Don Aldo Nuvola,  parroco palermitano accusato di aver abusato di un minorenne.

Un nuovo caso di pedofilia rischia di sconvolgere la Chiesa cattolica.
I carabinieri hanno sottoposto a fermo don Aldo Nuvola, ex parroco della Regina Pacis del capoluogo siciliano ed ex insegnate di religione del liceo classico Umberto I.

Nel 2012 il sacerdote era stato condannato per avere offerto soldi a un 17enne in cambio di una prestazione sessuale.

DENARO PER ADESCARLI. Oggi don Aldo Nuvola è stato fermato con la medesima accusa.

Il sacerdote avrebbe adescato un altro minorenne, ricompensandolo con denaro.
Il provvedimento nei confronti del prete è stato emesso nel corso delle indagini per l'omicidio di Massimo Pandolfo, avvenuto il 24 aprile 2013 a Palermo.

Un delitto efferato commesso da un 16enne che sarebbe stato coinvolto in un giro di prostituzione minorile.

Secondo le indagini coordinate dai pm Calogero Ferrara e Diana Russo e dall'aggiunto Maurizio Scalia, proprio don Aldo Nuvola sarebbe stato tra i più assidui frequentatori del ragazzo.

ATTI OSCENI IN AUTO NEL 2012. Il sacerdote era già stato condannato in primo grado nel 2012 per «molestia o disturbo alle persone», per aver tentato ripetuti approcci sessuali nei confronti di un giovane di 17 anni, e per «atti osceni».

Era stato trovato a bordo della propria auto in atteggiamenti intimi con un altro uomo. I ragazzi scelti dal prete generalmente provengono da ambienti degradati di Palermo, adolescenti soliti trascorrere le loro nottate fuori casa.

Secondo le indagini il sacerdote pianificava giornalmente appuntamenti con i «suoi» ragazzi per consumare rapporti sia nella propria auto che a casa.

In altre occasioni è stato documentato l'approccio occasionale per la strada. Don Aldo Nuvola, infatti, gravitava di notte in aree di Palermo frequentate da giovani.

Il parroco si trova rinchiuso nel carcere Pagliarelli.
Martedì, 23 Luglio 2013


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