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kelly70
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16/08/2013 17:49 Uno studio realizzato da ricercatori dell’università di Rochester e pubblicato sulla rivista accademica Personality and Social Psychology Review ha ribadito un’evidenza già conosciuta: gli studi sull’intelligenza mostrano come i non credenti abbiano risultati migliori dei credenti.
L’esito non poteva del resto essere diverso: si tratta infatti della meta-analisi compiuta su 63 inchieste pre-esistenti. Ovvie le polemiche. Se ne è parlato un po’ ovunque, nel mondo: in Italia, a parte l’Huffington Post, nulla. Si può ovviamente essere scettici su studi di questo tipo: già è difficile avere una definizione condivisa di “intelligenza”, figuriamoci nel caso di uno studio che si basa su altri studi. Uno studio che, tuttavia, è stato pubblicato sulla rivista con il più alto impact factor nel settore. E che è quantomeno servito a mostrare che la correlazione negativa tra intelligenza e religiosità è documentata da ben 53 ricerche.
A guardare bene, il risultato non sorprende anche per altri motivi. L’incredulità è infatti positivamente correlata anche ad altri aspetti che costituiscono solidi requisiti per una “normale intelligenza”: livello di istruzione, cultura, benessere, sicurezza esistenziale, apertura al “nuovo”, esercizio della libertà di espressione. Tuttavia, di qui a concludere che un mondo senza fede sarebbe migliore ne corre assai. Verrebbe poi meno un confronto dialettico, e i confronti sono (quasi) sempre utili al progresso, intellettuale e non. Del resto, in un paese dall’altissima percentuale di atei come la Repubblica Ceca non si registrano livelli positivamente anormali di intelligenza.
Va però anche ricordato che altre società ormai quasi senzadio come quelle scandinave stracciano le altre in tantissimi indicatori, a cominciare dall’Indice di Sviluppo Umano compilato dall’Onu. In tale classifica, agli ultimissimi posti compaiono soltanto nazioni in cui gli atei sono virtualmente assenti. Meno religione – ma sarebbe più corretto scrivere “minor invadenza delle gerarchie religiose” – assicura quasi sempre un vantaggio competitivo.
Ecco, questi sono gli aspetti su cui i credenti dovrebbero interrogarsi. Perché, in fondo, lo studio di Rochester può anche nascondere una constatazione banale: chi appartiene a una minoranza è in media più intelligente di chi appartiene a una maggioranza (quasi sempre in virtù di una scelta atavica ereditata in famiglia e continuata automaticamente). L’impatto negativo che la religione può invece avere su una società, e su tutti i cervelli che la popolano, è sotto gli occhi di tutti ma – forse proprio per questo – è anche una sorta di tabù. Prova ne sia l’ennesima disavventura capitata a Richard Dawkins.
Description=Richard Dawkins Photograph: Jeremy Young 05-12-2006
L’autore dell’Illusione di Dio ha infatti pubblicato un innocente tweet in cui ricordava che il numero di premi Nobel musulmani è inferiore a quello del solo Trinity College di Cambridge. Si è scatenata l’iradiddio degli zelanti islamici, e non solo di costoro. Come già capitato qualche mese fa, alti strali, con ripetute accuse di “razzismo”, si sono levati anche da commentatori liberal come Owen Jones sull’Independent, Tom Chivers sul Telegraph e Martin Robbins sul New Statesman. Autori che si collocano ormai all’antitesi della grande lezione libertaria di John Stuart Mill, tanto da agire applicando compulsivamente un asfissiante ed estremo politically correct.
