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Brunetta: “DiDoRé” per le coppie di fatto

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    00 17/09/2008 18:24

    Il ministro della Funzione Pubblica Brunetta, intervistato da Aldo Cazzullo sul “Corriere”, parla del progetto di tutela per le coppie di fatto elaborato insieme al ministro cattolico Rotondi, mettendo le mani avanti e con la volontà di rassicurare: “Non è un progetto del governo, né della maggioranza […] È una riflessione da professore, non da ministro. Una riflessione politico-culturale. Nata da un articolo che firmai con Giuliano Cazzola su Libero nel febbraio 2007, contro i Pacs e i Dico della sinistra”.

    Brunetta tiene un profilo basso e pragmatico, deciso a non replicare alle critiche dei cattolici espresse da “Avvenire” e Famiglia Cristiana, focalizzando la questione sul welfare: “Con il pretesto dei diritti, la sinistra intendeva puntare alla roba. Assalire la diligenza del welfare. In particolare, le pensioni di reversibilità […] con i Dico il superstite avrebbe percepito la pensione per venti o trent’anni: un disastro. Al contrario, i Didoré - DIritti e DOveri di REciprocità dei conviventi - non prevedono oneri per lo Stato. […] La sinistra, nascondendosi dietro le coppie omosessuali, aveva progettato un colpo grosso, un imbroglio. Paradossalmente, meglio Zapatero, per cui le due tipologie di convivenza si equivalgono. Per me, così non è, così non può essere e non voglio che sia”.

    Il ministro rassicura: “nessuna imitazione riduttiva del matrimonio. La mia visione della famiglia è quella dell’articolo 29 della Costituzione, e non può prescindere dal matrimonio tra un uomo e una donna. La famiglia è un bene pubblico, e come tale destinatrice di welfare. Lo stesso vale per una coppia con figli. Ciò non toglie esistano altri legami che non sono beni pubblici, ma possono essere considerati beni meritevoli […] che meritano l’attenzione e la tutela dello Stato. A me pare che in questa categoria rientrino legami di affettività, di reciprocità solidaristica, di mutua assistenza; a prescindere dal sesso. Da buon laico […] non mi interessa se vadano a letto o no, se siano etero o omo; purché si scambino affettività e solidarietà”.

    Tra i diritti, quello di visita e cura in caso di ricovero del compagno, di successione nel contratto di locazione; tra i doveri gli alimenti per un periodo proporzionale alla convivenza. Brunetta preferisce “alla teoria del piano inclinato, per cui qualsiasi spiraglio può aprire una deriva che si sa come comincia e non come finisce”, quella della “barriera”: “Di qua la famiglia. Di là una situazione diversa, disciplinata da poche e chiare regole, che sono pur sempre meglio dell’impasse, dell’ipocrisia, del caos di oggi. Se si può creare un terreno di convergenza tra laici e cattolici, bene. Non sono credente. Ma credo nel rispetto reciproco, nel confronto, nella collaborazione. Se invece si va alla rottura, io rinuncio. Il paese ha ben altri problemi, e il lavoro non ci manca”.

    QUI INTERVISTA COMPLETA



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    Rainboy
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    Cardinale
    00 17/09/2008 19:05
    Mi piaci, Brunetta [SM=g27811]