alla storia, ma voleva scagionare il vero colpevole in modo ridicolo. Il “vero dio e vero uomo”, lo lascio al campo delle favole, assieme alle altre.



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Il "Messaggero di Giustizia" ha sanato la Legge e col sacrificio l'ha confermata per sempre!