di Marco Corvaglia
Non c’è motivo di pensare a delle cause misteriose, ma il dato, poco noto tra i fedeli, rimane impressionante: diversi pellegrini di Medjugorje sono scomparsi sul Podbrdo (comunemente definito “la collina delle apparizioni”) e poi sono stati ritrovati morti lì o sulle alture circostanti. Si tratta del posto in cui, a dire dei veggenti, si verificarono le prime apparizioni, e dove, sempre a loro dire, è atteso, sin dai primi anni Ottanta, il grande Segno, legato al cosiddetto “terzo segreto”.
La conclusione più ragionevole a cui sono giunti gli inquirenti è che questi pellegrini, tutti stranieri, che procedevano da soli o in coppia, si siano persi tra la vegetazione, particolarmente fitta nella bella stagione. Di conseguenza è da ritenere probabile che siano morti di stenti, ma non si può escludere che, in qualche caso, siano anche rimasti vittime di morsi di vipere (ovviamente da scartare l’ipotesi che possano essere stati tutti colti da malori improvvisi).
Generalmente, le ricerche degli scomparsi si sono rivelate vane e i loro resti sono stati in seguito scoperti casualmente, per lo più dopo mesi o anni.
I corpi, per quello che il loro stato di conservazione consente di verificare, non recano segni di violenza e, in più di un caso, è stato trovato loro addosso del denaro, il che fa escludere il movente della rapina.
Ecco di seguito una breve rassegna (dopo ogni caso citato, vengono elencate alcune fonti documentarie).
Padre Franz Lachinger
Franz Lachinger, un sacerdote viennese, sessantaquattrenne, si reca a Medjugorje insieme alla sua governante settantaduenne, di nome Herta Brixler. I due scompaiono sul Podbrdo il 21 maggio 2001. La loro auto (una Peugeot 206) viene ritrovata ai piedi della collina. Le ricerche vengono affidate a oltre 100 tra poliziotti locali e soldati NATO della SFOR (Stabilisation Force), ma senza risultato. Solo un anno e mezzo dopo, il 14 dicembre 2002, un cacciatore di Šurmanci, Tomo Beno, ritrova i resti dei due, a circa cento metri di distanza l’uno dall’altro.
[ - Quotidiano “Slobodna Dalmacija”, Pet tisuća maraka za informacije o dvoje nestalih odočasnika, 19/8/2001
- Agenzia stampa “Ika” (Informativna Catolička Agencija), U Mostaru identificiran leš bečkog redovnika, 28/1/2003
- Quotidiano “Wiener Zeitung”, Leichenfund in Medjugorje, 29/1/2003
- Quotidiano “Der Standard”, Vermisster Geistlicher und Hausälterin identifiziert, 29/1/2003]
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Nell’estate del 2003, due abitanti di Čitluk, Andro e Ivan Ćorić, padre e figlio, ritrovano casualmente (non sul Podbrdo ma sul vicino monte Križevac, anch’esso tappa obbligata per i pellegrini che si recano a Medjugorje) il cadavere di una pellegrina austriaca, scomparsa da più di un anno: Hedvig Witek-Hotar, di 78 anni.
[ - Giornale online “Izvor - Centar za istraživačko novinarstvo”, U potrazi za Bogom, hodočasnici se izgube u Međugorju, 16/12/2006
- Quotidiano “Slobodna Dalmacija”, Šestero hodočasnika našlo smrt u brdim, 10/1/2007
- Settimanale “Start”, Smrt vreba u šikari, n. 213, 6/2/2007]
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Nello stesso anno, una pellegrina tedesca, alpinista professionista, trova in un dirupo della zona una pellegrina, residente in Austria, scomparsa da nove mesi: la quarantunenne Franzisa Motika.
[ - Quotidiano “Slobodna Dalmacija”, Šestero hodočasnika našlo smrt u brdim, 10/1/2007
- Settimanale “Start”, Smrt vreba u šikari, n° 213, 6/2/2007]
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Don Vico Cazzaniga
Il sacerdote italiano Lodovico (Vico) Cazzaniga, di Lomagna (Lecco), di 74 anni, scompare sul Podbrdo il 3 luglio 2003. La sua auto, una Fiat Punto, viene ritrovata ai piedi della collina, senza segni di effrazione. I suoi resti vengono rinvenuti l’8 dicembre del 2005 da un pastore di Medjugorje, Milenko Kale Vasilj.
[ - Quotidiano “Slobodna Dalmacija", Ne pomažu ni lovci, 12/7/2003
- Settimanale “Il nostro tempo”, Don Vico Cazzaniga disperso sul colle di Medjugorje, n° 28, 20/7/2003
- Quotidiano “Giornale di Monza”, Ritrovati i resti di don Vico, 13/12/2005]
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Il 14 agosto del 2006, sul Podbrdo, si perdono le tracce della pellegrina cinquantunenne Anita Visković, di Gradac (Croazia). Non è mai stata ritrovata. Nell’immagine, un documento segnaletico diffuso dal Ministero degli Interni croato, in cui è ritratta questa "persona scomparsa" (
nestala osoba):
[ - Giornale online “Izvor - Centar za istraživačko novinarstvo”, U potrazi za Bogom, hodočasnici se izgube u Međugorju, 16/12/2006
- Settimanale “Start”, Smrt vreba u šikari, n. 213, 6/2/2007]
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Il 6 settembre del 2006 scompare, sul Podbrdo, la pellegrina irlandese Winifred (Winnie) Mary Brady, cinquantanovenne, di Dublino.
Mentre sono in corso le ricerche, vanamente condotte da 200 uomini, sua sorella Dolores dichiara al "Sunday Mirror":
Dal 1981 altri sette irlandesi sono scomparsi in zona - ce lo ha comunicato il Ministero degli Esteri.
["Sunday Mirror", Is Winnie Victim of Serial Killer?, 12/11/2006]
Un cacciatore, Vidan Kozina, ritrova casualmente i resti della donna, all’inizio di gennaio del 2007. Con lei c’è anche la sua macchina fotografica.
In quelli che, presumibilmente, sono stati i suoi ultimi attimi di vita, ha scattato, distesa, due foto alla propria gamba sinistra, gonfia e insanguinata.
Le ultime due fotografie scattate da Winifred (Winnie) Mary Brady. Le immagini sono tratte dal numero 213, del 6 febbraio 2007, del periodico di Sarajevo “Start”.
Il giornalista Ekrem Tinjak del settimanale "Start" commenta: “Non è del tutto chiaro se con ciò Mary volesse far vedere di essere stata morsa da un serpente o qualcos’altro. A causa delle condizioni in cui si trovava il suo cadavere, i patologi non hanno potuto stabilire se si sia trattato di un morso di serpente."
[ - Quotidiano “Slobodna Dalmacija”, Šestero hodočasnika našlo smrt u brdim, 10/1/2007
- Giornale online “ciNews”, Body of Dublin woman found in Medjugorje, 10/1/2007
- Quotidiano “Irish Examiner”, Body of Medjugorje pilgrim identified, 11/1/2007
- Settimanale “Start”, Smrt vreba u šikari, n. 213, 6/2/2007]
Nel video, il notiziario dell’emittente televisiva irlandese RTÉ dà notizia, il 10 gennaio 2007, dell’avvenuta identificazione del cadavere della pellegrina Winnie Brady:
Marco Corvaglia
Pubblicato il 23 agosto 2012