Cara,non frequento più certi forum per mia libera scelta ma ti rispondo in piena onestà qui!!
Vedi, Kelly, ho letto quell'articolo dopo aver fatto 1h,30 di palestra e mezz'ora di idromassaggio. Però l'ho postato dopo aver pranzato e fatto una breve pennichella! Stavo benissimo, diamine! Si potrà scherzare coi santi ... ed anche con gli atei di tanto in tanto, no? E come farei ad essere ancora credente se non conoscesi anche le "ragioni" degli atei? Solo che, più conosco le ragioni degli atei, più mi rendo conto che la questione non è credere o non credere, piuttosto, risiede in quel complessissimo mondo delle emozioni, condizionato dalle esperienze individuali. Se entrassimo nel merito dell'articolo che ho postato, metterei in evidenza le cose corrette che sono state scritte, ma anche i numerosi luoghi comuni che con la fede cristiana non hanno nulla da spartire ... solo che sono pigro ed ho poco tempo per imbarcarmi in una discussione così complessa. Dico solo che ciò che l'articolista ha scritto è in buona parte una distorsione del cristianesimo, fa riferimento a quello che è presentato dalla chiesa cattolica. Altre cose sono storicamente inesatte e non si riferiscono al cristianesimo biblico, ma alle credenze popolari, alla filosofia greca ed alla teologia ... del cavolo! Non mi meraviglia che su certe cose ci si rida sopra, ci rido sopra anch'io, per motivi differenti.
=omegabible=, 16/04/2012 22.40: Non faccio polemica ma esprimo il mio parere. Non c'è antitesi fra ateismo e una serena fede in determinati fatti.I quali fatti generano pensieri e comportamenti che guarda caso fanno parte del comune comportamento morale fra le due fazioni. Credere in una sopravvivenza spirituale non condiziona nessuno e non da noia a nessuno in quanto sono fatti che dovranno accadere in un tempo e in un luogo fuori dalla nostra attuale percettibilità sensoriale. Il credere o il non credere è poca cosa per me quindi; il disastro apocalittico non lo fa la credenza ma la religione. Sic et simpliciter. Ed è per questo motivo che giudico la teologia un aborto del pensiero umano e di cui ho il massimo disprezzo.
Agabo, 16/04/2012 20.31: Vedi, Kelly, ho letto quell'articolo dopo aver fatto 1h,30 di palestra e mezz'ora di idromassaggio. Però l'ho postato dopo aver pranzato e fatto una breve pennichella! Stavo benissimo, diamine! Si potrà scherzare coi santi ... ed anche con gli atei di tanto in tanto, no? E come farei ad essere ancora credente se non conoscesi anche le "ragioni" degli atei? Solo che, più conosco le ragioni degli atei, più mi rendo conto che la questione non è credere o non credere, piuttosto, risiede in quel complessissimo mondo delle emozioni, condizionato dalle esperienze individuali. Se entrassimo nel merito dell'articolo che ho postato, metterei in evidenza le cose corrette che sono state scritte, ma anche i numerosi luoghi comuni che con la fede cristiana non hanno nulla da spartire ... solo che sono pigro ed ho poco tempo per imbarcarmi in una discussione così complessa. Dico solo che ciò che l'articolista ha scritto è in buona parte una distorsione del cristianesimo, fa riferimento a quello che è presentato dalla chiesa cattolica. Altre cose sono storicamente inesatte e non si riferiscono al cristianesimo biblico, ma alle credenze popolari, alla filosofia greca ed alla teologia ... del cavolo! Non mi meraviglia che su certe cose ci si rida sopra, ci rido sopra anch'io, per motivi differenti.
Agabo, 16/04/2012 20.31: Solo che, più conosco le ragioni degli atei, più mi rendo conto che la questione non è credere o non credere
kelly70, 16/04/2012 18.43: Agabo, sei sicuro di stare bene? In ogni caso grazie per l'articolo, lo metto sul sito