Che l’islam non sia una “razza” dovrebbe essere scontato per tutti, e che Dawkins non ce l’abbia necessariamente con la religione l’ha mostrato lui stesso in un altro tweet, in cui ha accennato ai premi Nobel di origine ebraica. La replica l’ha invece affidata a una “calma riflessione” pubblicata sul suo sito, sufficiente a non ricevere controrepliche significative. Ma il maggior sostegno Dawkins l’ha sorprendentemente ricevuto da un articolo pubblicato sul quotidiano di un paese a maggioranza islamica, il Pakistan. Sul Dawn, infatti, Irfan Husain ha ammesso che i leader religiosi islamici costituiscono un pesante handicap allo sviluppo dei paesi su cui impongono i loro precetti. L’ignoranza, piaccia o no, si accorda veramente male col progresso.
Tutto molto semplice e innegabile. Islam, giova ricordarlo, significa “sottomissione”. Se i grandi capi delle comunità di fede possono pretenderla dai loro fedeli, è anche perché una caratterista diffusa della specie homo sapiens è la mentalità gregaria. Ma sottomissione e gregarismo si conciliano assai male con lo sviluppo, sia delle capacità individuali, sia delle società umane. I credenti dovrebbero ragionare su questi aspetti, anziché anatemizzare chi glielo fa notare. Anche perché è nel loro stesso interesse che continuino a farlo.
Casa originale di questo articolo www.uaar.it/news/2013/08/16/intelligenza-degli-atei/ |
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kelly70
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22/08/2013 15:22 Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Cristianalibera, 22/08/2013 15:08:
Va bene, ecco per questo ti ho chiesto per chiarire questo aspetto.
Ma mica ti ho proprosto di fare quel tipo di lavoro, ti dicevo di usufruire del tuo talento studiando non per laurearti per fare la maestra, ma per andare oltre diventare una scienziata di fama buttandoti nella ricerca.
Che cosa vuoi dire poi che quei lavoretti li dovremmo fare come hobby o offrirli ai giovani disoccupati? Non sai di cosa parli. Primo, per fare quei lavori ci vuole TEMPO, se lo fai come lavoro. E poi perchè quello dovrebbe essere fatto come hobby e non come lavoro?
No no, non ci siamo capite, forse il mondo i cui mi sono espressa è stata poco chiaro.
Dicevo se tu avessi usato in modo assai più appropriato il tuo talento diventando una scienziata di fama, un lavoro cosi avresti potuto fare come hobby oppure proporlo ad altri giovani visto che tu come fonte guadagno non ne avresti più bisogno.
Non lo consideri un lavoro perchè è una cosa manufatta, artistica e non un lavoro dipendente?
Assolutamente no, lo trovo anche bello, l'ho chiamato lavoretto perché magari non ti porta chissà quale guadagno se volessi campare solo con questa fonte, a meno che non si trova in forte espansione che alla fine avrai bisogno anche altri collaboratori oltre te e tua sorella.
Io lavoro facendo una cosa che mi piace, idea che la maggior parte della gente ha perso e considera il lavoro solo un generatore di stipendio.
Non è il mio caso.
A offrirlo ai giovani disoccupati? Già fatto, purtroppo e con pessimi risultati. O non lo sanno fare, o lo fanno malissimo e vogliono essere pagati lostesso, oppure si scocciano e non lo vogliono fare più. In questo lavoro attuale mia sorella ha contattato un sacco di ragazze e tutte ci hanno piantate in asso. Per me possono continuare a fare le disoccupate.
Allora hai fatto benissimo, Che tristezza però e poi dicono che il lavoro non c'è..
Come vedi il mio talento non è affatto sprecato. So fare cose che la maggior parte della gente non è in grado di fare.
E' lodevole che ti impegni in un lavoro artistico di manofattura, ma come ti dicevano le suore ? Avrebbe potuto fare molto di più.
Vabbè, comunque nella maggioranza dei casi ognuno è il creatore del proprio destino.
Certo è che non stai morendo di fame e non ti lagni a destra e a sinistra che gli altri hanno di più di te.
Chiudo il discorso. Buona giornata.
Sono una persona intelligente, ma non ho un talento da scienziata, ergo non credo che sarei mai diventata una scienziata.
