feed
top
crea forum
cerca
feed
forum
supporto
discussione
cerca
APOCALISSE
LAICITA' E CLERICALISMO
Focus
Personaggi, interviste, testimonianze e filmati
Colpito e affondato. Destituzione di un vescovo argentino anti-Bergoglio
Rispondi al messaggio
Nick
*
Titolo
Messaggio
[POSTQUOTE][QUOTE:126034835=kelly70, 30/05/2014 23:41]<img src="http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/files/2014/05/mollaghan.jpg" alt="Mollaghan" />Lunedì 19 maggio, la mattina stessa dell’apertura dell’assemblea plenaria della conferenza episcopale italiana, introdotta nel pomeriggio da un <a href="http://www.chiesacattolica.it/chiesa_cattolica_italiana/news_e_mediacenter/00057163_Al_via_l_Assemblea__aperta_dal_Papa.html"><strong><span style="text-decoration: underline;"><span style="color: #0066cc;">discorso</span></span></strong></a> del papa in persona, un laconico comunicato ha dato notizia della destituzione di un arcivescovo di primo piano nella patria di Jorge Mario Bergoglio:<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />“Il Santo Padre Francesco ha nominato membro della congregazione per la dottrina della fede nell’erigenda commissione di esame dei ricorsi di ecclesiastici per ‘delicta graviora’ S.E. Mons. José Luis Mollaghan, finora arcivescovo metropolita di Rosario (Argentina)”.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Rosario è una diocesi di due milioni di abitanti e Mollaghan, 68 anni, non era certo un personaggio a fine carriera.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Ma il suo brusco allontanamento dall’Argentina, il suo richiamo a Roma sotto l’immediato controllo del papa e soprattutto il suo confino in un fantomatico ufficetto curiale che neppure c’è ma è solo “erigendo”, tutto dice che il colpo è di quelli definitivi.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Per capire il perché di questa decisione punitiva presa da papa Francesco contro uno dei vescovi argentini più in vista, è utile consultare la più precisa e attendibile delle biografie dell’attuale papa: “Francesco, vita e rivoluzione”, scritto dalla giornalista argentina Elisabetta Piqué ed edito in Italia da Lindau.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Nel capitolo che passa in rassegna gli avversari dell’allora cardinale Bergoglio nella Chiesa argentina, Mollaghan figura tra i più accaniti, assieme all’arcivescovo di La Plata Héctor Aguer e al nunzio apostolico Adriano Bernardini. Accusavano Bergoglio di non difendere la retta dottrina, di compiere gesti pastorali troppo audaci, di essere cedevole con il governo.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />A Roma, i loro punti d’appoggio erano i cardinali Leonardo Sandri e Angelo Sodano, quest’ultimo in amicizia con l’ex ambasciatore argentino presso la Santa Sede Esteban “Cacho” Caselli, personaggio molto controverso, tuttora registrato nell’Annuario Pontificio come gentiluomo di Sua Santità.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Scrive Elisabetta Piqué:<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />“È in questo contesto che, tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, l’assalto contro Bergoglio, che seguo attentamente come corrispondente del quotidiano ‘La Nación’, arriva a un momento culminante: Bernardini e i suoi amici della curia intervengono direttamente nella nomina di svariati vescovi di stampo conservatore. Fra questi l’arcivescovo di Rosario, José Luis Mollaghan, e quello di Resistencia, Fabriciano Sigampa. Le nomine suscitano un grande disagio nell’episcopato argentino.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />“Né Mollaghan né Sigampa erano stati proposti nel sondaggio preliminare fatto dai vescovi argentini: sono stati imposti seguendo le indicazioni della segreteria di Stato nella terna presentata da Bernardini al papa. L’intervento, secondo diverse fonti, è legato alla vecchia amicizia tra Sodano e Caselli. Anche quando smette di essere ambasciatore, Caselli mantiene un rapporto diretto con monsignor Maurizio Bravi, funzionario della seconda sezione della segreteria di Stato, che si occupa soprattutto dell’Argentina e che a sua volta è in stretti rapporti col cardinale Sandri, anche lui argentino, all’epoca numero tre della struttura del Vaticano come sostituto della segreteria di Stato”.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Dei tre vescovi argentini sopra citati, Sigampa è da due anni in pensione e Mollaghan s’è visto che fine ha fatto. Resta ancora in sella quello di La Plata, Aguer. Ma anche la sua sorte appare segnata.<br class="cbrh" /><br class="cbrh" /><a href="http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/05/19/colpito-e-affondato-destituzione-di-un-vescovo-argentino-anti-bergoglio/">http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/05/19/colpito-e-affondato-destituzione-di-un-vescovo-argentino-anti-bergoglio/</a><br class="cbrh" />[/QUOTE][/POSTQUOTE]
Smiles
π
π
π
β½
π
π
β€οΈ
π
...
