00 02/05/2009 08:40
Ignoranza e pregiudizio
Noto, con profonda tristeza devo dire, che l'autrice di questo post evidenzia una grandissima ignoranza della storia e della storia ecclesiastica in particolare. Per esempio sembra sostenere che l'impero romano sia caduto per opera del cristianesimo mentre, al contrario, la sua caduta, come ricordato proprio da storici e teorici latini, fu dovuta proprio alla rilassetezza dei costumi e della vita morale che ridusse fino ad annullare l'antica fierezza dei Romani. Quando parla delle donne dimostra di ignorare cosa fossero le donne per gli antichi e come proprio il cristianesimo invece le abbia molto rivalutate, specialmente il suo fondatore (a meno che le donne che l'autrice del post ha in mente non siano solo le prostitute). Noto anche nel post un grandissimo pregiudizio contro la fede cristiana e contro la Chiesa, che non è il Vaticano (anche questo ignora) ma l'adunanza di tutti quelli che si riconsocono nelle fede e nelle parole di Cristo. Usa episodi della crisitianità e comportamenti di cattivi crisitiani per attaccare indiscriminatamente la fede e la dottrina del Cristianesimo. Mette insieme indiscriminatamente puritani, protestanti, luterani, cattolici senza evidenziarne le differenze (probabilmente per ignoranza). Soprattutto non parla di come oggi trattano l'argomento sesso e sessualità altre confessioni religiose, per esempio i musulmani (di questi non si parla mai perchè fanno paura). Ma la cosa veramente importante è che l'autrice di questo post, pur nominandola dall'inizio alla fine, non ci spiega cosa è la felicità, come si raggiunge: sembra che per lei la felicità sia solo fare sesso. Come molti oggi, sembra credere che la sessualità debba essere intesa e vissuta come qualcosa di staccato dall'uomo integrale, che non dipenda da emozioni, sentimenti, che non debba essere soggetto, il sesso, come qualsiasi altra cosa riguardi la persona umana,alla dignità dell'uomo, che non debba essere assoggetato a patti, giuramenti, fedeltà, promesse. Le persone che la pensano come l'autrice del post riducono il sesso ad un puro e semplice bisogno fisiologico, a cui bisogna dare sfogo tutte le volte che ci scappa; e non si rendono conto che in questo modo impoveriscono proprio il sesso, ne annullano la magia, ne cancellano ogni significato autentico. I soggetti che ha in mente l'autrice del post non sono uomini e donne, ma maschi e femmine.