00 16/12/2010 21:47
Re:
Blumare369, 16/12/2010 21.37:

Poveri cattolici... si attaccano a tutto pur di non predere atto dell' inesistenza di Dio.

[SM=g1941425] [SM=g1941429]


Un sacerdote tedesco, in pellegrinaggio verso Roma dove si recava per chiedere di essere liberato dai dubbi che lo tormentavano sulla reale presenza di Gesù Cristo nell'Eucarestia,

mentre celebrava la Messa nella chiesa di S. Cristina, allo spezzar dell'Ostia, questa cominciò a emanare sangue che cadendo sul corporale vi impresse ben 25 volte l'immagine del Redentore.Atterrito, il sacerdote che non aveva più il coraggio di continuare la celebrazione, prese l'Ostia che continuava a sanguinare e dopo averla avvolta nel corporale e nel purificatoio, corse in sacrestia.I sacri lini, tinti di sangue, vennero poi portati dal Vescovo a Orvieto, sede della diocesi, dove ad accogliere le preziose reliquie si recò lo stesso sommo Pontefice Urbano IV che, accom­pagnato da cardinali, vescovi, sacerdoti, corporazioni religiose, auto­rità e da una folla immensa di popolo, le collocò nel prezioso sacrario della cattedrale dove sono tutt'ora custodite e venerate.A perpetuo ricordo del miracolo, il Papa emanerà l'anno seguente, 1264, la bolla "Transiturus", con la quale veniva istituita per tutta la Chiesa la festa del "Corpus Domini", da celebrarsi ogni anno.Altre "apparizioni di Gesù nell'Ostia" si ebbero a Braine nel 1153, a Ullnes, nella diocesi di Angers, nel 1668.Una della più famose è senza dubbio quella di Torino e merita di essere raccontata anche perchè avvenne alla presenza di una grande folla.




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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà