00 19/12/2010 18:45
Re:
Blumare369, 19/12/2010 15.37:

Premesso che la morte di quel giovane addolora come la morte di chiunque.

In Italia ci sono delle leggi troppo permissive riguardo all'immigrazione. Non solo. Lo Stato -compassionevelo fin troppo- non fa una vera epurazione di centinaia di migliaia di clandestini che non hanno di che campare. Chiunque non ha mezzi di sostentamento dovrebbe essere subito espulso, perché chi non lavora per vivere deve fare attività illegali.

In tutti i paesi civili e seri l'immigrazione è gestita meglio che da noi. In Australia quel ragazzo avrebbe subito la stessa sorte. Stessa sorte in Austria. Stessa sorte in Svizzera. Stessa sorte in America.

Qui da npoi la sinistra permessivista, buonista, speranzosa di ottenere i voti degli amarginati cerca di farne entrare più possibile. Poco iimporta che molti di loro delinquino.

Io mi vergogno di essere cittadino di una nazione che non sa difendere i propri cittadini, favorendo l'immigrazione incontrollata.

Ben vengano gli stranieri (extracomunitari o meno) a lavorare da noi, ma quando chiunque di loro non ha di che vivere deve lasciare il paese.

Al più si dovrebbe dare a chi ha lavorato e che si è integrato una cittadinanza provvisoria da confermare al quinto anno di effettiva integrazione e dietro un attento e approfondito esame. Come esattamente capita in Australia.

La Democrazia non la si divende con la mollezza e il buonismo. La si difende con leggi giuste ma inflessibili.

Infine, io credo che quel racconto di Flabot non sia vero o lo sia in parte e che poi sia stato opportunamente aggiustato.

Io la penso così.



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