APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

Nell’attacco al festival tutta la debolezza del Vaticano

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    kelly70
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    Madre Badessa
    00 20/02/2009 21:23
    Eleonora Gitto

    Dopo la presenza di vero “spessore” culturale di Benigni non potevamo aspettarci niente di meno dal periodico ufficiale del Vaticano. Certo se il signor Marcello Filotei avesse attaccato direttamente l’esibizione di Roberto Benigni e il suo inno all’Amore in difesa degli omosessuali, avrebbe scoperto troppo le carte. Ma non è sfuggito a nessuno che il travaso di bile che ha fatto sgorgare dalla sua penna tanto veleno contro Sanremo, è stato causato soprattutto dal “Piccolo diavolo” nazionale. E nel tentativo si spostare l’attenzione rivolgendola a Bonolis e al Festival è stata impilata una stupidaggine dietro l’altra.
    Non ci risulta che negli anni passati la Cei e i suoi lacchè si sono interessati più di tanto alla manifestazione canora nazionale. Ma su questo potremmo anche sbagliarci, chissà.

    In ogni caso c’è da immaginare che sono stati molti gli attacchi di itterizia causati dall’intervento di Benigni. Tutti con la bava alla bocca. Ma come? In uno spettacolo visto da milioni di spettatori qualcuno osa dire che “Gli omosessuali non sono fuori dal piano di Dio” e, cosa ben più grave, “Nemmeno la fede rassicura, l’unica cosa che rassicura è l’Amore”. Già, l’Amore, questa parola al Vaticano del tutto sconosciuta.

    Ma come osa Bonolis? Un movimento ondulatorio e sussultorio fa vacillare il Vaticano. Urla, strepiti, pianti disperati si odono su e giù per San Pietro. “Perché? Ma perché non c’è più il rogo? Perché non torna la “santa” inquisizione?”. Ma la Chiesa è già in caduta libera, non è opportuno in questo momento fare un falò di Benigni e torturare Bonolis.

    Filotei proprio non è riuscito a contenere la rabbia e con la bava alla bocca e gli occhi fuori dalle orbite,“non potendo dare cattivo esempio” si è curato di dare “buoni consigli”: “Il festival di Sanremo potrebbe tentare di recuperare una sana dimensione di promotore di musica popolare scritta da chi sa ancora tracciare sul pentagramma un motivetto di facile presa, o un ritmo irresistibile”. E ancora “Rap, pop, rock, melodico, jazz, etno, va bene tutto, ma il microfono sia offerto solo a quanti ne garantiscano l’incolumità…e la bacchetta del direttore solo a chi assicuri di avere frequentato non le polverose aule dei conservatori, ma almeno le peripezie bandistiche del maestro Antonio Scannagatti, il cigno di Caianello reso immortale da Totò”.

    E’ noto a tutti che gli attacchi di rabbia fanno dire enormi corbellerie, ma qui siamo al delirio. Per questa edizione del festival di Sanremo sono passati nomi illustri della musica, uno fra questi anche Bart Bacharach e scusate se è poco.

    Ma non ci interessa più di tanto commentare l’argomentare letto su L'Osservatore Romano.
    Vogliamo solo far notare che non si sono nemmeno resi conto che in un colpo solo la Cei, attraverso la penna di Filotei, ha offeso milioni di italiani che amano e seguono questa manifestazione, artisti di fama internazionale, l’intero indotto che si muove dietro il festival, compositori e giovani speranze. Una mossa non molto intelligente considerato il calo di audience che registra il Vaticano. E se, in una concezione umanistica, la cultura è intesa come quell’attività che consente di “coltivare” l’animo umano per renderlo migliore, bisogna proprio dire che Clero & C. mostrano davvero di averne ben poca.

    Ha ragione Benigni “Di peccati c’è solo la stupidità”. E tanto livore, tanto acredine, tanta mancanza di rispetto per il prossimo, sono segni evidenti sia di grande debolezza sia di stupidità irreversibile, un peccato quest’ultimo, contro il quale non può nulla nemmeno la loro indulgenza plenaria.

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    Padre Guardiano
    00 20/02/2009 21:53
    RE

    Già, più che Osservatore sembra un Cagatore!!!
    Sono i colpi di coda di gente che non dice più nulla perchè ogni giorno che passa sono sempre più un NULLA.




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