Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
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Cos'è il peccato originale?

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2012 20:36
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17/10/2012 12:49
 
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Qualcuno di voi (credenti e non) sa spiegarmi, con parole sue, che cos'è e quali conseguenze ha provocato (sia agli uomini che agli animali) il peccato originale?


Insomma....

Pare che con il peccato originale l'uomo abbia ereditato la morte.
Si può dire lo stesso per gli animali?



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17/10/2012 13:53
 
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"Peccato originale" è un concetto cattolico, non è biblico.
La Bibbia riporta il racconto dellala ribellione a Dio della prima coppia umana, coppia che essendo corrotta nella propria natura, in conseguenza alla suddetta ribellione, non poteva trasmettere più quella "PERFEZIONE" originale che non possedeva ormai più. La discendenza della prima coppia umana ereditò la tendenza dei propri genitori al "peccato", ovvero, a compiere il male.

Riporto di seguito uno studio "sistematico" sull'argomento perchè è stato richiesto.
Non si pretende di condividerlo, naturalmente, è il modo di intendere il "PECCATO", o meglio l' "origine del male" da parte di molti credenti non cattolici. Si può non condividere questo modo di intendere l'origine del male, ma non è obbligatorio deriderlo. Chi dissente esercita il libero arbitrio esattamente come fa chi lo condivide.
Grazie per gli educati interventi sull'argomento.


1. Origine del male
La Bibbia non spiega l’origine del male, ne constata la presenza. Il male è inspiegabile, irrazionale e ingiustificato, se lo si spiega diventa comprensibile alla ragione.
Da vari passi biblici si può ricavare che il male è stato introdotto nell’universo da Satana e dai suoi accoliti. Alcuni potranno sorprendersi nell’udir parlare di Satana come di un essere e non di un principio. Ma la Scrittura non lascia dubbi circa la concreta esistenza del maligno. Gesù stesso lo ha chiaramente affermato:

«Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore» (Luca 10:18); «egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna» (Giovanni 8:44).

Altrove Satana è descritto come un angelo, decaduto, diventato «il nemico di ogni giustizia», «l’ingannatore», «colui che seduce tutto il mondo», «il tentatore», «colui che esercita la potenza delle tenebre», in breve il nemico di Dio e degli uomini.

Però la Scrittura, pur soffermandosi sull’esistenza e sull’azione nefasta di Satana, non dice chiaramente in che modo egli sia decaduto dalla sua eccelsa condizione primitiva. Quello che essa ribadisce con sicurezza è che il maligno ha iniziato un tempo la sua offensiva contro Dio; un conflitto che ha proseguito e prosegue anche contro l’uomo, con grande spiegamento di forze.
Ma la sua azione avrà un termine: la sua fine, insieme con quella degli altri angeli ribelli, è segnata, come afferma Giuda:

«Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora» (v. 6).

2. L’uomo nell’Eden
Vediamo ora com’ è avvenuto, secondo la Bibbia, il primo contatto tra l’uomo e il male. L’uomo era il capolavoro della creazione. Ne era anche il re, sebbene non in senso assoluto. Egli era libero nella sua volontà, ma se si fosse servito della sua libertà per agire contrariamente al volere del Creatore sarebbe caduto nel male, perché tutto ciò che non è conforme alla volontà di Dio è male. La felicità presente e futura dell’uomo dipendeva, dunque, dall’armonia della sua volontà con quella di Dio. Questi l’aveva creato appunto per la felicità e perciò l’aveva avvertito di non gustare dell’albero della conoscenza del bene e del male, gli aveva cioè detto di non violare le prescrizioni che egli, suo Creatore, gli aveva date per il bene suo e dei suoi discendenti.
Adamo ed Eva si trovavano così, proprio perché liberi, dinanzi a due vie: la via del bene o dell’armonia con Dio, e quella del male o dell’opposizione a Dio: garanzia di felicità e di vita la prima, certezza di dolore e di morte la seconda.

