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Un corso biblico in un forum di atei? E dove, se no?

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2012 12:59
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11/11/2012 12:59
 
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Re: Re: Re:
Agabo, 11.11.2012 08:27:



Scappo via per paura, non lo capisci?
[SM=g2407716]





'Azzo se lo capisco. [SM=x789055] [SM=x789049]

Scherzi a parte, non so se questo articolo lo conosci gia', ma indipendentemente dal concetto esposto [SM=g27828] sono arcisicuro che possa interessarti non poco. Soprattutto la carrellata dei santi ti tornera' sicuramente utile per le tue ricerche. Sai che approvo molto, di quello che fai.

Non lo posto per non rovinarti il thread.

apocalisselaica.net/varie/scienza-ed-evoluzione/santo-no-pazzo-scatenato-la-sindrome-di-manifestazione...

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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11/11/2012 21:00
 
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Re: Re: Re: Re:
Claudio Cava, 11/11/2012 12:59:



'Azzo se lo capisco. [SM=x789055] [SM=x789049]

Scherzi a parte, non so se questo articolo lo conosci gia', ma indipendentemente dal concetto esposto [SM=g27828] sono arcisicuro che possa interessarti non poco. Soprattutto la carrellata dei santi ti tornera' sicuramente utile per le tue ricerche. Sai che approvo molto, di quello che fai.

Non lo posto per non rovinarti il thread.

apocalisselaica.net/varie/scienza-ed-evoluzione/santo-no-pazzo-scatenato-la-sindrome-di-manifestazione...

Ciao
Claudio


Ti ringrazio della segnalazione, ma non è una novità, nemmeno per la chiesa cattolica, pensa!
Si parla di esagerazioni nel misticismo. E di esagerazioni nella religione ve n'è tantissima, soprattutto nella chiesa cattolica, al punto che le sue gerarchie hanno dovuto mettere dei paletti e invitare tutti alla prudenza. Oggi, certe manifestazioni mistiche sono presenti soprattutto nelle correnti "pentecostali" cattoliche e evangeliche: guaritori (sedicenti) urlatori, crisi isteriche ecc. Basti pensare alle apparizioni mariane, alle statue piangenti, alle donnine con piaghe della "passione di Cristo" ecc. Lo stesso Padre Pio non fu esente da sospetti.

Di fronte a tutte queste cose, un ateo che non sia prevenuto, anche se non interessato alla fede in quanto tale, non può non fare le dovute distinzioni tra quelle che sono manifestamente dei fenomeni isterici e quello che è invece il messaggio di Cristo. Non sarebbe onesto fare tutto un fascio, anche perchè i credenti secondo le Scritture hanno lo stesso atteggiamento critico degli atei rispetto a tali fenomeni.

L'isteria, religiosa o mistica, si manifesta anche tra le popolazioni pagane: le trance, l'evocazione degli spiriti, le fatture e tantissime altre amenità che, pur esulando da qualsiasi forma di religione organizzata, sono molto simili a quelle che si manifestano entro gli argini delle denominazioni cosiddette cristiane.

Sarebbe un errore dare dei giudizi frettolosi, come se vi fosse una psichiatria fatta di solo psichiatri non credenti. Molti cristiani sono anche psichiatri e incontrano i fenomeni sopra ricordati. Non basta il fatto che si usino talismani religiosi e/o riti a cui si fa riferimento alla religione per trattare tout-court questi fenomeni come dei frutti della fede, della credulità, della superstizione, della magia, ecc. sono cose ancestrali, non sono cose così tanto moderne, in fondo. Nulla di nuovo sotto il sole, disse il saggio.

Mia nonna paterna non andava a messa, non era religiosa se non in senso tradizionalista eppure "toglieva il malocchio", o, almeno così molti pensavano: faceva segni di croce, recitava preghiere e faceva dei segni strani davanti ad una bacinella d'acqua dove versava poche gocce di olio. Alla fine dava il "responso". Insomma, un miscuglio di cose religiose e cose pagane, fatte da una persona non proprio religiosa. Non era la sola a fare cose del genere, nel Meridione d'Italia certe pratiche erano molto diffuse e da chissà quanti secoli!

Ecco perchè io vi invito a fare, prima di tutto, una differenza fra le cose che vi sono entrate dentro chissacome e il messaggio del Vangelo!