Quelli sono doni particolari che però non includono una intelligenza "generale" nella vita come quella presa in considerazione in questo studio. Io me la cavo bene un pò in tutto, non ho genialità spiccate, ma qualsiasi cosa mi dai da fare la faccio e se non la so fare la imparo velocemente.
Io ho esattamente quello che mi merito, non mi interessa "possedere" cose e quindi faccio lavoretti che mi piacciono per le mie necessità, abbiamo chiesto in giro visto che il lavoro c'era ma non lo hanno voluto, peggio per loro, era un'occasione per imparare cose nuove, ma ormai la mentalità è cambiata, le ragazze vogliono fare le commesse con tre metri di unghie laccate e decorate e pure finte. Contente loro...
Chiudo anch'io, buona giornata anche a te, vado a riposare, che dopo devo dipingere
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Cristianalibera
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22/08/2013 15:08 Re: Re: Re: Re: Re: Re: kelly70, 22/08/2013 13:28:
Ma che stai dicendo??? Ho detto che non ho voluto altri tipi di lavori, tipo fare concorsi per pubbliche amministrazioni, laurearmi per fare l'insegnante, andare a fare la commessa... Questi lavori non mi piacciono e non li voglio.
Va bene, ecco per questo ti ho chiesto per chiarire questo aspetto.
Ma mica ti ho proprosto di fare quel tipo di lavoro, ti dicevo di usufruire del tuo talento studiando non per laurearti per fare la maestra, ma per andare oltre diventare una scienziata di fama buttandoti nella ricerca.
Che cosa vuoi dire poi che quei lavoretti li dovremmo fare come hobby o offrirli ai giovani disoccupati? Non sai di cosa parli. Primo, per fare quei lavori ci vuole TEMPO, se lo fai come lavoro. E poi perchè quello dovrebbe essere fatto come hobby e non come lavoro?
No no, non ci siamo capite, forse il mondo i cui mi sono espressa è stata poco chiaro.
Dicevo se tu avessi usato in modo assai più appropriato il tuo talento diventando una scienziata di fama, un lavoro cosi avresti potuto fare come hobby oppure proporlo ad altri giovani visto che tu come fonte guadagno non ne avresti più bisogno.
Non lo consideri un lavoro perchè è una cosa manufatta, artistica e non un lavoro dipendente?
Assolutamente no, lo trovo anche bello, l'ho chiamato lavoretto perché magari non ti porta chissà quale guadagno se volessi campare solo con questa fonte, a meno che non si trova in forte espansione che alla fine avrai bisogno anche altri collaboratori oltre te e tua sorella.
Io lavoro facendo una cosa che mi piace, idea che la maggior parte della gente ha perso e considera il lavoro solo un generatore di stipendio.
Non è il mio caso.
A offrirlo ai giovani disoccupati? Già fatto, purtroppo e con pessimi risultati. O non lo sanno fare, o lo fanno malissimo e vogliono essere pagati lostesso, oppure si scocciano e non lo vogliono fare più. In questo lavoro attuale mia sorella ha contattato un sacco di ragazze e tutte ci hanno piantate in asso. Per me possono continuare a fare le disoccupate.
Allora hai fatto benissimo, Che tristezza però e poi dicono che il lavoro non c'è..
Come vedi il mio talento non è affatto sprecato. So fare cose che la maggior parte della gente non è in grado di fare.
E' lodevole che ti impegni in un lavoro artistico di manofattura, ma come ti dicevano le suore ? Avrebbe potuto fare molto di più.
Vabbè, comunque nella maggioranza dei casi ognuno è il creatore del proprio destino.
Certo è che non stai morendo di fame e non ti lagni a destra e a sinistra che gli altri hanno di più di te.
Chiudo il discorso. Buona giornata.
