Esteri - 08 Novembre 2010 - 00:01
Papa in Spagna, proteste dei gay
La Sagrada Famiglia è diventata una basilica, fra appelli del Papa per salvare la famiglia "tradizionale" e la protesta delle coppie omosessuali
Con la celebrazione religiosa di ieri mattina, è stata consacrata e dichiarata basilica la cattedrale ideata circa 128 anni fa dall’architetto Gaudì ed ancora oggi incompleta. I lavori per completare La Sagrada Familia dovrebbero concludersi entro una trentina d’anni, ma sono tante le polemiche nate dal tentativo di interpretare correttamente il pensiero e la volontà del grande architetto per quella che è sicuramente una delle più suggestive opere d’arte spagnole. Chissà, comunque, se Gaudì avrebbe mai immaginato cosa avrebbe fatto da sfondo alla consacrazione della sua Sagrada Familia. Ieri mattina, infatti, c’è stata una protesta pacifica nella piazza antistante la cattedrale. In circa 200, tra gay e lesbiche, al passaggio del Papa hanno dato il via ad un particolare flash-mob, baciandosi contemporaneamente. La comunità gay (ma di certo non solo quella spagnola!) si lamenta del fatto che la Chiesa minacci la libertà delle coppie omosessuali ed il loro diritto a vivere pienamente e senza sensi di colpa il loro amore e la loro idea di famiglia. La Spagna è un paese molto tollerante ed aperto in questioni come i matrimoni omosessuali, l’aborto o il divorzio. Accanto al pensiero laico, però, c’è il fronte cattolico che porta orgogliosamente avanti una tradizione che ha radici molto lontane. E’ stato lo stesso Benedetto XVI a ricordare che la Spagna, terra ricca ed eterogenea, dove si incontrano grandi fermenti culturali, pensieri e tradizioni che sono insieme complementari e contrastanti, ha una ricca tradizione religiosa alle spalle e che, anzi, è stata importante per quel rinnovamento cattolico che ancora oggi è in pieno svolgimento. Una delle grandi sfide della fede è, attualmente, quella di restare al passo coi tempi, di reagire al processo di secolarizzazione che invade prepotentemente ogni ambito della vita moderna. Dibattito da sempre vivo, quello dello scontro tra fede e ragione è particolarmente sentito in città spagnole come Barcellona, baluardo di laicità ed anticlericalismo. Secondo alcuni, addirittura, il dicastero per l’evangelizzazione recentemente nato per rinvigorire la fede cristiana anche in Occidente, sarebbe forse stato pensato proprio per recuperare fedeli nel sempre più laico territorio spagnolo. Il Papa, comunque, durante la sua omelia ha riconfermato l’importanza di ristabilire “l’ordine naturale nell’ambito dell’istituzione familiare”. Secondo Benedetto XVI, anche lo Stato dovrebbe fare la sua parte per contribuire al sostegno delle famiglie perché l’amore ed il matrimonio tra uomo e donna sono “le fondamenta della vita umana”. Altro tema importante toccato nei due giorni di permanenza del Papa in Spagna è stato quello del pellegrinaggio. Essere pellegrini significa anche imparare a “trascendere se stesso e la quotidianità”, in un metaforico viaggio che, partendo dentro di sé, arrivi alla scoperta di Dio e dell’altro. Ci si potrebbe augurare forse che, in questo percorso verso l’altro e verso la modernità, anche la Chiesa riveda il suo concetto di “tolleranza” e si apra verso quella parte della comunità gay che, in fondo, chiede solo di poter amare liberamente, senza doversi sentire vittima di pregiudizi ed ostilità.
fonte
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)