[Modificato da Agabo 11/11/2012 21:13]



Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
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12/11/2012 15:16
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Agabo, 11.11.2012 21:00:


Ti ringrazio della segnalazione, ma non è una novità, nemmeno per la chiesa cattolica, pensa!
Si parla di esagerazioni nel misticismo. E di esagerazioni nella religione ve n'è tantissima, soprattutto nella chiesa cattolica, al punto che le sue gerarchie hanno dovuto mettere dei paletti e invitare tutti alla prudenza. Oggi, certe manifestazioni mistiche sono presenti soprattutto nelle correnti "pentecostali" cattoliche e evangeliche: guaritori (sedicenti) urlatori, crisi isteriche ecc. Basti pensare alle apparizioni mariane, alle statue piangenti, alle donnine con piaghe della "passione di Cristo" ecc. Lo stesso Padre Pio non fu esente da sospetti.

Di fronte a tutte queste cose, un ateo che non sia prevenuto, anche se non interessato alla fede in quanto tale, non può non fare le dovute distinzioni tra quelle che sono manifestamente dei fenomeni isterici e quello che è invece il messaggio di Cristo. Non sarebbe onesto fare tutto un fascio, anche perchè i credenti secondo le Scritture hanno lo stesso atteggiamento critico degli atei rispetto a tali fenomeni.

L'isteria, religiosa o mistica, si manifesta anche tra le popolazioni pagane: le trance, l'evocazione degli spiriti, le fatture e tantissime altre amenità che, pur esulando da qualsiasi forma di religione organizzata, sono molto simili a quelle che si manifestano entro gli argini delle denominazioni cosiddette cristiane.

Sarebbe un errore dare dei giudizi frettolosi, come se vi fosse una psichiatria fatta di solo psichiatri non credenti. Molti cristiani sono anche psichiatri e incontrano i fenomeni sopra ricordati. Non basta il fatto che si usino talismani religiosi e/o riti a cui si fa riferimento alla religione per trattare tout-court questi fenomeni come dei frutti della fede, della credulità, della superstizione, della magia, ecc. sono cose ancestrali, non sono cose così tanto moderne, in fondo. Nulla di nuovo sotto il sole, disse il saggio.

Mia nonna paterna non andava a messa, non era religiosa se non in senso tradizionalista eppure "toglieva il malocchio", o, almeno così molti pensavano: faceva segni di croce, recitava preghiere e faceva dei segni strani davanti ad una bacinella d'acqua dove versava poche gocce di olio. Alla fine dava il "responso". Insomma, un miscuglio di cose religiose e cose pagane, fatte da una persona non proprio religiosa. Non era la sola a fare cose del genere, nel Meridione d'Italia certe pratiche erano molto diffuse e da chissà quanti secoli!

Ecco perchè io vi invito a fare, prima di tutto, una differenza fra le cose che vi sono entrate dentro chissacome e il messaggio del Vangelo!






Guarda che Lutero non era tanto piu' sano di mente di padre Pio, anche lui faceva a botte coi demoni o giu' di li'.
E ha fondato una religione.
Quindi e' inutile che cerchi di minimizzare e tirare acqua al tuo mulino. [SM=x789054]

Per il resto vale lo stesso.

Finche' uno con Dio ci parla, ok, nulla da eccepire.

Ma se lo sente ci vuole lo psichiatra. [SM=g2407713]

E se lo vede pure ci vogliono anche gli psicofarmaci.

Punto. [SM=x789053]

E perche' tutto questo? Mi pare ovvio.

Perche' sente e vede qualcuno che NON ESISTE.

Ari-Punto. [SM=x789048]

Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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12/11/2012 16:31
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Claudio Cava, 12/11/2012 15:16:



Guarda che Lutero non era tanto piu' sano di mente di padre Pio, anche lui faceva a botte coi demoni o giu' di li'.
E ha fondato una religione.
Quindi e' inutile che cerchi di minimizzare e tirare acqua al tuo mulino. [SM=x789054]

Per il resto vale lo stesso.

Finche' uno con Dio ci parla, ok, nulla da eccepire.

Ma se lo sente ci vuole lo psichiatra. [SM=g2407713]

E se lo vede pure ci vogliono anche gli psicofarmaci.

Punto. [SM=x789053]

E perche' tutto questo? Mi pare ovvio.

Perche' sente e vede qualcuno che NON ESISTE.

Ari-Punto. [SM=x789048]

Ciao
Claudio




Oltre a non conoscere la Bibbia, non conosci nemmeno la storia.
Luterno non fu un mistico, non ebbe visioni e non si incazzava col diavolo più di quanto tu ti incazzi con qualcosa che ti va storto.
Lutero era colto e sano di mente, tanto che spiazzò da solo, a Worms, l'elite imperiale e i rappresentanti della chiesa:
it.wikipedia.org/wiki/Dieta_di_Worms_(1521) (informati, prego!)







Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
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12/11/2012 17:09
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Agabo, 12.11.2012 16:31:



Oltre a non conoscere la Bibbia, non conosci nemmeno la storia.
Luterno non fu un mistico, non ebbe visioni e non si incazzava col diavolo più di quanto tu ti incazzi con qualcosa che ti va storto.
Lutero era colto e sano di mente, tanto che spiazzò da solo, a Worms, l'elite imperiale e i rappresentanti della chiesa:
it.wikipedia.org/wiki/Dieta_di_Worms_(1521) (informati, prego!)







La verita' e' che TU "conosci" (piu' giusto dire "ti inculchi") solo quello che ti piace.

E dici solo quello che serve a far fessi gli ignoranti.

Lutero non ebbe visioni, povero cocco mio?


C' e' molto altro da tante fonti ma credo possa bastare:

Nel 1521, proprio nel castello di Wartburg, dove si era nascosto in seguito al suo attacco al papato corrotto, Lutero scrisse cosa gli era accaduto con un sacchetto di nocciole. Si era da poco coricato, quando le nocciole cominciarono a saltare nel sacchetto; il letto
prese a vibrare e le nocciole a volare. Poiché non gli facevano del male, Lutero si addormentò, ma fu nuovamente svegliato da un forte rumore, come di centinaia di barili che rotolassero giù per le scale. Eppure, la porta di ferro di fronte alle scale era chiusa con il catenaccio e nessuno poteva essere entrato.

Successivamente, quando Lutero si spostò in un'altra ala del castello, la sua stanza fu occupata da un donna e anche lei sentì un rumore come di mille diavoli scatenati. Lutero ebbe altre due esperienze nel suo monastero, a Wittenberg. Qui egli insegnava teologia, quando, nel 1517, diede inizio alla riforma protestante, affiggendo sulla porta della cattedrale di Ognissanti le sue 95 tesi per un dibattito pubblico sulla condotta della chiesa. "Il diavolo entrò nella mia cella, interrompendo i miei studi, e fece rumore
dietro la stufa, come se stesse trascinando della legna sul pavimento".
Così disse Lutero in quell'occasione, tuttavia anche volte aveva sentito il diavolo sopra la sua cella, "ma sapendo che era il demonio, non gli davo retta e andavo a dormire". Lutero, che credeva di essere guidato da entità invisibili, ebbe premonizioni sulle
proprie malattie e sulla propria morte, dovette combattere contro voci e visioni diaboliche, come quando il diavolo gli apparve sotto forma di una scrofa in cortile o cane sul letto, benché al castello di Wartburg non vi fossero animali.

www.tanogabo.it/Lutero.htm

[Modificato da Claudio Cava 12/11/2012 17:24]





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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12/11/2012 20:29
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Claudio Cava, 12/11/2012 17:09:



La verita' e' che TU "conosci" (piu' giusto dire "ti inculchi") solo quello che ti piace.

E dici solo quello che serve a far fessi gli ignoranti.

Lutero non ebbe visioni, povero cocco mio?


C' e' molto altro da tante fonti ma credo possa bastare:

Nel 1521, proprio nel castello di Wartburg, dove si era nascosto in seguito al suo attacco al papato corrotto, Lutero scrisse cosa gli era accaduto con un sacchetto di nocciole. Si era da poco coricato, quando le nocciole cominciarono a saltare nel sacchetto; il letto
prese a vibrare e le nocciole a volare. Poiché non gli facevano del male, Lutero si addormentò, ma fu nuovamente svegliato da un forte rumore, come di centinaia di barili che rotolassero giù per le scale. Eppure, la porta di ferro di fronte alle scale era chiusa con il catenaccio e nessuno poteva essere entrato.