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kelly70
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22/08/2013 13:28 Re: Re: Re: Re: Re: Cristianalibera, 22/08/2013 11:47:
Scusami, giusto per chiarire ieri non ci ho fatto caso, ma oggi rileggendo mi è venuto un dubbio, non capisco in che senso hai detto che non vuoi altri lavori e che non li hai mai voluti.
Nell'altra discussione hai detto:
apocalisse.freeforumzone.leonardo.it/newpost.aspx?a=quote&c=64222&f=64222&idc=314924&idd=10672215&idm=12325...
Adesso faccio lavori artigianali insieme a mia sorella, sono manufatti artistici che realizziamo noi di nostra inventiva e che poi vendiamo.
Quindi il lavoro lo abbiamo "creato" noi. Se domani decidessimo di fare un bed and breakfast a casa, per dire..., lo creeremmo noi, qui un sacco di gente lo ha fatto visto che il turismo è molto incentivato. Purtroppo in alcune zone si è puntato tutto su fabbriche ecc e quelle purtroppo stanno chiudendo anche qui, o delocalizzano.
Se non li hai mai voluti perché avete creato un lavoro tutto vostro? Ovviamente per incrementare, altrimenti ti accontenteresti del solo guadagno della vostra prima attività, o no?
Se ho detto arrangiare non volevo disprezzare questo tipo di attività, anche al paese mio c'è un gruppo di persone che si sono messi insieme per fare dei prodotti cruedde, ma so che il guadagno ricavato per il singolo non è la fine del mondo e non basterebbe per sfamare una famiglia intera.
----------------
Comunque tanto di cappello, per creare dei lavoro cosi ci vuole comunque inventiva e creatività, ma come già detto, un talento di straordinaria intelligenza va messo anche a frutto per il bene di tutti con guadagni personali ben diversi che il ricavo di manufatti artistici, e nello stesso tempo lavoretti cosi si potrebbero comunque fare come hobby oppure offrirli a tanti giovani disoccupati che non hanno la stessa capacità inventiva.
Ma che stai dicendo??? Ho detto che non ho voluto altri tipi di lavori, tipo fare concorsi per pubbliche amministrazioni, laurearmi per fare l'insegnante, andare a fare la commessa... Questi lavori non mi piacciono e non li voglio.
Che cosa vuoi dire poi che quei lavoretti li dovremmo fare come hobby o offrirli ai giovani disoccupati? Non sai di cosa parli. Primo, per fare quei lavori ci vuole TEMPO, se lo fai come lavoro. E poi perchè quello dovrebbe essere fatto come hobby e non come lavoro? Non lo consideri un lavoro perchè è una cosa manufatta, artistica e non un lavoro dipendente? Io lavoro facendo una cosa che mi piace, idea che la maggior parte della gente ha perso e considera il lavoro solo un generatore di stipendio.
A offrirlo ai giovani disoccupati? Già fatto, purtroppo e con pessimi risultati. O non lo sanno fare, o lo fanno malissimo e vogliono essere pagati lostesso, oppure si scocciano e non lo vogliono fare più. In questo lavoro attuale mia sorella ha contattato un sacco di ragazze e tutte ci hanno piantate in asso. Per me possono continuare a fare le disoccupate.
Come vedi il mio talento non è affatto sprecato. So fare cose che la maggior parte della gente non è in grado di fare. |
Cristianalibera
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22/08/2013 11:47 Re: Re: Re: Re: kelly70, 20/08/2013 18:21:
P.S. 2 Io non mi "arrangio" con lavori di manifattura. Non voglio altri lavori e non li ho mai voluti.
Scusami, giusto per chiarire ieri non ci ho fatto caso, ma oggi rileggendo mi è venuto un dubbio, non capisco in che senso hai detto che non vuoi altri lavori e che non li hai mai voluti.
Nell'altra discussione hai detto:
apocalisse.freeforumzone.leonardo.it/newpost.aspx?a=quote&c=64222&f=64222&idc=314924&idd=10672215&idm=12325...
