00 13/08/2009 11:59
Scuola, Gelmini: "I giudici non possono violare il Concordato"

Roma, 13 ago. (Adnkronos) - ''L'insegnamento della religione cattolica e' definito dal Concordato tra Stato e Chiesa e non puo' essere rivisto senza rivedere il Concordato. E non mi pare che la cosa sia all'ordine del giorno''. E' quanto afferma Mariastella Gelmini che, in un'intervista a 'La Stampa', rivendica la decisione di fare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio sui docenti di religione. ''E' una sentenza che discrimina non solo gli insegnanti, ma tutti gli studenti e le famiglie che scelgono di seguire l'ora di religione. E questo -rimarca il ministro dell'Istruzione- non e' accettabile''. Quanto alle accuse di un governo che 'obbedisce' alle parole dei vescovi, Gelmini replica: ''Non c'entra nulla. Io ho risposto al Tar del Lazio che ha interpellato il mio dicastero e le mie competenze. I vescovi poi hanno protestato perche' hanno visto attaccare il ruolo dei docenti di religione, ma tra questo fatto e il mio operato non c'e' alcuna relazione. Io -sottolinea il ministro- sono un membro del governo, non della Cei''.




SCUOLA: BINETTI (PD), NOI CATTOLICI DAREMO BATTAGLIA, PRONTO RICORSO

''Bene il governo, giusto il ricorso della Gelmini. Ma non lasceremo l'iniziativa a loro. Con Savino Pezzotta e altri deputati, anche di centrodestra, stiamo mettendo su un gruppo trasversale pronto a dare battaglia e presentare ricorso. Anche noi. Altrimenti cosa vorrebbe dire essere cattolici impegnati in politica? La magistratura e' entrata a gamba tesa''. E' quanto afferma Paola Binetti, in un'intervista a 'La Repubblica'. All'esponente del Pd ''non basta'' il ricorso presentato dal governo: ''Ci mobilitiamo anche per non lasciare isolata la Conferenza episcopale'', sottolinea. Secondo Binetti la sentenza del Tar e' ''frutto della cultura laicista''. ''E' in atto -spiega- un processo laicista preoccupante che qualcuno vorrebbe imporre a colpi di sentenza. Io, come altri nel Pd, mi schiero in difesa della vita, della famiglia, dell'educazione, capisaldi di tutti i cattolici impegnati in politica, come ha scritto nel 2002 l'allora cardinale Ratzinger''.

SCUOLA: CACCIARI, GIUSTA SENTENZA TAR, MA RELIGIONE SIA MATERIA OBBLIGATORIA

''L'ora di religione e' fondamentale. Dovrebbe diventare obbligatoria in tutte le scuole superiori. Una materia di insegnamento come italiano, storia e filosofia. Attenzione pero', con professori scelti sulla base di titoli, concorsi, capacita'. Come tutti gli altri. E non indicati dalla Curia''. Lo dice Massimo Cacciari, in un'intervista a 'La Repubblica'. Il sindaco di Venezia definisce ''giusta, del tutto logica'' la decisione del Tar del Lazio: ''Una materia facoltativa -spiega- non puo' essere ritenuta fondamentale in fase di scrutinio.

Ma il punto e' un altro: e' arrivato il momento -avverte Cacciari- di cambiare quella parte del Concordato che riguarda l'ora di religione. E pensare alla nascita di una nuova materia di studio''. L'esponente del Pd vuole la religione materia obbligatoria: ''E' indecente che un giovane esca dalla maturita' sapendo magari malamente chi e' Manzoni, chi e' Platone e non chi e' Gesu' Cristo. Si tratta di analfabetismo''. Quanto alle reazioni dei vescovi alla sentenza, Cacciari dice: ''La chiesa dovrebbe liberarsi delle sue paure e battersi perche' nella scuola pubblica venga insegnata religione da docenti come gli altri''.

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