Il giudice Filippo Lamanna, estensore del decreto di luglio con cui Beppino Englaro, padre di Eluana, in stato vegetativo permanente da quasi 17 anni, era stato autorizzato a interrompere i trattamenti forzati impartiti a sua figlia, decreto poi confemato dalla Corte di Casazione, ha commentato l’ordinanza di blocco emanata dal ministro Sacconi. ”Il decreto non ha bisogno di alcuna ulteriore certificazione di esecutività perché la legge dice che tutte le volte che un provvedimento giudiziario non è più soggetto a impugnazione diventa definitivamente esecutivo”, ha dichiarato il magistrato.
Nel frattempo Claudio Riccobon, amministratore delegato della casa di cura ‘Città di Udine’, ha dichiarato che “Eluana morirà a Udine”. Riccobon ha dunque confermato la disponibilità della sua clinica ad accogliere la donna, purché all’interno di un quadro chiaro dal punto di vista legale. L’amministratore non ha comunque mancato di definire il provvedimento di Sacconi “di una tempestività quantomeno sospetta”.
Infine, un sondaggio lanciato dal sito del Corriere della Sera sta confermando, ancora una volta, come le decisioni del papà di Eluana siano condivise dalla popolazione: al momento, il 79% dei partecipanti al voto si è dichiarato in disaccordo con il ministro Sacconi.
www.uaar.it/news/2008/12/17/caso-englaro-per-giudice-milano-il-decreto-gia-es...
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Il sonno della ragione genera mostri (Goya)