00 03/04/2011 09:27
Mio caro amico, una cosa è dio... che non esiste. Una cosa la Chiesa, che invece esiste eccome e che ci ha regalato la religione come la intendiamo da 1000 anni.

La Chiesa, che grazie a quel finocchio masochista di Sant Agostino che ha riconosciuto il potere dei potenti e alla quale i potenti hanno consentito di vivere e prosperare.

Ne è nata una allenza criminale orribile per la gestione delle popolazioni. Il potere ha usato gli uomini per la conquista dei territori (comprese le ricchezze in essi contenute) e la Chiesa ha nobilitato spiritualmente quelle imprese di conquista.

Da sempre e per sempre questo binomio stato-chiesa ha gestito le genti. Ovunque.

Imperatori e Clero dall'alto delle loro immense ricchezze tengono schiavi gli uomini. I primi con la spada e le catene ai polsi di chi intenda ribellarsi. I secondi con la paura dell'ignoto e il senso di timor di dio che hanno sempre inculcato nei bambini con la complicità dei genitori.

Ma la Chiesa è sempre stata più forte dell' imperatore, perché promette un bene ritenuto inestimabile: l'aldilà.

Poco importa che l'aldilà sia una chimera. Alla Chiesa basta saperlo promettere e tramandare la promessa.

Tornando ai giorni nostri è evidente che nessun governo può prescindere dal favore della Chiesa.

Questa è anche la ragione per la quale il comunismo non ha mai vinto in Italia. Il comunismo negava dio e accusava la Chiesa. E' bastato poco ai vari doncamilli per far leva sulla coscienza religiosa delle donne e uomini fortemente credenti. E' bastato additare i comunisti come senza dio. La Chiesa è il cancro delle società. Un cancro che si perpetuerà in eterno, finché una mamma porterà un bambino a farlo battezzare, e da quella fonte una metastasi entrerà nell'innocente capino.... che la terrà in se fino alla morte.

Pochi illuminati riescono a guarire da quel cancro, sono gli atei.
[Modificato da Blumare369 03/04/2011 09:32]



______________________________________________________

Generalità: Giordano Bruno

Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.