3. Tentazione e caduta
Purtroppo i nostri progenitori non vollero seguire la via del bene, e agirono contrariamente al volere di Dio. L’occasione della caduta fu offerta da Satana. Questi, presentandosi in veste innocua, abilmente tentò di confondere la donna mescolando parole di Dio e parole sue, sino a giungere ad affermare esattamente il contrario di quello che Dio aveva detto! Infatti, mentre il Signore aveva avvertito la prima coppia umana che la conseguenza inevitabile della violazione del suo divieto sarebbe stata la morte, Satana pretese che non sarebbe stato così. E la trasgressione fu da lui presentata nella veste più seducente: nella mistificazione del maligno, la conoscenza del bene e del male veniva mostrata come degna di essere ambita e sperimentata e tale da rendere intelligenti, anzi pari alla divinità.

«... Sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male» (Genesi 3:5)

fu la conclusione del diabolico discorso. La donna, e poi l’uomo, credendo non più a Dio ma a Satana, dettero ascolto alle insinuazioni di questo e vollero sperimentare tale conoscenza. Così il male, che Dio intendeva fosse ignorato dagli uomini, entrò in questo mondo, attraverso una breccia che andò sempre più allargandosi. L’umanità stava per essere lasciata in balia di Satana, dell’usurpatore, che poteva ormai fregiarsi del titolo di «Principe di questo mondo».

4. Conseguenze di una scelta sbagliata
Disastrose furono le conseguenze della caduta e noi, purtroppo,continuiamo a risentirne gli effetti dolorosi. Adamo e Eva, vendutisi al loro nuovo padrone, ne erano ormai gli schiavi, e non avevano più il diritto di rimanere nel giardino dell’Eden. Abbandonarono quel luogo di delizie sotto il peso della condanna divina. Dio disse ad Adamo:

«Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall’albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l’erba dei campi; mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai» (Genesi 3:17-19).

Prima gli aveva detto: «Perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai» (Genesi 2:17). Infatti, è come se Adamo ed Eva siano morti virtualmente il giorno funesto in cui sostituirono le forze positive di Dio con quelle negative di Satana, e l’armonia con il disordine. Adamo sarebbe stato ben presto il testimone impotente della dissoluzione del suo organismo. A lungo lottò coraggiosamente contro la disgregazione del suo corpo, dopo aver pianto sul gelido cadavere del figlio Abele, e dovette, alla fine, cedere alla morte e ritornare alla terra dalla quale era stato tratto e alla quale ormai apparteneva.
Il male si estese gradatamente diminuendo la longevità umana, assoggettando gli uomini a ogni tipo di malattie, indebolendo le loro facoltà intellettuali e morali e finendo con il minare la natura stessa, la cui bellezza primitiva è progressivamente scemata.

5. Universalità del peccato
Nell’epistola ai Romani l’apostolo Paolo dichiara:

«Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... Non c’è nessun giusto, neppure uno. Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno... tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio» (Romani 5:12; 3:10-12,23).

Tra Adamo e i suoi discendenti non si può pensare a una separazione netta. Egli, in qualità di unico antenato dell’umanità, la conteneva interamente in potenza: tutti gli uomini hanno il suo sangue, la sua essenza, la sua immagine divina e la sua vita. Santo, avrebbe trasmesso loro la sua natura santificata. Decaduto, essi hanno ereditato da lui una natura corrotta. Ma eredità non è responsabilità. La colpa di Adamo non può esserci né imputata né trasmessa. Ciò che egli ci ha trasmesso, la deviazione morale e l’inclinazione al male, sono il risultato del suo atto colpevole. Noi nasciamo tutti peccatori, non nel senso che abbiamo già peccato, ma in quanto portiamo in noi il germe del male, che si svilupperà immancabilmente. E questo germe è già una contaminazione e una causa sufficiente di separazione tra Dio e noi.

6. Promessa di redenzione
Da quanto sopra detto emerge la tragedia della nostra volontà che, pur essendo attratta dal bene, è più facilmente incline al male, che pure non vorrebbe fare: tragedia espressa dall’apostolo Paolo come segue:

«Sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato. Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio. Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio... Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me. Infatti io mi compiaccio della legge di Dio, secondo l’uomo interiore, ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?»
(Romani 7:14,15,18,19,21-24).

