Lo Stato costituzionalmente deve tutelare e favorire il lavoro nell'interesse della collettività. Un modo per farlo è agevolare tranne finanziamenti agevoltati e anche fondo perduto alle imprese disposte a investire con dei progetti. Lo ha fatto in passato in base a leggi emendate dal Parlamento. Oggi non lo fa per mancanza di fonti.
Tu, spiace doverlo osservare, fai molto qualunquismo e mischi il sacro col profano. Se i tuoi datori di lavoro ti hanno tenuto a nero e malgrado che non abbiano assolto al loro dovere sono falliti la colpa è loro, non delle leggi economiche. Sono stati loro dei mascalzoni non versandoti i contributi che fra 40 anni ti mancheranno per determinare l' assegno pensione.
I miei datori di lavoro sono sempre stati delle società di primaria importanza nazionale; ma in Italia ci sono ottime aziende medio-piccole. Ci sono decine di migliaia di imprenditori seri e onesti che pagano le tasse e i contributi e riescono a fare soldi grazie al loro spirito imprenditoriale.
L'alternativa al nostro sistema è il socialismo reale. Chi è poco nel nostro tipo società lo sarà ancor meno nella società socialista. Anche loro hanno i servi e i facchini sottopagati che in più non possono protestare.
La W.W. Sta facendo una politica aggressiva e scorretta grazie al minore costo del denaro che rastrella sui mercati e alla ottimizzazione delle imprese. Fanno del male anche all'industria americana, figuriamoci a le imprese di Marchionne, i cui operai quando c'è la partita si danno malati; biocottano le linne di montaggio; si ammalano il lunedì e il venerdì e via dicendo.
Collocare grandi imprese al Sud, oltre che diseconomico è stato anche folle. Al Sud tradizionalmente si lavora meno e peggio. Appena possibile si fa festa e se una macchina è fatta male pazienza, va lo stesso sul mercato che poi tanto ci sono le concessionarie che la riparano. Le industrie al Sud sono state messe solo per favorire i politici del Sud che hanno fatto pervenire finanziamente i pioggia dalle casse statale e dall' Europa e che poi hanno spartito coi loro partiti e con gli industriali, complici e coi i sindacati. Al Sud si poteva, fino al 2008, fare di tutto tanto poi arrivava una cassa integrazione speciale, una mobilità, un prepensionamento. Mettere una fabbrica di auto al Sud è stato come metterla nel Togo o nelle bidonville di Nairobi.
Al Sud c'è il sole, il mare, delle belle montagne, il turismo, l'arte e una stupenda agricoltura che è la migliore d'Europa. Queste cose il Governo doveva tutelare, incentivare, favorire, sviluppare, finanziare,proteggere.
Ma c'è anche il caldo, l'indole meditteranea, l'omertà, l'arte di arrangiarsi, l' abusivismo, la corruzione, il nepotismo.
A Taranto lo stato, per fare assistenza e posti di lavoro in cambio di voti ha fatto mostri come l' ILVA; così come è stato creato a suo tempo Bagnoli, che è dentro la città di Napoli e su una caldera a rischio eruzione; come Augusta, come Gela. Non ha per niente riconvertito le fabbriche alle nuove tecnologie e ha portato in perdita per miliardi quelle imprese. Ora il bubbone sta scoppiando. Nell'area di taranto ci sono già migliaia di morti per cancro dovuto alla diossina. A Taranto per far lavorare 20.000 persone se ne mettono a rischio elevatissimo 250.000. Tanto chi si prende il cancro sparisce nella trafila dei reparti oncologici e non reclama.
Ma non basta. La Diossina liberata dalle cominiere si deposita per kilometri nelle campagne, sui raccolti, sul bestiame, che nasce dformato. Il latte è inquinato. Le verdure che vanno anche al Nord sono tossiche. Le carni sono tossiche.
I sindacati rossi hanno taciuto per mantenere il loro gettito che viene dalle tessere e nel contempo hanno gestito posti di lavoro in cambio di voti. I due terzi del lavoratori dell' ILVA sono di fuori Taranto e non gliene frega un cazzo se nei pressi della fabbrica si muore.
L' ILVA è fuori mercato e pericolosa e va ricondizionata e messa in sicurezza, seppure a lavori in corso.
Ora i PM e i GIP ritireranno il decreto di fermo per non creare sommosse sociali in un momento critico. tanto che vuoi che sia...
[Modificato da Blumare369 29/07/2012 11:20]
______________________________________________________
Generalità: Giordano Bruno
Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.