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Ma oggi Nazareth esiste realmente (“L'invenzione del cristianesimo”)

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2014 03:22
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15/06/2014 03:09
 
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GESU' il  NAZARENO
, .......NON di Nazareth
 

La tradizione cristiana ha “localizzato” dove vivevano Giuseppe e Maria e quindi di Gesu' il nazareno, nella parte bassa di uno di questi colli che attorniano Nazareth in Palestina, esattamente nella posizione in cui oggi sorge la cosiddetta Basilica della Annunciazione. 
Ma una quantità incredibile di obiezioni sembra opporsi a questa localizzazione, turbando quella convinzione abituale la cui serenità, più che sulla attendibilità delle prove storiche, appoggia le sue basi sul fatto che gli argomenti sono sempre stati sistematicamente disertati nel corso dei secoli, dalla cultura cristiana. 
Innanzi tutto occorre richiamare l'attenzione sul fatto che molti autori (a partire dai primissimi secoli dell'era cristiana) sembrano non essere per nulla convinti che Nazareth fosse la città di Gesu':  "Gli apostoli che sono stati prima di noi l’hanno chiamato così: Gesu' Nazareno detto il Cristo...«Nazara» è la «Verità». 
Perciò «Nazareno» è «Quello della verità»
..." (Vangelo di Filippo, capoverso 47 - testo gnostico del II secolo dopo l’era volgare). 
E’ anche possibile che la parola Nazir, non sia la radice della parola il “Nazareno” poichè Gesu', esseno, era il “Nasareno”, cioè da Naser, il “germoglio”. Gli esseni (vedi Inni) e lo stesso maestro di Giustizia si consideravano il germoglio, il virgulto nascosto da cui sarebbe sorto il nuovo Israele attraverso il Nuovo Patto costituito da Dio con i Qumramiani.

"Neppure è improbabile che i primi cristiani siano stati detti Nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della città di Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che probabilmente ha sostituito la prima solo quando l'antica origine dall'essenato (esseni) cominciava ad essere dimenticata" (Elia Benamozegh [Italia, 1823/1900, filosofo ebreo membro del collegio rabbinico di Livorno], Gli Esseni e la Cabbala, 1979);

"La stessa tradizione ha fissato il domicilio della famiglia di Gesu' a Nazareth allo scopo di spiegare così il soprannome di Nazireo, originariamente unito al nome di Gesu' e che rimase il nome dei cristiani nella letteratura rabbinica e nei paesi d'oriente. Nazireo è certamente un nome di setta, senza rapporto con la città di Nazareth..." (Alfred Loisy [Francia, 1857/1940, sacerdote cattolico, professore universitario di Storia del Cristianesimo successivamente rimosso dall'incarico], da La Naissance du Christianisme);

"La piccola città che porta questo nome [Nazareth], dove ingenui pellegrini possono visitare l’officina di Giuseppe, fu identificata come la città di Cristo solamente nel medio evo..." (Charles Guignebert [Francia, 1867/1939, professore universitario di Storia del Cristianesimo], Manuel d’Histoire Ancienne du Christianisme);

"In realtà, per quel che riguarda Nazareth, gli storici non hanno potuto trovare traccia di una città di quel nome sino al IV secolo d.C.; secondo le fonti ebraiche, bisogna scendere addirittura sino al secolo IX. Nei vangeli non troviamo mai l'espressione Gesu' di Nazareth ma soltanto Gesu' il Nazireo, talvolta scritto anche Nazoreno o Nazareno... ora, nessuno di questi appellativi, per quanto si sia cercato di forzarne l'etimologia, può farsi risalire ad un nome come Nazareth... è da questi termini che è derivato il nome della città di Nazareth, e non viceversa" (Ambrogio Donini [professore universitario], Breve Storia delle religioni, 1959)

"El-Nasirah è un villaggio della Galilea, posto a circa quattrocento metri di altezza, nel quale la tradizione cristiana riconosce l'antica Nazareth, patria di Gesu'. Secondo vari studiosi, tuttavia, Nazareth - meglio Natzrath o Notzereth - non è mai esistita e l'appellativo Nazareno che accompagna il nome di Gesu' negli scritti neotestamentari non indica per nulla il suo paese di origine..." (M. Craveri, [autore di numerosi volumi sulla vita di Cristo e di un’antologia di scritti apocrifi] La Vita di Gesu', 1974);

"Le forme Nazoraios, Nazarenos, Nazaraeus, Nazarene, provano tutte che gli scribi ecclesiastici conoscevano l’origine della parola ed erano ben consapevoli che non era derivata da Nazareth..." (E.B.Szekely [studioso ungherese, che ha frequentato studi di teologia presso il Vaticano], The Essene Origins of Christianity, USA, 1980);

"...Gesu' di Nazareth, come molti studiosi della Bibbia sarebbero oggi pronti a confermare, è una cattiva traduzione dell’originale greco Gesu' il Nazareno..." (Baigent, Leigh, Lincoln [autori di alcuni libri sulla tradizione del santo Graal e sui manoscritti del Mar Morto], L’Eredità Messianica, Tropea, Milano, 1996).

In effetti, visitando Nazareth, colpisce il fatto che non esista assolutamente qualcosa che possa essere considerata una testimonianza originale del paese in cui sarebbe cresciuto Gesu'. Tutto è posteriore e, a differenza di tanti siti archeologici in Israele, in cui c’è almeno una costruzione, un muro, uno scavo, che abbia riportato alla luce testimonianze dei tempi che furono, qui la presenza di Gesu' e della sua famiglia è raccontata solo dai nomi degli alberghi, dei ristoranti, delle chiese, e dalle parole della narrazione evangelica.

Non un solo mattone o un sasso che parlino del villaggio di duemila anni fa. I pellegrini che vengono frequentano chiese moderne, tutt’al più qualche rudere bizantino che può risalire all’inizio del quinto secolo; eppure Israele è una miniera inesauribile di testimonianze che ci raccontano della storia dell’uomo in tutte le sue fasi, dalla preistoria, attraverso l’età antica, quella classica, quella medievale, quella degli ultimi secoli, fino a quella moderna.


Il Gesu' della storia
 "..La conclusione essenziale fu che il Gesu' della storia in alcun modo può essere ritenuto uguale o coesistente al Gesu' della fede. Infatti, il Gesu' della storia è stato trasformato nel Gesu' della fede da persone semplici, al meglio; da ingannatori, al peggio. Insieme a questo recupero del vero Gesu' della storia, la "Vecchia Questione" porta con sè l'implicito assunto che  la teologia della Chiesa dovrebbe cambiare per correggere se stessa, alla  luce delle nuove rivelazioni storiche. La fede in Cristo, passata attraverso tutte le età, nella Chiesa è stata costruita su un'impropria conoscenza storica. Alla luce di ciò, io credo che essa dovrebbe ora cambiare.." 
Tratto da: "A Survey of Historical Jesus Studies: from Reimarus to Wright", di  Michael Burer
vedi anche: Esseni

Per altri importanti particolari su questo TEMA 
vedi anche:  LUNARIO EBRAICO  +  EQUINOZIO di PRIMAVERA  -  La Festa di PASQUA + La vera storia di Gesu' + l'Albero delle Vite + Rotoli di Qumran e Gesu'
 

>>>>>>Continua





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