E' stata diffusa su FB una foto dei festeggiamenti religiosi in onore della Madonna della Scala, patrona (!) della città di Massafra, mio paese natio.
In un momento del rito il Sindaco con fascia dona all' autorità religiosa per la Madonna le chiavi della citta'.
Molte volte la pigrizia, se non il conformismo, indebolisce l' attenzione su alcuni aspetti contraddittori della realtà.
Una storiella abilmente inventata ( un periodo di piogge dannose terminò dopo che il "popolo" aveva implorato la Madonna), diventa rituale religioso egemonizzando, diremmo oggi a senso unico, la tradizione e asservendo il potere civico.
Come non cogliere questa commistione?
Per individuarla, potremmo servirci del metodo che ci guida, quando dobbiamo "saggiare" la sincerità degli altri.
Ci sono eventi religiosi dove, per reciprocità, la chiesa offre le chiavi al Sindaco?
La chiesa cattolica ha mai intestato una propria istituzione ad una personalità pubblica, come continua ad avvenire al contrario?
Il Sindaco partecipa con fascia e gonfalone alle manifestazioni centrali di altre religioni locali?
C'è, secondo chi legge, questa commistione che sembra limitata o innocua, in quanto solo simbolica?
E' salutare, democratico, civico, o laico che su un potere pubblico non si sovrapponga un potere religioso?
E soprattutto che i suoi rappresentanti vivano, non simbolicamente, a spese del Stato, a spese cioe' di noi tutti contribuenti?
E che questi riti servono a sostenere o al permanere di una egemonia confessionale che passa per "naturale".
Giacomo Grippa
mail.google.com/mail/u/0/?tab=wm#inbox/13e75f08b3402887La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)