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L' ateismo non è una "religione"

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2012 19:05
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Agabo, 27/03/2012 21.13:



Su Wikipedia c'è un interessante articolo sull'ateismo che vale la pena leggere. Gli ho dato un'occhiata veloce, ma vi ritornerò per leggerlo attentamente. Questo è il link:
it.wikipedia.org/wiki/Ateismo




L'ho letto, e mi è venuto un dubbio.

Ma quella voce di wikipedia è stata scritta da un ateo, o da un credente? Perchè ci sono un sacco di luoghi comuni che provengono evidentemente dal mondo dei credenti.

Intanto ho trovato questo articoletto che non parla di ateismo, ma è illuminante per comprendere la psicologia umana anche riguardo alla religione. In una sola parola: conformismo.
Oltre che inculcamento, ovviamente. [SM=g27828]


Nel 1956, Asch realizzò l’esperimento che lo rese noto nell’ambito della psicologia sociale.
L’assunto di base del suo esperimento consisteva nel fatto che l’essere membro di un gruppo è una condizione sufficiente a modificare le azioni e, in una certa misura, anche i giudizi e le percezioni visive di una persona. Il suo esperimento si focalizzava sulla possibilità di influire sulle percezioni e sulle valutazioni di dati oggettivi, senza ricorrere a false informazioni sulla realtà o a distorsioni oggettive palesi.
Il protocollo sperimentale prevedeva che 8 soggetti, di cui 7 complici dello sperimentatore all’insaputa dell’ottavo, si incontrassero in un laboratorio, per quello che veniva presentato come un normale esercizio di discriminazione visiva. Lo sperimentatore presentava loro delle schede con tre linee di diversa lunghezza in ordine decrescente; su un’altra scheda aveva disegnato un’altra linea, di lunghezza uguale alla prima linea della prima scheda.


Chiedeva a quel punto ai soggetti, iniziando dai complici, quale fosse la linea corrispondente nelle due schede. Dopo un paio di ripetizioni “normali”, alla terza serie di domande i complici iniziavano a rispondere in maniera concorde e palesemente errata; il vero soggetto sperimentale, che doveva rispondere per ultimo o penultimo, in un’ampia serie di casi iniziava regolarmente a rispondere anche lui in maniera scorretta, conformemente alla risposta sbagliata data dalla maggioranza di persone che aveva risposto prima di lui. in sintesi, pur sapendo soggettivamente quale fosse la “vera” risposta giusta, il soggetto sperimentale decideva, consapevolmente e pur sulla base di un dato oggettivo, di assumere la posizione esplicita della maggioranza (solo una piccola percentuale si sottraeva alla pressione del gruppo, dichiarando ciò che vedeva realmente e non ciò che sentiva di “dover” dire).
[Modificato da kelly70 29/03/2012 15:02]



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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