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"Ginevra: fermate, vi prego, Samuel Herd, Gerrit Losch & Co."

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    Vito.Pucci
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    00 02/06/2010 16:34


    "ANTONIO ROMANO, GINEVRA: FERMATE, VI PREGO, SAMUEL HERD, GERRIT LOSCH, E TUTTI GLI ALTRI ANGELI BRICCONI E CORROTTI DELLA WTS!"




    Postato da: Antonio Romano, Ginevra, il 2 Giugno 2010 12.11
    www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=340053&IDCat...





    L' anima innocente del piccolo Mauro, 6 anni, sequestrato e verosimilmente ucciso a Racale/Lecce la sera del 20 giugno 1977



    Sono il fratello di Mauro, e a lui vorrei dedicare una mia poesia.


    Non c' è rumore nella caduta di una foglia, né paura tornare al piede dell' albero ma solo tristezza andare via in primavera.

    Le mie lacrime si trasformano in ghiaccio ed il ghiaccio brilla come un diamante alla luce del sole.

    La speranza.






    Scritto da: Paolo di Tarso, Corinto (Grecia), il 2 Giugno 56
    www.vatican.va/archive/ITA0001/__PX5.HTM

    In maniera simile anche lo spirito viene in aiuto della nostra debolezza; poiché non sappiamo per che cosa dobbiamo pregare secondo il bisogno, ma lo spirito stesso intercede per noi con gemiti inespressi.

    Ma colui che scruta i cuori sa qual è l’ intenzione dello spirito, perché intercede in armonia con Dio per i santi.

    Ora sappiamo che Dio fa cooperare tutte le sue opere per il bene di quelli che amano Dio, quelli che sono chiamati secondo il suo proposito; poiché quelli ai quali diede il suo primo riconoscimento ha anche preordinato ad essere modellati secondo l’ immagine del Figlio suo, affinché sia il primogenito tra molti fratelli.

    Inoltre, quelli che ha preordinati sono quelli che ha anche chiamati; e quelli che ha chiamati sono quelli che ha anche dichiarati giusti.

    Infine quelli che ha dichiarati giusti sono quelli che ha anche glorificati.

    Che diremo dunque a queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?


    Colui che non risparmiò nemmeno il proprio Figlio, ma lo consegnò per tutti noi, perché non ci darà con lui benignamente anche tutte le altre cose?

    Chi presenterà accusa contro gli eletti di Dio? Dio è Colui che [li] dichiara giusti.

    Chi è che condannerà? Cristo Gesù è colui che morì, sì, anzi, colui che fu destato dai morti, che è alla destra di Dio, che pure intercede per noi. - Romani 8:26-34, Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.





    "LECCE, DOPO 33 ANNI RIAPERTE LE INDAGINI SU BIMBO SCOMPARSO"


    Pubblicato da: La Gazzetta del Mezzogiorno il 2 Giugno 2010
    www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=340053&IDCat...






    Le anime nere (innocenti?) di Samuel Herd e di Gerrit Losch



    RACALE - E’ una storia che rimbalza dagli abissi del tempo, quella di Mauro ROMANO, un bambino di Racale di poco più di sei anni scomparso la sera del 20 giugno 1977 mentre giocava vicino alla casa dei nonni.

    Una storia sepolta tra i casi insoluti nei faldoni degli scaffali di magistrati e carabinieri e depositata negli annali della cronaca nera come gialli in attesa di un raggio di luce.

    Una storia sempre viva nella comunità di Racale, presente nella memoria delle persone adulte, tramandata e raccontata ai giovani.

    «E’ una ferita profonda», confessa un professionista.

    «Mauro, da quel maledetto giorno, è scomparso».

    Sono i genitori, in queste ore, a chiedere la riapertura dei fascicoli di 33 anni fa.

    Lo fanno con una denuncia al procuratore capo della Repubblica, Cataldo Motta, nella quale indicano alcuni nomi, tra i quali potrebbe esserci l’ autore del rapimento.

    Mauro oggi avrebbe circa 40 anni.

    «NON L' ABBIAMO FATTO PRIMA - sottolineano nella denuncia - PERCHE' LE REGOLE DELLA NOSTRA CONGREGAZIONE (I TESTIMONI DI GEOVA, NDR) IMPEDISCONO DI DENUNCIARE UN FRATELLO.

