APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

Dichiarazioni o Direttive Anticipate di Trattamento?

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    kelly70
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    Madre Badessa
    00 20/02/2009 21:38
    Roberto Bitetti

    In una recente intervista, il cardinale Severino Poletto, alla domanda su quale legge debba prevalere tra quella dello Stato e quella della religione (cattolica, ovviamente), così risponde:
    «la legge di Dio non può mai essere contro l’uomo. La legge di Dio è sempre per l’uomo. Andare contro la legge di Dio significa andare contro l’uomo. Dunque, se le due leggi entrano in contrasto è perché la legge dell’uomo non è una buona legge e si rivelerà tale dai suoi frutti».

    Ma ciò che sembra giusto a Dio, ma sarebbe forse meglio dire ciò che sembra giusto alla Chiesa cattolica, non può certamente essere posto a fondamento di una società democratica. Come ha scritto il filosofo John Stuart Mill, nel “Saggio sulle libertà” (già il titolo dice tutto), «il solo aspetto della propria condotta di cui ciascuno deve rendere conto alla società è quello riguardante gli altri: per l’aspetto che riguarda solo lui, la sua indipendenza è, di diritto, assoluta. Su sé stesso, sulla sua mente e sul suo corpo, l’individuo è sovrano».
    I concetti di “sacralità” della vita, della sua “inviolabilità”, di “legge naturale”, sono solo degli assunti che servono alla Chiesa cattolica per fondare su base “ontologica” una serie di valori etici, che possono essere liberamente espressi e seguiti ma devono necessariamente rimanere un’opinione privata, ossia valida per il singolo, e non per tutti.

    Ciò che attraverso il decreto sul testamento biologico, attualmente in discussione, andrebbe attuato, è limitare, anzi, impedire di fatto, la libertà decisionale di ciascun individuo, violando quel “sacrosanto” diritto di autodeterminazione difeso dalla stessa Costituzione attraverso l’articolo 32: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».

    Ma analizziamo alcuni punti del decreto nel dettaglio. In primo luogo si parla di “dichiarazioni anticipate di trattamento”. Dichiarazioni, e non direttive. Si badi bene che la differenza non è di poco conto, anzi. Le dichiarazioni non sono assolutamente vincolanti per il medico. Queste, si legge nel decreto, «sono sì espressione della libertà del soggetto di esprimere i propri orientamenti circa i trattamenti sanitari e di fine vita cui essere sottoposto, nell’eventualità di trovarsi in condizioni di incapacità di intendere e di volere, ma di contro lo privano della possibilità di contestualizzare e attualizzare la sua scelta, in virtù di eventuali cambiamenti scientifici intervenuti». Il medico diventa così arbitro, ed è lecito aspettarsi che, trovandosi in una posizione assai delicata, nel timore di violare la norma, questi sarà prudentemente indotto a non sospendere i trattamenti terapeutici al paziente. Da qui, probabilmente scaturirà la necessità per il malato o per il fiduciario da lui nominato, di ricercare un medico favorevole a compiere quanto affermato nelle “dichiarazioni anticipate”, creando quindi, di fatto, una situazione non paritaria e difficile per tutti.

    Con riferimento a nuove scoperte in ambito medico, si fissa inoltre che le dichiarazioni abbiano una «validità di tre anni», e possano eventualmente essere rinnovate. Ora si deve immaginare una persona, probabilmente anziana e malata, che si debba recare con tale cadenza da un notaio. E qui sorge una ulteriore considerazione. I notai in Italia sono circa cinquemila, un numero assolutamente esiguo per far fronte agevolmente a tutti i potenziali sottoscrittori del testamento biologico, teoricamente tutti gli italiani oltre i 18 anni. Oltretutto le dichiarazioni andrebbero accolte «a titolo gratuito», che è sicuramente una cosa favorevole al cittadino, ma che probabilmente non troverebbe il consenso del notaio.

    Nel decreto si afferma che «l’alimentazione e l’idratazione artificiale non possono essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento, trattandosi di atti eticamente e deontologicamente dovuti, in quanto forme di sostegno vitale, necessari e fisiologicamente indirizzati ad alleviare le sofferenze del soggetto in stato terminale e la cui sospensione configurerebbero un’ipotesi di eutanasia passiva». Tale argomento, nato in seguito alla vicenda di Eluana Englaro, ha suscitato una serie di polemiche e dibattiti ancora aperti. Alimentazione e idratazione artificiale in un paziente in “stato vegetativo permanente” sono da ritenersi trattamenti terapeutici oppure no?

    Non stiamo parlando di somministrare acqua e cibo a un malato che non può procurarseli da solo, bensì di un composto chimico somministrato attraverso una sonda nasogastrica, che solo i medici possono prescrivere e che solo i medici sono in grado di introdurre. In tal proposito si era già pronunciata circa otto anni fa la Commissione presieduta dal Dott. Fabrizio Oleari, e istituita dall’allora Ministro della Sanità Umberto Veronesi. Questa giungeva alla conclusione che l’alimentazione e l’idratazione in tali condizioni dovevano essere considerati trattamenti medici a tutti gli effetti. Lo stesso parere era stato già espresso, precedentemente, dall’American Academy of Neurology e dalla British Medical Association.

    Ora, si può anche pensarla diversamente. Se un soggetto in particolari condizioni di salute vuole continuare ad essere alimentato, questi ha tutto il diritto che lo Stato lo tuteli e gli garantisca i trattamenti necessari. Ma se un altro individuo desidera che questi stessi trattamenti gli vengano interrotti, perché impedirlo, visto che ciò riguarda esclusivamente la sua vita, e non lede i diritti di nessun altro?

    Sul tema del testamento biologico, quindi, non si tratta di stabilire se siamo credenti o non credenti, ma se viviamo in una democrazia o no.

    www.resistenzalaica.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1544&...



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    Padre Guardiano
    00 20/02/2009 22:13
    RE

    Ottimo articolo!!!!
    Sembra che quello del sondino sia l'ultima fune alla quale si stanno arrampicando. Semplicemente VERGOGNOSO!!!! [SM=x789074]


    omega [SM=x789056] [SM=x789056]





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    Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


    Vivo fra lo Stato Sovrano della Fica e la Repubblica Popolare del Cazzo