Adesso faccio lavori artigianali insieme a mia sorella, sono manufatti artistici che realizziamo noi di nostra inventiva e che poi vendiamo.
Quindi il lavoro lo abbiamo "creato" noi. Se domani decidessimo di fare un bed and breakfast a casa, per dire..., lo creeremmo noi, qui un sacco di gente lo ha fatto visto che il turismo è molto incentivato. Purtroppo in alcune zone si è puntato tutto su fabbriche ecc e quelle purtroppo stanno chiudendo anche qui, o delocalizzano.
Se non li hai mai voluti perché avete creato un lavoro tutto vostro? Ovviamente per incrementare, altrimenti ti accontenteresti del solo guadagno della vostra prima attività, o no?
Se ho detto arrangiare non volevo disprezzare questo tipo di attività, anche al paese mio c'è un gruppo di persone che si sono messi insieme per fare dei prodotti cruedde, ma so che il guadagno ricavato per il singolo non è la fine del mondo e non basterebbe per sfamare una famiglia intera.
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Comunque tanto di cappello, per creare dei lavoro cosi ci vuole comunque inventiva e creatività, ma come già detto, un talento di straordinaria intelligenza va messo anche a frutto per il bene di tutti con guadagni personali ben diversi che il ricavo di manufatti artistici, e nello stesso tempo lavoretti cosi si potrebbero comunque fare come hobby oppure offrirli a tanti giovani disoccupati che non hanno la stessa capacità inventiva.
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Cristianalibera
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22/08/2013 10:48 Re: Re: Re: Re: Re: Re:
kelly70, 21/08/2013 14:37:
Probabilmente il mio talento sarà anche sprecato, ma di sicuro non l'ho sprecato andando dietro alle favole della religione.
Quale differenza c'è tra un credente scienziato ( sprecando la sua vita dietro le favole della religione) e te atea che non ha sprecato la sua vita dietro la religione ma ha sprecato il suo talento ?
Lui crede in Dio, vive in modo cristiano la sua vita, non ruba, non mente, è leale, non tradisce, onora i genitori, lavora onestamente ( il tutto probabilmente non sempre ), va in chiesa forse canta anche nel coro e prega.
Tu non credi in Dio, ma vivi più meno nello stesso modo la tua vita, non rubi, non menti, sei leale non tradisci, onori i genitori, lavori onestamente (il tutto probabilmente non sempre ) vai in chiesa anche molto spesso e canti nel coro, ma non preghi realmente.
Certo devo ammetterlo, la differenza è notevole...
Ma lo scienziato credente ha avuto il buon senso di mettere a frutto la sua intelligenza, si è rimboccato le maniche, e si è messo in gioco sino in fondo anche se l'ha fatto in una sola facoltà specifica.
Dunque prima di fare battute idiote sui scienziati credenti prova di farlo su te stesso visto che non sei perfetta come nessuno di noi, nonostante la tua intelligenza straordinaria.
Pensa alla famosa trave... tanto le scritture le conosci benissimo, te l'hanno inculcato sin da piccola, e a quanto pare ti piacciono ancora oggi visto che con assiduità frequenti come tanti credenti la propria parrocchia anche se per te è solo a scopo ludico e per passione del canto e non a scopo di fede.
Sia ben chiaro, questo non vuole essere la solita polemica che tu come atea non sei coerente perché vai in chiesa, ormai hai spiegato mille volte perché e come, ed è una cosa che io ora rispetto, ma come ben vedi, la tua vita non è poi cosi diversa pur non sprecandola dietro la religione come dici tu, dalla vita di una credente, a meno che una credente dotata anche lei di una straordinaria intelligenza non arriva a causa della sua fede di fare la monaca di clausura, sprecandola in quel modo.
Ma c'è chi spreca il suo talento a motivo di fede come suora dietro le sbarre di un convento vero, chi invece a causa di altri motivi come Madre Badessa dietro le sbarre di un convento virtuale...
