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APOCALISSE Controinformazione su Chiesa e Cattolicesimo

Dio non è, Dio non c'è

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    kelly70
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    Madre Badessa
    00 08/10/2010 19:18
    Il ragionamento sta all’ opposto dell’ allucinazione. Chi ragiona non confonde quel che desidera con quello che «è»

    DioQuesta truce affermazione non sia offensiva per chi crede, non lo vuole essere; d’altra parte l’ asserzione che è impossibile che un dio esista non va ridotta a una semplice offesa, pur sapendo che sul tema molti credenti – chissà perché – hanno una permalosità sproporzionata. Questa affermazione merita ben di più. Solo filosofia, dirà qualcuno; no, si tratta di concreta e interessante logica. Applichiamo la logica ogni giorno nei discorsi e nelle cose che facciamo, perché allontanarla da noi parlando di Dio?
    Io asserisco che il ragionamento stia all’ opposto dell’ allucinazione. Chi ragiona non confonde quel che desidera con quello che «è», non è disponibile a credere finché non si accerta oggettivamente della concretezza dell’ oggetto della credenza. La base della questione è l’ «essere» nel senso kantiano del temine, ossia tutto ciò che può toccarsi, vedersi, e soprattutto percepirsi.

     Chi asserisce che qualcosa «è» senza poter essere percepita, asserisce delle allucinazioni.
    La «percezione» quindi è la chiave di volta. «Essere» significa ciò che può venir sperimentato attraverso la percezione; non si è se non si viene percepiti; e si percepisce solo attraverso i sensi.
    I credenti oppongono la domanda: chi vi autorizza a escludere un Essere di natura diversa, che non ha bisogno di scorrere nel tempo e di occupare uno spazio? Questi credenti non sono soltanto quelli di tipo religioso; io stesso, da ragazzino, forse affascinato da fumetti e film della fantascienza classica, mi attardavo a chiedermi se potessero esistere i «marziani», per poi spingermi molto in là e ipotizzare Esseri tanto alieni da poter essere per noi incomprensibili. Trovavo queste audaci speculazioni fondate e legittime, non capivo perché non le si potesse fare.

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    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


    Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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    Blumare369
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    00 09/10/2010 08:14
    Terra terra io dico questo: non può esistere ciò che non è percepibile, perché comunque non ci servirebbe. La natura provvede ai bisogni della sopravvivenza di tutte le specie viventi e mette a disposizione tutto in maniera evidente.

    Una volta l'uomo era nomade e viveva di caccia e di pesca. Viveva in piccoli grupppi inparentati fra loro e godeva di ampi spazi. Non c'era bisogno di religione. Gli uomini nomadi disegnavano nelle caverne che abitavano anche animali. Forse lo facevano perché anelavano cacciarli; speravano di catturarli il giorno dopo. Insomma, un piccolo seme della speranza. Poi dal nomadismo si passò alle società stanziali e alla coltivazione della terra. I piccoli nuclei famigliari raggruppoandosi ebbero bisogno di regole, di organizzazione. Alla speranza di cacciare un animale si aggiunse la speranza di un buon raccolto; la speranza di scongiurare la siccità o le alluvioni o il troppo gelo. Nacque forse un soggetto che nelle piccole società meglio di altri riusciva a concentrare in se la speranza della piccola collettività. Una sorta di pregatore: lo sciamano.
    Poi queste piccole società che necessitavano di spazi per coltivare si trovarono a scontrarsi con loro simili e lo sciamano si fece carico di pregare per la vittoria sul nemico.

    Ma chi pregava lo sciamano? Pregava il cielo, perché dal cielo veniva la vita o la morte; portava la pioggia o il sole, ma anche la troppa pioggia e il tropppo sole. Quindi guardando al cielo lo sciamano chiedeva aiuto.
    Va anche detto che questi pregatori, evidentemente affrancati dalle fatiche di coltivare e cacciare (toh! guarda caso) si specializzarono in preghiere, razionalizzandole cercando dei soggetti che collocati sempre in cielo potessero raccogliere le suppliche per specifiche necessità. Gli sciamani certo imaparano l'uso delle piante medicinali e allucinogene e divennero anche punti di riferimento per le necessità della collettività. Forse alla morte di qualche mebro loro conolavano i parenti dicendo loro confidenzialmente che avrebbe trovato il modo di collocare il defunto vicino a qualcuno che lui conosceva in cielo. Chi soffre della perdita di una persona amata (io ne sio qualcosa) si attacca a tutto. Da qui i riti funebri e la credenza che vi fosse una possibilità di sopravvivere alla morte.

    Questi pregatori (stregoni) affiancavano e non sostituivano il capo del gruppo, che invece era una maschio forte e virile capace di trascinare il gruppo. Ecco quindi due soggetti ancor oggi presenti: il re e il capo religioso.

    Da questi nuclei poi si sono create e diversificate le forme di religione. Infine qualche mattacchione stupratore, pedofilo e magnaccia ha avuto la bella pensata di andare a parlare con dio direttamente su un monte, tornando con un bel codice penale stampato di fresco e valido erga amnes.

    [SM=x789053]
    [Modificato da Blumare369 09/10/2010 08:23]



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    Generalità: Giordano Bruno

    Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.