Solo di UNA cosa sono certo, che mia moglie NON bruciacchierà più le patate al forno, dopo attenta riflessione maturata da un colloquio tet a tet, ha finalmente optato per il purè... Sa scherSa.
Bhè... è già qualcosa!
A parte le mini battute che rinfrancano sempre, possibile che non ti rendi conto che, qui, ora, vige la più profonda insicurezza? Il problema dell'esistenza della verità e del modo di cercarla, affanna, per così dire, l'umanità da tempi immemorabili.
Me ne rendo conto... ma non mi faccio sopraffare da essa. Che è diverso.
Inoltre cerco di non proiettare le mie insicurezze anche sugli altri.
Ciò che è incerto per me, potrebbe non esserlo per te.
Il tuo (per quel pò che ti leggo) è un rischio (che NON dovresti accantonare) di relativizzare cioè la verità per cui questa diventa un fatto meramente soggettivo. Difficile Monna Titty, è oggettivarla al punto che essa si possa trovare, statica, da qualche parte...
Ovvio, fino ad un certo punto.
Io personalmente ho una discreta capacità ad oggettivare "quasi" tutto.
Naturalmente non possiamo farlo sempre, ma la maggior parte delle volte è solo questione di dare la giusta priorità alle cose/fatti che ci riguardano.
Io NON ho risposte certe, forse qualcuna, ma restano pure queste del tutto soggettive. Non mancano chi, come me, ha cercato e cerca sicurezze in rapporti metafisici, metapsichici (anche) con entità disincarnate, QUASI in risposta alla sfiducia (NON totale...) verso i propri simili, verso confessioni religiose, verso autorità di varia natura... Ma c'è ben di più...
Anche questa assoluta necessità di trovare negli altri un rifugio sicuro... è una trappola! Perché immancabilmente gli altri ci deludono, scatenando in noi questo desiderio di cercare altrove, in qualsiasi altra cosa, la sicurezza che ci manca.
Quando invece l'unico posto in cui dovremmo cercare è in noi stessi.
Un saluto. Titty è il "nomignolo" di una mia cugina, che all'anagrafe fa Anastasia.
Non mi chiamo Anastasia.
Titti.
[Modificato da Titti-79 09/02/2018 23:11]