Per uscire da questa angosciosa contraddizione, da cui umanamente non c’è via d’uscita, è necessaria la grazia, il soccorso divino.
La promessa del Redentore brilla già sin dalle prime pagine della Genesi, nell’oscura notte della prova dell’uomo. I nostri progenitori non furono lasciati nella disperazione. Prima ancora che lasciassero l’Eden, risuonò per loro una promessa nelle parole rivolte dal Signore a Satana:

«Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno» (Genesi 3:15).
Come vedremo nel prossimo capitolo, la «progenie della donna» che schiaccerà il capo al serpente, cioè che sconfiggerà Satana liberando l’umanità dalla schiavitù del male, si materializzerà nella persona di Gesù Cristo.


[Modificato da Agabo 17/10/2012 14:01]



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17/10/2012 14:18
 
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Re:
ReteLibera, 17/10/2012 12.49:


Qualcuno di voi (credenti e non) sa spiegarmi, con parole sue, che cos'è e quali conseguenze ha provocato (sia agli uomini che agli animali) il peccato originale?


Insomma....

Pare che con il peccato originale l'uomo abbia ereditato la morte.
Si può dire lo stesso per gli animali?








Il peccato originale non esiste.
Esso è frutto di una elaborazione teologica,antica se vogliamo,ma pur sempre una "strunzata" partorita da menti che hanno costruito la grande chiesa (puttana).
Con il peccato originale si favorisce la mediazione fra Cristo e il presunto peccatore e il gioco è fatto!
La morte fa parte del processo di corruzione di tutto il creato che si inserì nella storia col peccato di disubbidienza di Genesi.
[SM=x789056]


ps.aggiungo nota

Non avevo letto il post di Agabo!!!! [SM=x789054]
[Modificato da =omegabible= 17/10/2012 14:26]



O=============O===========O

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17/10/2012 15:07
 
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Qualunque cosa io crei, ne sono responsabile. Se la creo con il libero arbitrio sapendo in anticipo che farà del male, ne sono responsabile. Se per assurdo sapessi in anticipo che mio figlio sarà un assassino, e lo metto al mondo ugualmente, ne sono responsabile.

Il bene e il male però non sono assoluti, come vogliono farci credere i lettori della Bibbia. Dio stesso ne ha ammazzati a migliaia. I primogeniti degli egiziani, tanto per citarne alcuni. Se Dio stesso, secondo la Bibbia, non si è fatto scrupoli ad uccidere per i suoi obiettivi, nessuno può ragionevolmente affermare che Dio è sommamente buono.

Il punto è che essendo, (sempre secondo i credenti), Dio all'origine di tutto, egli è, per forza di cose, anche all'origine del male, essendo onnisciente. E quindi non è sommamente buono. E già il fatto di concepire l'idea che non fare la sua volontà è male, lo pone in una posizione di ambiguità. E' lui stesso a suggerire l'azione malvagia. E mette l'uomo in tentazione. Che bisogno aveva di metterlo alla prova?

La stessa cosa vale per gli angeli, che secondo la Bibbia sono stati creati da lui. Evidentemente li ha creati capaci di commettere azioni contrarie alla sua volontà, e nello stesso momento in cui l'avrebbero violata sarebbero incorsi nella punizione che Dio stesso aveva creato.

Non si scappa. Il colpevole di Tutto è Dio. Ha solo una scusa per uscirsene pulito. NON ESISTERE. [SM=x789051]
[Modificato da kelly70 17/10/2012 17:25]



La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
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17/10/2012 17:36
 
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Re:
kelly70, 17/10/2012 15.07:

Qualunque cosa io crei, ne sono responsabile. Se la creo con il libero arbitrio sapendo in anticipo che farà del male, ne sono responsabile. Se per assurdo sapessi in anticipo che mio figlio sarà un assassino, e lo metto al mondo ugualmente, ne sono responsabile.