+
Opzioni Messaggio
Conversione Codici
Firma
Codice FFZ disabilitato
Codice HTML disabilitato
Utilizza gli Smiles
Conversione automatica degli indirizzi web disabilitata
Firme disabilitate
Copia il codice di controllo qui sotto
Messaggio Iniziale
kelly70
30/05/2014
23:41
Lunedì 19 maggio, la mattina stessa dell’apertura dell’assemblea plenaria della conferenza episcopale italiana, introdotta nel pomeriggio da un
discorso
del papa in persona, un laconico comunicato ha dato notizia della destituzione di un arcivescovo di primo piano nella patria di Jorge Mario Bergoglio:
“Il Santo Padre Francesco ha nominato membro della congregazione per la dottrina della fede nell’erigenda commissione di esame dei ricorsi di ecclesiastici per ‘delicta graviora’ S.E. Mons. José Luis Mollaghan, finora arcivescovo metropolita di Rosario (Argentina)”.
Rosario è una diocesi di due milioni di abitanti e Mollaghan, 68 anni, non era certo un personaggio a fine carriera.
Ma il suo brusco allontanamento dall’Argentina, il suo richiamo a Roma sotto l’immediato controllo del papa e soprattutto il suo confino in un fantomatico ufficetto curiale che neppure c’è ma è solo “erigendo”, tutto dice che il colpo è di quelli definitivi.
Per capire il perché di questa decisione punitiva presa da papa Francesco contro uno dei vescovi argentini più in vista, è utile consultare la più precisa e attendibile delle biografie dell’attuale papa: “Francesco, vita e rivoluzione”, scritto dalla giornalista argentina Elisabetta Piqué ed edito in Italia da Lindau.
Nel capitolo che passa in rassegna gli avversari dell’allora cardinale Bergoglio nella Chiesa argentina, Mollaghan figura tra i più accaniti, assieme all’arcivescovo di La Plata Héctor Aguer e al nunzio apostolico Adriano Bernardini. Accusavano Bergoglio di non difendere la retta dottrina, di compiere gesti pastorali troppo audaci, di essere cedevole con il governo.
A Roma, i loro punti d’appoggio erano i cardinali Leonardo Sandri e Angelo Sodano, quest’ultimo in amicizia con l’ex ambasciatore argentino presso la Santa Sede Esteban “Cacho” Caselli, personaggio molto controverso, tuttora registrato nell’Annuario Pontificio come gentiluomo di Sua Santità.
Scrive Elisabetta Piqué:
“È in questo contesto che, tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, l’assalto contro Bergoglio, che seguo attentamente come corrispondente del quotidiano ‘La Nación’, arriva a un momento culminante: Bernardini e i suoi amici della curia intervengono direttamente nella nomina di svariati vescovi di stampo conservatore. Fra questi l’arcivescovo di Rosario, José Luis Mollaghan, e quello di Resistencia, Fabriciano Sigampa. Le nomine suscitano un grande disagio nell’episcopato argentino.
“Né Mollaghan né Sigampa erano stati proposti nel sondaggio preliminare fatto dai vescovi argentini: sono stati imposti seguendo le indicazioni della segreteria di Stato nella terna presentata da Bernardini al papa. L’intervento, secondo diverse fonti, è legato alla vecchia amicizia tra Sodano e Caselli. Anche quando smette di essere ambasciatore, Caselli mantiene un rapporto diretto con monsignor Maurizio Bravi, funzionario della seconda sezione della segreteria di Stato, che si occupa soprattutto dell’Argentina e che a sua volta è in stretti rapporti col cardinale Sandri, anche lui argentino, all’epoca numero tre della struttura del Vaticano come sostituto della segreteria di Stato”.
Dei tre vescovi argentini sopra citati, Sigampa è da due anni in pensione e Mollaghan s’è visto che fine ha fatto. Resta ancora in sella quello di La Plata, Aguer. Ma anche la sua sorte appare segnata.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/05/19/colpito-e-affondato-destituzione-di-un-vescovo-argentino-anti-bergoglio/
Feed
|
Forum
|
Album
|
Utenti
|
Cerca
|
Login
|
Registrati
|
Amministra
Crea forum gratis
, gestisci la tua comunità!
Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano
regolamento
e
privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:35. Versione:
Stampabile
|
Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl -
www.freeforumzone.com
↑
↓
IL MIO PROFILO
LE MIE DISCUSSIONI
FORUM CHE SEGUI
LA MIA FORUM-CARD
MODIFICA FORUM-CARD
FAQ
TRADUCI
LOGOUT
Accedi
Registrati
FAQ
TRADUCI
ACCETTA
RIFIUTA
Anteprima