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Cambiamento: “Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato” Carl Gustav Jung

Ultimo Aggiornamento: 10/09/2014 10:16
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09/09/2014 22:51
 
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dickens-Barbara Vigorito- Esistono due tipi di Cambiamento: quello che desideriamo con tutte le nostre forze e che non avviene mai e quello che ci travolge nonostante noi e la nostra volontà. Il cambiamento è un'entità terribile dal fascino irresistibile se lo si sa guardare con gli occhi dell'accettazione come Jung ci suggerisce.


In questi ultimi tempi parlo con moltissime persone che hanno problemi col lavoro, sono rimasti disoccupati o se sono più giovani non lo trovano. Mi si stringe il cuore tutte le volte ad assistere alla disperazione di un padre che ha una famiglia da mantenere e non sa più com fare. Spesso i nostri politici sono il bersaglio della nostra frustrazione in questo momento di grave difficoltà italiana e spesso i essi meritano questo malumore a causa di una palese inadeguatezza a gestire i nostri affari nazionali. Tuttavia vorrei che vi soffermaste a pensare alla storia. Non è il primo momento di difficoltà questo. In altre epoche tra guerre, tracolli finanziari e catastrofi naturali, la gente ha perso tutto.


Siamo figli di una generazione e di una nazione che dagli anni '50 del 900 in poi ha visto grande prosperità, ricchezza, benessere e pace e ci siamo giustamente abituati a questo. Ora è il tempo in cui la vita ci presenta il conto…. E lo so che è salato ma davvero pensate di non pagarlo?


Nell'era industriale si è assistito ad un grande esodo dalle campagne alle città luogo in cui esistevno le fabbriche, pensate che i nostri genitori fossero contenti di lasciare la propria terra e di andare in un luogo dove anzichè alberi e aria buona si sono rinchiusi in una fabbrica piena di rumori a respirare schifezze e magari a non dormire nel caso dei turni di notte?


Eppure essi hanno cavalcato il cambiamento e dopo grandi difficoltà, sono riusciti a dare ai loro figli (noi) un futuro.


Il mio invito è comprendere ed accettare questo cambiamento; è completamente inutile scioperare sperando che un industriale che non ha più i soldi o la convenienza di pagare gli stipendi, riassuma. Può essere che in qualche caso isolato succeda ma per quanto tempo?


Tutti noi abbiamo dei talenti, tutti noi se ci guardiamo dentro siamo forza creatrice. Solo che ci siamo addormentati, aspettando il 27 del mese, facendo sempre le stesse cose. Come la bella principessa nel bosco che ha aspettato per 100 anni il suo bel principe azzurro che la risvegliasse. Ma quella era una favola. e poi voi ce li avete 100 anni di vita da sprecare per aspettare che qualcosa di bello succeda?


Questo momento storico per tutti noi è una grandissima occasione se la sappiamo cogliere, l'occasione di risvegliarci dal nostro sonno, dall'anestesia in cui siamo vissuti per anni e ritrovare la nostra vera essenza, i nostri veri talenti e metterli a frutto. Prima riusciamo ad accettare questo e prima assisteremo ad una rinascita.


Accettare il cambiamento e volgerlo a nostro vantaggio è l'unica cosa che può ridarci la forza di vivere e il sorriso. Lo so che è doloroso, ma per una legge di natura colui che sopravvive è sempre il più adattabile.


Ho parlato del lavoro perchè è il grande tema di questi ultimi anni, ma lo stesso discorso si può fare per le separazioni per una malattia improvvisa. Tutto questo è un modo che la vita ha di farci fermare a riflettere su noi stessi e noi dobbiamo arrivare preparati all'esame e superarlo.


Quando penso al cambiamento mi viene  in mente una figura che mi ha sempre tanto affascinato della letteratura dickensiana: Miss Havisham di "Grandi speranze". E’ una vecchia e nobile signora abbandonata il giorno del matrimonio dal suo amore. Vecchia e annientata si aggira nella sua grande casa ancora con addosso quel vestito da sposa di decenni prima, in una stanza c'è ancora la tavola imbandita con i cibi decomposti e i topi e ogni specie di animale a circolare tra i sogni di una giornata di festa che si è trasformata in tragedia. Miss Havisham che non si è mai ripresa da quell'antico trauma alleva la sua protetta Estella a vendicarsi degli uomini e ad avere il cuore di ghiaccio condannando se stessa ad una vita cristallizzata nello stesso giorno in cui ha vissuto la sua promessa infranta ed Estella, che lei amava, ad una vita crudele e senza amore.


Vogliamo condannarci a questo? vogliamo condannarci ad una vita di decadenza perchè non ci arrendiamo al fatto che le cose sono cambiate? Forse Miss Havisham dopo aver pianto tutte le sue lacrime, dopo essersi sentita smarrita, persa, annientata… Forse se dopo avesse preso in mano la sua vita e la sua sorte e avesse detto: "ok e adesso cosa faccio di me per andare avanti?" Forse avrebbe preso il suo bel vestito bianco, gli avrebbe dato fuoco e da vera nobile signora mostrando il dito avrebbe detto:" sai che c'è? me ne trovo uno più bello, più ricco e tu che non mi hai saputa apprezzare, vai all'inferno!" beh magari se avesse fato così la sua vita sarebbe stata felice. E la vostra? volete passarla ad incatenarvi ai cancelli della fabbrica che non vi assume più? o signore e signori delusi da un amore volete continuare a guardare per sempre quella fotografia di come sarebbe potuto essere? Beh la notizia crudele e bellissima allo stesso tempo e che se girate la testolina e lo sguardo in avanti, magari scoprite che davanti c'è qualcosa di meraviglio che potrebbe essere se solo allungaste la mano:  si chiama "opportunità" e di questo parleremo la prossima volta. Intanto leggete se vi va "Grandi Speranze".


In ultimo vediamo come si può fare a girare la testolina e guardare avanti… E non fate quelle facce che lo so che avete già capito su! Tutti seduti nella semioscurità, una bella musica rilassante, cellulari spenti, chiudete gli occhi e…. sì…. proprio così… meditazione….

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Padre Guardiano
10/09/2014 09:34
 
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Un articolo molto intelligente e veritiero.Purtroppo c'è da dire che obiettivamente ad una certa età mancano le forze e le energie fisiche per incominciare a fare un lungo viaggio. Perchè è proprio questo che bisogna fare e i cui esiti non sono mai scontati! [SM=g2407713] [SM=g2407713]





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Madre Badessa
10/09/2014 10:16
 
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Re:
=omegabible=, 10/09/2014 09:34:

Un articolo molto intelligente e veritiero.Purtroppo c'è da dire che obiettivamente ad una certa età mancano le forze e le energie fisiche per incominciare a fare un lungo viaggio. Perchè è proprio questo che bisogna fare e i cui esiti non sono mai scontati! [SM=g2407713] [SM=g2407713]





Hai ragione Omega, ma a come stanno le cose adesso, nemmeno la maggior parte dei giovani sono capaci a uscire da questa mentalità assistenziale...




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