Il bene e il male però non sono assoluti, come vogliono farci credere i lettori della Bibbia. Dio stesso ne ha ammazzati a centinaia. I primogeniti degli egiziani, tanto per citarne alcuni. Se Dio stesso, secondo la Bibbia, non si è fatto scrupoli ad uccidere per i suoi obiettivi, nessuno può ragionevolmente affermare che Dio è sommamente buono.

Il punto è che essendo, (sempre secondo i credenti), Dio all'origine di tutto, egli è, per forza di cose, anche all'origine del male, essendo onnisciente. E quindi non è sommamente buono. E già il fatto di concepire l'idea che non fare la sua volontà è male, lo pone in una posizione di ambiguità. E' lui stesso a suggerire l'azione malvagia. E mette l'uomo in tentazione. Che bisogno aveva di metterlo alla prova?

La stessa cosa vale per gli angeli, che secondo la Bibbia sono stati creati da lui. Evidentemente li ha creati capaci di commettere azioni contrarie alla sua volontà, e nello stesso momento in cui l'avrebbero violata sarebbero incorsi nella punizione che Dio stesso aveva creato.

Non si scappa. Il colpevole di Tutto è Dio. Ha solo una scusa per uscirsene pulito. NON ESISTERE. [SM=x789051]



Ho sottolineato le due affermazioni che vorrei commentare:

Se per assurdo sapessi in anticipo che mio figlio sarà un assassino, e lo metto al mondo ugualmente, ne sono responsabile.


Questa sembra a prima vista una frase logica, anch'io mi comporterei allo stesso modo ... però ...

... però la realtà ci dice che nessun essere umano può prevedere il futuro e alla fine i genitori si prendono le colpe dei figli "perchè non li hanno saputo educare ...!"
DIO SOLO E' ONNISCENTE. Dio sa tutto, anche prima che le cose accadano, ma le creature, siano essi uomini o angeli, no. QUESTO E' IL PUNTO! In un certo senso Dio stesso limita la sua libertà d'azione a causa dei limiti delle sue creature.
Se Dio non donasse alle sue creature il libero arbitrio, la creazione sarebbe tutt'altra cosa ... ma che cosa sarebbe in realtà?
Se le creature di Dio, angeli e esseri umani, non fossero liberi rimproverebbero a Dio questo grave limite.
In Genesi è scritto che l'uomo ha ceduto alla tentazione d'essere come Dio. Questa affermazione potrebbe ispirare moltissime riflessioni: ignoranza da parte di Adamo, ingenuità, superbia ... fate voi, ma Adamo non era obbligato a cedere alla tentazione proprio in virtù del suo libero arbitrio. Inoltre fu avvertito: "nel giorno che ne mangerai, di certo morrai", cioè ti sara tolto quello che non ti appartiene, che è un dono, che viene da Dio, la vita. E questo ci porta alla seconda considerazione:



Il punto è che essendo, (sempre secondo i credenti), Dio all'origine di tutto, egli è, per forza di cose, anche all'origine del male,


Dio non è "all'origine del male", è all'origine della vita! Tu, creatura, sei perfettamente in grado di comprendere il pieno significato di questo. L'universo è infinito, probabilmente abitato da moltissime altre creature e tutte quante hanno avuto la possibilità di scegliere; ma esse non lo hanno scelto la ribellione.
Se tu sposti lo sguardo nel tempo e nello spazio, anche se, riconosco, è un tantino difficile, considera che l'universo era già abitato da altri esseri, prima della creazione di Adamo ed Eva. Questo significa che il male non esistette nell'universo fino ad un dato momento.
Ritorniamo alla nostra realtà.
Se Dio avesse soppresso immediatamente l'uomo, avrebbe ricevuto tutta una serie di accuse immaginabili da parte degli esseri intelligenti dell'universo che non conoscevano il male e la sua natura. Il male dovette necessariamente palesarsi per quello che è perchè tutti potessero vederne i frutti e giudicare.
Tutte quelle creature che vivono felici in universi incontaminati vedono che cos'è il male e la disubbidienza. Essi giudicano giusto che l'uomo, avendo peccato, non viva in eterno, e con lui si perpetui in eterno anche il male.
Dio è padrone della vita, ecco la sintesi di tutto. Togliere il male significa togliere la vita al peccatore impenitente, adesso e, in seguito, per sempre.