    ADESSO PERO' SIAMO STUFI E NON RITENIAMO PIU' DI OBBEDIRE».

    Natale ROMANO e Bianca COLAIANNI sono persone umili.

    Il giorno della scomparsa di Mauro erano a Poggio Marino, un paesino del Napoletano, per il funerale del padre di Natale.

    Dai nonni materni, a Racale, erano rimasti i primi due figli, Antonio, il primogenito, e Mauro.


    Al ritorno, la terribile notizia.

    Natale e Bianca restarono senza parole.

    Un bambino non poteva scomparire nel nulla.

    Soprattutto in una piccola comunità dove tutti conoscono tutti.

    E gli occhi di ciascuno sono puntati sugli altri. Eppure, era accaduto.

    I carabinieri di Taviano e Casarano si impegnarono a fondo, vennero anche i cani addestrati che annusarono le piste, ma senza esito.

    Un tenente dei carabinieri disse alla “Gazzetta”: «In pochi giorni risolveremo il caso».


    Da tanti anni i coniugi Romano vivono con il cuore gonfio di lacrime.

    Chi ha portato via Mauro? Perché? Qual è stata la sua fine? Domande angoscianti e ricorrenti.

    Con il trascorrere del tempo la speranza si è affievolita, fino a scomparire del tutto.

    Anche le forze dell’ ordine, via via che i mesi e gli anni scorrevano, hanno dimenticato Mauro.

    Nel 1989 i Romano sono andati anche a Chi l’ ha visto con la speranza di smuovere qualcosa.

    Ma un muro, ormai, si era alzato.

    La scomparsa di Mauro è entrata nelle statistiche: tra i mille casi l’ anno dell’ Italia, i centomila del mondo.

    Se il tempo segna la vittoria dell’ inerzia, la vita nei paesi di provincia riserva sempre sorprese.

    Non si finisce mai di parlare e di ascoltare nelle piccole comunità.

    I Romano non hanno mai dimenticato il figlio, hanno continuato a stare con le orecchie aperte.

    E così, da un incontro all’ altro, da una conversazione a una confidenza, nella loro testa hanno preso corpo alcune idee, forse veri e propri convincimenti.

    Fino alla decisione di presentare una denuncia.

    Occorre tenacia per giungere a qualche risultato.

    Il CASO CLAPS a Potenza lo dimostra.

    Anche lì per anni non è successo nulla, eppure la famiglia non ha mai ceduto.

    Queste idee, sempre più forti, si sono fatte posto nella testa dei Romano fino ad azzardare: forse è stato veramente un amico di famiglia, anche lui testimone di Geova, a portare via il bambino.

    Forse l’ ha fatto per soldi, promessi da qualcuno.


    Così scrivono dichiarando di averlo saputo da una persona conosciuta e però morta una decina di anni fa in un incidente stradale.

    Mauro scomparve da vico Immacolata, la strada della casa dei nonni vicino alla chiesetta della Madonna e al centro storico.

    Le indagini accesero un faro sulla zona di Castelforte, campagna a 10 minuti di auto.

    Dalla casa dei nonni è facile raggiungere la periferia e poi, dalla strada del calvario, oppure da Taviano, inoltrarsi per Castelforte.

    Dalle carte vien fuori un rapporto profondo tra i due luoghi: un filo, forse legami e frequentazioni di persone adulte hanno animato la scena che purtroppo gli uomini delle indagini non sono riusciti a evidenziare.

    Un investigatore privato, Adriano GEI, ha lavorato per anni nel tentativo di riempire il teatro con i personaggi mancanti.

    Un lavoro meticoloso tra la casa di vico Immacolata, i cui muri si affacciavano e si affacciano ancora su un giardino di limoni e aranci abbandonato e pieno di sterpaglie, e Castelforte, luogo di trulli e misteri.

    Un lavoro intenso quello di Adriano, contrastato più volte dalla famiglia, purtroppo senza esiti.

    Faceva molto caldo la sera del 20 giugno 1977.

    Un gruppo di persone erano sedute a pochi metri dalla casa dei nonni di Mauro.

    Il bambino era scomparso e occorreva ricostruire i suoi movimenti, gli ultimi incontri.

