Francesco.Avella, 13/06/2013 14:39:
Leggiti qualche libro di diritto (anzi no, cerca info sul web visto che hai dimostrato di schifare i libri) e scoprirai che c'è una differenza enorme tra la critica e l'insulto.
Nel mio libro non ci sono insulti, ma solo critiche dure con toni volgari, mentre dare del "pezzo di merda" a qualcuno non significa criticarlo, ma insultarlo e diffamarlo (Sgarbi ad esempio ha dovuto risarcire Travaglio prorio per avergli detto "pezzo di merda", esattamente le stesse paroe che hai rivolto a me), per cui non puoi pararti il culo in questo modo, hai sbagliato e da persona civile dovresti solo chiedere scusa, invece hai anche l'arroganza di controbattere, meno male che poi sarei io quello che scrive cose "inaccettabili".
Anche se sono credente Mi complimento con te, prima perché hai avuto il coraggio di scrivere un libro contro corrente, secondo perché ti sei preso la briga di rispondere qui ad un insultatore e diffamatore della peggior specie, per chiarire la tua posizione.
E anche se è ateo non possiede minimamente una cultura personale verso le varie tematiche che siano di tipo fideistiche o anche di altro tipo ( solitamente fa dei copia/incolla e poi ci ricama su) , ma i suoi commenti soltiamente mirano solo ad offendere ed abbattere con varie scurrilità chi non la pensa come lui.
Solitamente lo fa con i credenti che mostra con i vari insulti che arrivano appena qualcuno di loro osa di contraddirlo e di difendere la propria posizione di odiare in modo atroce, mentre stavolta sei tu il malcapitato di turno.
Io posso anche non essere d'accordo con quel che scrivi oppure con ciò che credi o non credi, ma se sono una persona civile rispetto te come persona e cerco di argomentare con garbo.
Se poi si arriva ad una conlcusione bene, altrimenti va bene lo stesso.
Ma con individui cosi si preclude sin dall'inizio un dialogo equo.
Distinti saluti
Veronika
[Modificato da Cristianalibera 13/06/2013 15:38]
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)