00 23/03/2011 21:55
Re: Re: Re:
spirito!libero, 23/03/2011 21.45:

Cristianalibera, 23/03/2011 19.26:



Ah già, quindi tu sei pienamente d'accordo con il titolo dell'articolo?



Moltissimi dei credenti che ho incontrato erano meno preparati di me sulla religione e ti assicuro che ho dibattuto sia dal vivo che nei forum con tantissimi. Ora dal vivo NESSUNO, dico, NESSUNO di quelli che ho incontrato conosceva la storia del cristianesimo primitivo, la filosofia soggiacente ad esso, la storia della chiesa, il magistero ordinario e straordinario nonché le regole "canoniche" più di me. In interneto ho trovato solo 3 o 4 credenti che conoscevano la loro religione più del sottoscritto, nel forum uaar ho persino dato lezioni ad un prete sul suo magistero dogmatico !

A seguito di questa mia esperienza come potrei non essere d'accordo con l'articolo ?


"Più sei informato su una religione più la eviti?"



Diciamo che più si addentra nel paradigma di una religione più ci si rende conto delle inevitabili contraddizioni e salti logici che quel culto compie pur di far rimanere il castello in piedi, questo è un fatto chiaro come il sorgere del sole.

Ora la persona di fronte a questa conoscenza, cioè colui che ha approfondito la logica del suo culto, ha due modi per uscirne o lascia la religione, oppure si cela dietro il "mistero della fede" cioé prende atto delle contraddizioni ma le confina in un'area "irrazionale" e continua nelle sue convinzioni di fede.








Sottoscrivo pure le virgole. [SM=g27828]

Non capisce solo ("solo" per modo di dire [SM=g27825]) chi non vuole capire.

Purtroppo non e' questione di intelligenza e spessissimo neanche di informazione.

Io lo chiamo "attaccamento (morboso) al giocattolo". [SM=x789054]

Ciao
Claudio
PS: Stasera ho voglia di sfottere, fatevi sotto. [SM=x789051]





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer