00 18/11/2010 12:46
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Una vita, quella di Giovanna, che trova una fioca luce in un romanzo radicato in una storia vera. Le obiezioni alla sua esistenza riguardavano due principali fattori, l’assenza di documenti ufficiali sulla sua persona ed un tempo troppo breve tra Leone IV, suo predecessore e Benedetto III, suo successore.
Secondo gli studi della Wolfolk Cross, fino al XVII secolo d.C. la sua esistenza e la sua posizione sul seggio di Pietro era nota. Dopo gli attacchi del protestantesimo, la Chiesa cattolica iniziò a distruggerne la memoria, requisendo manoscritti e distruggendo le note che la riguardavano, così come per tante altre questioni “imbarazzanti”. Una copia anctica del Liber Pontificalis, come descritta nel romanzo, esiste ancora.
Di Giovanna, Johannes VIII “femina ex anglia” esisteva una statua nella Cattedrale di Siena fino all’ordine di “metamorfosi” proveniente dal papa Clemente VIII.
Ed ancora Papa Giovanni XX, dopo un’accurata ricerca nella documentazione vaticana, cambiò titolo in Giovanni XXI, riconoscendo il regno di Giovanni Angelico (Giovanna) con il nome di Giovanni VIII.
Durante il processo di eresia di Jan Hus, quest’ultimo citò vari esempi di papi “peccatori”, tra i quali la stessa Giovanna. Nessuno dei presenti tacciarono di blasfemia le accuse di Hus.
Il cronista del “Liber Pontificalis” non badò tanto all’accuratezza del testo così come alle date. Ben potrebbe essere stata spostata la data della morte di Papa Leone, lasciando così lo spazio per i due anni di regno di Giovanna.

La prova più eclatante però sembra essere stata quella della "Sella stercoraria” su cui ogni nuovo Papa eletto dopo Giovanna e fino al XVI sec., doveva sedersi. Lo strano sedile, trovato in San Giovanni in Laterano, aveva un foro in mezzo per esaminare i genitali del nuovo Papa.
“Mas nobis nominus est”…solo dopo quella prova il candidato riceveva le chiavi di San Pietro.
I dubbi sono tanti, ma anche l’autrice di questo romanzo si chiede il perché un oggetto così poco nobile (latrina o sedia per il parto) venisse utilizzato per l’elezione del successore di Pietro.

Un’altra prova addotta riguarda la “Via Sacra” (via San Giovanni) che era la via più breve e diretta tra San Giovanni in Laterano, residenza papale e San Pietro. Utilizzata per secoli venne abbandonata per ragioni oscure. Giovanni Burcardt, vescovo di Orte e maestro di cerimonie sotto ben cinque pontefici, scrisse nel suo diario del 1486, che una processione papale infranse la tradizione attraversando la via Sacra, quella via dove Giovanni Angelico diede alla luce un bambino. Proprio per questa ragione il papa venne rimproverato.

Il romanzo attinge accuratamente nella storia dell’epoca di Giovanna. Poche variazioni che consentono alla scrittrice la possibilità di valorizzare la figura della donna che divenne Papa. Un’epoca di bassa morale, ma tant’è che nel corso della storia gli eventi si ripetono.
Un romanzo pieno e affascinante che si divora in poche ore.
Donna coraggiosa e illuminata che appassiona come poche ed io che ho in mente una figura che amo pazzamente, frutto di finzione cinematografica (Yentl di e con Barbra Streisand), non potevo che restarne conquistata.

“Anno domini 784 fuit papa Johannes femina et erat teutonicus” tratto dall’Archivio della latinità italiana del Medioevo (ALIM). Data non coincidente con gli studi, ma per il resto…