    Incoerenze, contraddizioni, silenzi, tutte trappole nelle quali Mauro precipitò.

    «Andiamo a giocare a Castelforte».

    Il bambino, probabilmente, si è fidato di qualcuno, una persona adulta, che lo ha portato in campagna.

    Potrebbe essere stato l’ uomo con la vespa, rivelano i genitori.

    L’ uomo amico di famiglia che faceva domande sui genitori in partenza.

    E’ stato portato in un sacco, sostiene invece l’ investigatore.

    Forse da un parente.


    Tutte le strade del giallo portano a Castelforte, in un trullo dove è stato trovato un batuffolo di ovatta intriso di cloroformio.

    Il luogo dove forse l’ attendeva l’ orco che lo ha portato via oppure dove Mauro, ucciso da una persona conosciuta, è stato sepolto.





    [SM=j1609194]


    Vito PUCCI, componente dell' Osservatorio Regionale Puglia sulla Legalità, referente nazionale del "CENTRO POLIFUNZIONALE PUGLIA DEI VALORI CHE VOGLIAMO Onlus", referente per la Puglia di “ANVEG Onlus - Associazione Nazionale Vittime Errori Giudiziari Onlus”, del “Centro Studi Emo Piccioni” e dell’ ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI TESTIMONI DI GEOVA PER LA TUTELA DELLA LIBERTA' RELIGIOSA, costituiti rispettivamente: il 17-24-31/1/10 a Bari Palese Santo Spirito, il 4/4/09 a Spinea/Ve, il 10/7/09 nel Palazzo del Governo di Bari ed il 27/1/90 a Roma.






    SALMO 23, Traduzione del Nuovo Mondo

    Geova è il mio Pastore.
    Non mi mancherà nulla.

    Mi fa giacere in erbosi pascoli;
    Mi conduce presso irrigui luoghi di riposo.
    Ristora la mia anima.
    Mi guida nei sentieri battuti della giustizia per amore del suo nome.
    Benché io cammini nella valle della profonda ombra,
    Non temo nulla di male, poiché tu sei con me;

    La tua verga e il tuo bastone sono le cose che mi confortano.
    Mi imbandisci davanti una mensa di fronte a quelli che mi mostrano ostilità.
    Hai spalmato d’ olio la mia testa;
    Il mio calice è ben pieno.
    Di sicuro la bontà e l’ amorevole benignità stesse mi inseguiranno per tutti i giorni della mia vita;
    E certamente dimorerò nella casa di Geova per la lunghezza dei giorni.




    [Modificato da Vito.Pucci 02/06/2010 16:36]
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    Vito.Pucci
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    00 03/06/2010 19:38


    "COMMENTO DI MARCO PICCIONI CIRCA IL SEQUESTRO (E VEROSIMILE OMICIDIO) DI MAURO ROMANO"



    Postato da: Marco Piccioni il 2 Giugno 2010 20.35
    forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=26&t=3589

    Ancora un caso misterioso dietro i TDG.

    Ancora omertà. Ancora pressioni per il silenzio.

    Quando leggo notizie simili non posso fare a meno di riflettere sulle mie vicende e provare molta molta inquietudine.




    Postato da: Marco Piccioni il 3/06/2010 14.12
    www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDCategoria=273&IDNotizi...

    Mi chiamo Marco Piccioni e sono il figlio di Emo, testimone di Geova sequestrato il 31/10/2005 e mai più ritrovato.

    Sono oltraggiato nel leggere come i miei ex confratelli modifichino apertamente la verità.

    Io e la mia famiglia abbiamo ricevuto molte pressioni affinché le indagini circa il sequestro di mio padre non coinvolgessero i testimoni anche se ogni evidenza dimostrava con chiarezza come il sequestro fosse avvenuto proprio con l' intento di colpire i testimoni di Geova.

    Anziani, il rappresentante stampa locale e la stessa sede centrale hanno più volte insistito affinché noi, nel parlare con la stampa, evitassimo qualsiasi riferimento ai testimoni.

    Anzi per loro l' ideale era che evitassimo del tutto i giornalisti.

    Questo ha portato ad un ritardo nelle indagini con conseguenze davvero deleterie.

    Per qualsiasi informazione sul caso Emo Piccioni vi invito a consultare il sito di Chi l' ha visto.