Successivamente, quando Lutero si spostò in un'altra ala del castello, la sua stanza fu occupata da un donna e anche lei sentì un rumore come di mille diavoli scatenati. Lutero ebbe altre due esperienze nel suo monastero, a Wittenberg. Qui egli insegnava teologia, quando, nel 1517, diede inizio alla riforma protestante, affiggendo sulla porta della cattedrale di Ognissanti le sue 95 tesi per un dibattito pubblico sulla condotta della chiesa. "Il diavolo entrò nella mia cella, interrompendo i miei studi, e fece rumore
dietro la stufa, come se stesse trascinando della legna sul pavimento".
Così disse Lutero in quell'occasione, tuttavia anche volte aveva sentito il diavolo sopra la sua cella, "ma sapendo che era il demonio, non gli davo retta e andavo a dormire". Lutero, che credeva di essere guidato da entità invisibili, ebbe premonizioni sulle
proprie malattie e sulla propria morte, dovette combattere contro voci e visioni diaboliche, come quando il diavolo gli apparve sotto forma di una scrofa in cortile o cane sul letto, benché al castello di Wartburg non vi fossero animali.

www.tanogabo.it/Lutero.htm




Certo, a te piace leggere di più le leggende che la storia, per questo resterai quello che sei: cioè, in fondo un credulone!





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12/11/2012 21:18
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Agabo, 12.11.2012 20:29:



Certo, a te piace leggere di più le leggende che la storia, per questo resterai quello che sei: cioè, in fondo un credulone!






BLA BLA BLA BLA BLA [SM=g2535979]


Incassa e TACI! [SM=g2407711] [SM=x789074] [SM=x789074] [SM=x789074]

O magari SCAPPA, come fai sempre. [SM=x789053]

Poi, appena posso, ti dico CHI e' ignorante ANCHE sulla Bibbia. [SM=x789066]


Ciao
Claudio

[Modificato da Claudio Cava 12/11/2012 21:20]





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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13/11/2012 09:04
 
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[SM=x1414700]
Credulità e identificazione
di Umberto Eco

Ci sono lettori che non sanno distinguere tra finzione e realtà: prendono sul serio la storia, non cercano di trarne insegnamenti e non si identificano nei personaggi. E sono più di quanti pensiamo
(21 luglio 2011)
Ricordavo nella precedente "bustina di minerva" che moltissimi lettori provano difficoltà a distinguere, in un romanzo, la realtà dalla finzione, e tendono ad attribuire all'autore passioni o pensieri dei suoi personaggi. A conferma, trovo ora in Internet un sito che registra pensieri di vari autori, e tra le "frasi di Umberto Eco" trovo questa: "L'italiano è infido, bugiardo, vile, traditore, si trova più a suo agio col pugnale che con la spada, meglio col veleno che col farmaco, viscido nella trattativa, coerente solo nel cambiar bandiera a ogni vento". Non è che non ci sia qualcosa di vero, ma si tratta di un luogo comune secolare messo in giro da autori stranieri, e nel mio romanzo "Il cimitero di Praga" questa frase la scrive un signore che nelle pagine precedenti ha manifestato pulsioni razziste a 360 gradi usando i cliché più frusti. Cercherò di non mettere mai in scena personaggi banali, altrimenti un giorno mi verranno attribuiti filosofemi come "di mamma ce n'è una sola".
Ora leggo l'ultimo "Vetro soffiato" di Eugenio Scalfari, che riprende la mia Bustina precedente e solleva un nuovo problema. Scalfari consente al fatto che ci siano persone che scambiano la finzione narrativa per la realtà, ma ritiene (e ritiene giustamente che io ritenga) che la finzione narrativa può essere più vera del vero, ispirare identificazioni, percezione di fenomeni storici, creare nuovi modi di sentire, eccetera. E figuriamoci se non si può essere d'accordo con questa opinione.

Non solo, la finzione narrativa consente anche esiti estetici: un lettore può benissimo sapere che madame Bovary non è mai esistita e tuttavia godere del modo con cui Flaubert costruisce il suo personaggio. Ma ecco che proprio la dimensione estetica ci riporta per opposto alla dimensione "aletica" (che cioè ha a che fare con quella nozione di verità condivisa dai logici, dagli scienziati o dai giudici che in tribunale debbono decidere se un testimone ha detto o meno come sono andate le cose). Sono due dimensioni diverse, guai se un giudice si commuovesse perché un colpevole racconta esteticamente bene le sue bugie; e io mi stavo occupando della dimensione aletica, tanto è vero che la mia riflessione era nata all'interno di un discorso sul falso e la bugia. E' falso dire che una lozione di Vanna Marchi fa ricrescere i capelli? E' falso. E' falso dire che don Abbondio incontra due bravi? Dal punto di vista aletico sì, ma il narratore non vuole dirci che quanto racconta sia vero bensì finge che sia vero e chiede anche a noi di far finta. Ci chiede, come raccomandava Coleridge, di "sospendere l'incredulità".
Scalfari cita il "Werther" e noi sappiamo quanti giovani e giovinette romantici si siano uccisi identificandosi col protagonista. Forse credevano che la storia fosse vera? Non è necessario, così come noi sappiamo che Emma Bovary non è mai esistita eppure ci commoviamo sino alle lacrime sulla sua sorte. Si riconosce che una finzione è una finzione eppure ci s'immedesima a fondo nel personaggio.

E' che intuiamo che se madame Bovary non è mai esistita, sono esistite tante donne come lei, e un poco come lei siamo forse anche noi, e si ricava una lezione sulla vita in genere e su noi stessi. I greci antichi credevano che le cose accadute a Edipo fossero vere e ne traevano occasione per riflettere sul fato. Freud sapeva benissimo che Edipo non era mai esistito, ma ne leggeva la vicenda come lezione profonda su come vadano le cose dell'inconscio.
Che cosa accade invece ai lettori di cui parlavo io, quelli che non sanno assolutamente distinguere tra finzione e realtà? La loro situazione non ha valenze estetiche, perché sono talmente preoccupati a prendere sul serio la storia che non si chiedono se sia raccontata bene o male; non cercano di trarne insegnamenti; non si identificano affatto nei personaggi. Semplicemente manifestano quello che definirei un deficit finzionale, sono incapaci di "sospendere la credulità". Siccome questi lettori sono più di quanti pensiamo, vale la pena di occuparsene proprio perché sappiamo che tutte le altre questioni estetiche e morali a loro sfuggono.
[SM=x1414700]

Fonte: espresso.repubblica.it/dettaglio/credulita-e-identificazione...



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13/11/2012 13:48
 
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La nuova frontiera dei credenti: gli atei sono dei creduloni.

Ma del resto cosa possiamo aspettarci da gente che nel 2012 spaccia per realta' le visioni di soggetti da manicomio vissuti migliaia di anni fa.
E se ne fa addirittura condizionare la vita, oltre che il cervello.

Per anni hanno cercato di trascinarci al loro livello dicendo che anche noi siamo credenti, un tizio in un altro forum disse che lo siamo perche' crediamo di aver fame, crediamo di aver sonno, crediamo in un sacco di cose. [SM=x789048]

Il caro Agabo va oltre. [SM=g2407713]

Lui e' uno storico razionalista, noi siamo credenti allucinati.

Suo cavallo di battaglia: l' ispirazione divina dei profeti della Bibbia.

Agabo, ne parliamo? [SM=x789055]

Ciao
Claudio





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13/11/2012 22:47
 
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Re:
Claudio Cava, 13/11/2012 13:48:


La nuova frontiera dei credenti: gli atei sono dei creduloni.

Ma del resto cosa possiamo aspettarci da gente che nel 2012 spaccia per realta' le visioni di soggetti da manicomio vissuti migliaia di anni fa.
E se ne fa addirittura condizionare la vita, oltre che il cervello.

Per anni hanno cercato di trascinarci al loro livello dicendo che anche noi siamo credenti, un tizio in un altro forum disse che lo siamo perche' crediamo di aver fame, crediamo di aver sonno, crediamo in un sacco di cose. [SM=x789048]

Il caro Agabo va oltre. [SM=g2407713]

Lui e' uno storico razionalista, noi siamo credenti allucinati.

Suo cavallo di battaglia: l' ispirazione divina dei profeti della Bibbia.

Agabo, ne parliamo? [SM=x789055]

Ciao
Claudio


Ti piaccia o meno, questa è la realtà: vi sono i razionalisti e vi sono i creduloni, senza offesa.
La fede non c'entra, ciò che conta è da che cosa una persona si lascia sedurre. Uno si lascia sedurre dai miracoli, dalle statue di madonne piangenti, un altro da discorsi dissacratori senza fondamenta.
I razionalisti sono tali perchè si fanno domande molto semplici "Chi o che cosa, dove, come, quando, perchè?", cercano di comprendere la realtà delle cose su basi storiche, su prove obiettive, non importa chi faccia una certa affermazione.
Ho sempre sostenuto che alla base dell'ateismo e della fede, del credere e del non credere, il più delle volte vi sono delle ragioni psicologiche. Il bisogno di credere o di avversare, di negare una cosa, molto spesso non ha a che fare con la realtà e con la razionalità.
Molti credenti si aggrappano alla fede con la forza della disperazione, ma anche molti atei negano Dio per delusione e per rabbia. La fede in Cristo, per chi la conosce, non ha nulla da spartire né con gli uni né con gli altri.





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