Radio Maria choc. La notizia trapela da un’inchiesta fatta dal quotidiano
La Repubblica. L’emittente vicina alla Chiesa ha infatti lanciato una campagna di sensibilizzazione a favore di …se stessa. Il fautore dell’iniziativa è
padre Livio Fanzaga, che utilizza i microfoni della diretta per chiedere agli ascoltatori più anziani di devolvere il loro testamento alla radio.
La denuncia è partita dal figlio di una 92enne, ascoltatrice assidua di Radio Maria. Oltre agli annunci via etere, padre Livio Fanzaga utilizza anche le lettere a casa per fare la stessa pressante richiesta. Nella missiva ci sono la firma del sacerdote, allegato c’è un bollettino postale per accelerare i tempi e un vero e proprio questionario, fatto di sette domande.
Leggiamole.
Si inizia chiedendo se si condivide l’idea che Radio Maria informi su lasciti e testamenti, se si è a conoscenza del fatto che comunque ai propri cari resterà una quota delle ultime volontà. Poi si passa ai consigli pratici: “Sai che per fare un testamento olografo basta un foglio bianco e una firma di proprio pugno?”. E ancora: “Quali motivi ti trattengono ancora dal devolvere parte della tua eredità a Radio Maria?”.
Continuando a leggere, in una domanda si chiede se il destinatario pensa che costi fare in testamento o se non ha un notatio. E poi: “Possiamo inviarti un opuscolo che possa spiegarti come fare?” e “Vuoi che una persona di Radio Maria ti contatti direttamente?”. Quasi come per il contratto di una nuova compagnia telefonica.
A questo punto, è sufficiente rispedire la lettera con il questionario compilato, i propri dati personali e i recapiti. Radio Maria ha già pensato a tutto: si possono infatti utilizzare le buste allegate e preaffrancate.
Viene da commentare: pazzesco! Oppure voi lo definireste un atto d’amore?