Se tu sapessi che tu figlio crescerebbe e sarebbe la replica di Hitler, che cosa faresti?
Al tempo dell' Hitler storico qualcuno si sarebbe fatto molti scrupoli ad ammazzarlo prima d'averlo conosciuto come l'ha conosciuto in seguito la storia. Ma adesso, se nascesse un altro Hitler, chi sarebbe quell'uomo di buon senso che lo lascerebbe andare liberamente? La differenza, ovviamente, sta nel fatto che oggi sappiamo e prima no si sapeva. Così gli esseri dell'universo, oggi sanno, prima non potevano sapere.

Certo, questo non spiega tutto, non spiega, per esempio, come una creatura perfetta come Lucifero possa aver 'dato di testa'. Ma noi esseri umani abbiamo molte cose che non comprendiamo, io per esempio, soffro di un acufene eppure me lo devo tenere perchè cotanta scienza ha mandato sonde in ogni parte del sisteme solare, ma non ha ancora capito come sconfiggere gli acufeni, non sa come si generano né come farli cessare ... ed io me lo devo tenere ... giorno e notte!

I nostri giudizi sono condizionati dal nostro grado di comprensione, ma anche la comprensione umana ha dei grossi limiti. Prendiamone atto!




[Modificato da Agabo 17/10/2012 17:46]



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17/10/2012 18:33
 
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Re: Re:
Agabo, 17/10/2012 17.36:



Ho sottolineato le due affermazioni che vorrei commentare:

Se per assurdo sapessi in anticipo che mio figlio sarà un assassino, e lo metto al mondo ugualmente, ne sono responsabile.


Questa sembra a prima vista una frase logica, anch'io mi comporterei allo stesso modo ... però ...

... però la realtà ci dice che nessun essere umano può prevedere il futuro e alla fine i genitori si prendono le colpe dei figli "perchè non li hanno saputo educare ...!"
DIO SOLO E' ONNISCENTE. Dio sa tutto, anche prima che le cose accadano, ma le creature, siano essi uomini o angeli, no. QUESTO E' IL PUNTO! In un certo senso Dio stesso limita la sua libertà d'azione a causa dei limiti delle sue creature.
Se Dio non donasse alle sue creature il libero arbitrio, la creazione sarebbe tutt'altra cosa ... ma che cosa sarebbe in realtà?
Se le creature di Dio, angeli e esseri umani, non fossero liberi rimproverebbero a Dio questo grave limite.
In Genesi è scritto che l'uomo ha ceduto alla tentazione d'essere come Dio. Questa affermazione potrebbe ispirare moltissime riflessioni: ignoranza da parte di Adamo, ingenuità, superbia ... fate voi, ma Adamo non era obbligato a cedere alla tentazione proprio in virtù del suo libero arbitrio. Inoltre fu avvertito: "nel giorno che ne mangerai, di certo morrai", cioè ti sara tolto quello che non ti appartiene, che è un dono, che viene da Dio, la vita. E questo ci porta alla seconda considerazione:



Il punto è che essendo, (sempre secondo i credenti), Dio all'origine di tutto, egli è, per forza di cose, anche all'origine del male,


