01/05/2012 - La teoria di Darwin si dimostra corretta anche applicata alla società umana dei giorni nostri.
L’evoluzione continua a selezionare ancora e sempre i più adatti.
I VINCITORI - Sono ancora gli uomini capaci di avere più partner, i favoriti dall’evoluzione. E lo sono ancora di più dopo l’avvento della liberazione sessuale, che ha rimescolato carte un tempo richiuse nei cassetti di unioni matrimoniali eterne e ora pronte ad essere giocate anche su più tavoli contemporaneamente.
GLI SPOSATI - Ma non è che il matrimonio monogamico sia stata una gran barriera, come dimostra una recente ricerca effettuata su 6.000 finlandesi
nati tra il 1760 e il 1849. Grazie ai dati registrati con pignoleria negli archivi ecclesiastici e al relativo isolamento del campione, i ricercatori hanno potuto acclarare come condizioni sociali, economiche o matrimoniali non siano state sufficienti a deviare significativamente la selezione dal percorso più naturale.
MITI E LEGGENDE - La ricerca dimostra soprattutto la falsità della credenza per la quale l’evoluzione della razza umana si sarebbe arrestata con la civilizzazione e l’introduzione del matrimonio monogamico.
VINCE SEMPRE IL PIU’ ADATTO - Ancora oggi sono gli individui più attraenti ed intelligenti ad avere le maggiori possibilità di tramandare il proprio patrimonio genetico, anche a spese degli sposati meno adatti e soccombenti. E il fenomeno è decisamente più rilevante per gli uomini, visto che per le donne l’aumento del numero dei partner non aumenta la fertilità.
LA SCIENZA - La ricerca, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences è stata realizzata dal dottor Alexandre Courtiol dell’Istituto Wissenschaftskolleg per gli Studi Avanzati di Berlino e dal dottor Virpi Lummaa, del dipartimento delle scienze biologiche dell’università di Sheffield
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“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer