00 23/02/2009 21:19

Dopo le numerose traversie giudiziarie di don Cesare Lo Deserto, ex - responsabile del Centro leccese per immigrati "Regina pacis", il religioso si trasferì in Moldavia, ove avviò un' omonima struttura per il recupero delle vittime della tratta, di immigrati e disabili.

Dell' impresa caricatevole della chiesa potevano disinteressarci, se non scoprissimo che il "centro" è stato finanziato con fondi della Provincia di Lecce, elargiti con apposita delibera di Giunta nel 2006 per € 60.000..

A fine 2008 sono stati liquidati alla "competente' Arcidiocesi di Lecce altri € 35.000 per la costruzione del "cenacolo" " Regina Pacis" a Chisinau, in Moldavia, già inaugurato il 4/9/08, alla presenza delle stesse autorità provinciali.

Il secondo finanziamento per l'indicata somma è stata impegnata sul cap. 42534/22 del Bilancio 2008, avente per oggetto: Politiche giovanili, integrazione, pace: trasferimenti relativi a progetti per missioni umanitarie dell'Aridiocesi di Lecce.

Mai un ente locale s'era ridotto ad accessorio, a satellite di opera clerical-umanitaria.

Mai le disponibilità di un ente locale avevano conosciuto un tal "tratta"mento, mai l' elargizione di fondi avevano avuto uno sviamento territoriale e funzionale così plateale .

A favore poi di un operatore ecclesiastico, incappato in molteplici accertamenti giudiziari, l'ultimo, proprio in questiu giorni, ad opera della sezione regionale della Corte dei Conti per la restituzione di somme, mal o mai utilizzate, o rendicontate!

In questo i rappresentanti politici di tutti gli schieramenti restano tutti osservanti del più religioso silenzio.

Non sarà inverosimile che con la ventilata abolizione delle province qualcuno di loro passi a miglior vita, trasferendosi nel "cenacolo" moldavo!

Intanto a don Cesare è stato dato quello che non è di don Cesare.

Giacomo Grippa, Uaar, circolo di Lecce



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Apocalisse Laica
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