Dio non è "all'origine del male", è all'origine della vita! Tu, creatura, sei perfettamente in grado di comprendere il pieno significato di questo. L'universo è infinito, probabilmente abitato da moltissime altre creature e tutte quante hanno avuto la possibilità di scegliere; ma esse non lo hanno scelto la ribellione.
Se tu sposti lo sguardo nel tempo e nello spazio, anche se, riconosco, è un tantino difficile, considera che l'universo era già abitato da altri esseri, prima della creazione di Adamo ed Eva. Questo significa che il male non esistette nell'universo fino ad un dato momento.
Ritorniamo alla nostra realtà.
Se Dio avesse soppresso immediatamente l'uomo, avrebbe ricevuto tutta una serie di accuse immaginabili da parte degli esseri intelligenti dell'universo che non conoscevano il male e la sua natura. Il male dovette necessariamente palesarsi per quello che è perchè tutti potessero vederne i frutti e giudicare.
Tutte quelle creature che vivono felici in universi incontaminati vedono che cos'è il male e la disubbidienza. Essi giudicano giusto che l'uomo, avendo peccato, non viva in eterno, e con lui si perpetui in eterno anche il male.
Dio è padrone della vita, ecco la sintesi di tutto. Togliere il male significa togliere la vita al peccatore impenitente, adesso e, in seguito, per sempre.

Se tu sapessi che tu figlio crescerebbe e sarebbe la replica di Hitler, che cosa faresti?
Al tempo dell' Hitler storico qualcuno si sarebbe fatto molti scrupoli ad ammazzarlo prima d'averlo conosciuto come l'ha conosciuto in seguito la storia. Ma adesso, se nascesse un altro Hitler, chi sarebbe quell'uomo di buon senso che lo lascerebbe andare liberamente? La differenza, ovviamente, sta nel fatto che oggi sappiamo e prima no si sapeva. Così gli esseri dell'universo, oggi sanno, prima non potevano sapere.

Certo, questo non spiega tutto, non spiega, per esempio, come una creatura perfetta come Lucifero possa aver 'dato di testa'. Ma noi esseri umani abbiamo molte cose che non comprendiamo, io per esempio, soffro di un acufene eppure me lo devo tenere perchè cotanta scienza ha mandato sonde in ogni parte del sisteme solare, ma non ha ancora capito come sconfiggere gli acufeni, non sa come si generano né come farli cessare ... ed io me lo devo tenere ... giorno e notte!

I nostri giudizi sono condizionati dal nostro grado di comprensione, ma anche la comprensione umana ha dei grossi limiti. Prendiamone atto!








Tutto quello che hai scritto non ha nessun senso in base alla definizione di male come disubbidienza a Dio. Disubbidienza su cosa? Non uccidere, per esempio. E se io scelgo di uccidere una persona che ne sta ammazzando dieci a colpi di pistola, sto facendo male o bene?

Il concetto di bene e male è relativo, non assoluto.

Tutto quello che la vita fa, è cercare di sopravvivere. L'animale non ha il concetto di bene e male, ma uccide per sopravvivere. Tutti questi arzigogoli mentali sul fatto che avremmo accusato Dio di non averci dato il libero arbitrio non hanno senso. Se non ce lo avesse dato, non lo sapremmo nemmeno.

Ammesso, e non concesso, che esista.



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17/10/2012 18:37
 
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E poi aggiungo un'altra cosa. La vita sarebbe un dono? Qualunque dono può essere rifiutato, la vita no. Questa sarebbe già un'imposizione assurda.

Sono le classiche frasi che si dicono per coltivare un'idea benevola di Dio: ti ha fatto un dono!!!!

Ma chi glielo ha chiesto!!!!!!!!

Alla faccia del libero arbitrio. [SM=x789049]

Sempre ammesso e non concesso che esista...



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Ma come, il peccato originale non è biblico, non esiste, è una puttanata,  e nonostante si continua a gongolare intorno a dio  e alla bibbia?

 

E’ dunque un’emerita puttanata anche il battesimo e/o la stessa morte di cristo,  come costo della “vostra” redenzione per aver commesso il peccato originale?

 

O anche il cosiddetto libero arbitrio che fa a pugni con i cosiddetti 10 comandamenti ….Come per dire:

 

per poi aggiungere

 

 

 

Nonostante tutto, pare vi siate dimenticati di risponder/mi  (domandare è lecito, rispondere è cortesia) che l’amara conseguenza del peccato sia la morte….

Perché?

Si può dire lo stesso per gli animali?






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