Ma almeno, secondo me, La Madre Badessa virtuale si diverte di più, o no?
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Cristianalibera
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22/08/2013 10:05 Re: =omegabible=, 21/08/2013 13:44:
Non mi fa ridere. Forse perché anche tu hai sprecato una vita dietro le favole della religione visto che credi nell'esistenza di Dio, del Cristo e la sua resurrezione...
e mo ridi tu!
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kelly70
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21/08/2013 14:37 Re: Re: Re: Re: Re: Cristianalibera, 21/08/2013 12:37:
Fatti tuoi.
Ma il mondo probabilmente ha perso un premio Nobel in più campi.
P.S. Non confondere l'istruzione con l'intelligenza.
E non lo faccio, ma se non metti a frutto la tua intelligenza eccezionale proseguendo nello studio e ricerca non solo per il bene tuo ma anche per il bene degli altri secondo me è anche questo mancanza d'intelligenza o mancanza di coraggio di affrontare vari problemi che un'incamminarsi verso una carriera da scienziata e ricercatrice potrebbe comportare,
a meno che una persona in fondo cosi tanto convinta della propria intelligenza straordinaria non è, e non ci prova proprio per questo.
P.S. 2 Io non mi "arrangio" con lavori di manifattura. Non voglio altri lavori e non li ho mai voluti. In quanto al cazzeggiare, cazzeggio molto poco, il resto del mio talento sta in un sito da tremila visite al giorno.
Sei stato tu il web master del sito? Se sì, complimenti.
Ma usare il proprio talento d'intelligenza eccezionale per mandare in onda articoli su un sito, presi qua e la dal web( per quanto possono essere interessanti) anziché usarlo per scopi ben più nobili, per me è talento sprecato.
Ma ognuno la può pensare come meglio crede.
Probabilmente il mio talento sarà anche sprecato, ma di sicuro non l'ho sprecato andando dietro alle favole della religione.
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=omegabible=
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21/08/2013 13:44 Veronika,tu sai che leggo molto e proprio l'altro giorno leggendo un aforisma ho avuto un lampo di ispirazione gospiana del tipo di Merdujoj e ho detto fra me e me: questa è lei!!!!
Te lo propongo:
Non ti ha portato la cicogna, ti ha portato l'avvoltoio!
-- Boris Makaresko
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Cristianalibera
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21/08/2013 12:37 Re: Re: Re: Re: kelly70, 20/08/2013 18:21:
Non ne ho nessuna intenzione, ovvio.
Fatti tuoi.
Ma il mondo probabilmente ha perso un premio Nobel in più campi.
P.S. Non confondere l'istruzione con l'intelligenza.
E non lo faccio, ma se non metti a frutto la tua intelligenza eccezionale proseguendo nello studio e ricerca non solo per il bene tuo ma anche per il bene degli altri secondo me è anche questo mancanza d'intelligenza o mancanza di coraggio di affrontare vari problemi che un'incamminarsi verso una carriera da scienziata e ricercatrice potrebbe comportare,
a meno che una persona in fondo cosi tanto convinta della propria intelligenza straordinaria non è, e non ci prova proprio per questo.
P.S. 2 Io non mi "arrangio" con lavori di manifattura. Non voglio altri lavori e non li ho mai voluti. In quanto al cazzeggiare, cazzeggio molto poco, il resto del mio talento sta in un sito da tremila visite al giorno.
Sei stato tu il web master del sito? Se sì, complimenti.
Ma usare il proprio talento d'intelligenza eccezionale per mandare in onda articoli su un sito, presi qua e la dal web( per quanto possono essere interessanti) anziché usarlo per scopi ben più nobili, per me è talento sprecato.
Ma ognuno la può pensare come meglio crede.
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Blumare369
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21/08/2013 12:07 Re: Re: Cristianalibera, 21/08/2013 10:14:
Ma no, dai! sei brava da sola. Si può non pensarla come te ma ora quello che dici ha la sua logica.
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