Apocalisse 17-18

claudio.41, 07/09/2006 18.46:

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La Chiesa cattolica dice che "Babilonia la Grande" , sia la Città di Roma.

In una Bibbia redatta dal Reader's Digest, con "IMPRIMATUR" della Curia Romana datato 3o Maggio 1985 e con prefazione di G. Ravasi , membro della Pontificia Commissione Biblica e del Vescovo Giovanni Saldarini, Vicario generale della diocesi di Milano e Docente di Sacra Scrittura, si legge a pag 727, quanto segue, parlando dell'Apocalisse :

"L'autore dell'Apocalisse descrive il contrasto tra il bene e il male che reggono tutta la storia attraverso due simboli femminili antitetici. Il primo è quello di una prostituta, ubriaca del sangue dei martiri cristiani, ricca e potente, che nel testo viene chiamata Babilonia, rifacendosi alle pagine dell'A.T. in cui la grande Città della Mesopotamia era il simbolo dell'oppressione e della violenza. Sotto questa immagine però, su vuole alludere a ROMA , la capitale delle persecuzioni contro i cristiani.

Infatti , se guardiamo le sette teste della bestia , è detto che sono sette monti, e Roma si sà, è la città che ha sette colli. E' detto anche che le sette teste , "sono anche sette re". I sette re di Roma , appunto...."


Anche in siti nella rete possiamo trovare scritto che Babilonia è ROMA, intesa come Roma città e non certamente la Chiesa Romana.

www.giovaniemissione.it/spiritualita/catVR2.htm


La chiesa Romana però dimentico (volutamente?) quanto segue:

E vero dalla descrizione che la "Città" descritta sotto forma di "Bestia" è Roma, e infatti ci sono i "7 Monti ; i 7 re", inoltre Roma è stata una grande potenza militare come è descritta la Bestia. Una potenza di guerra. Però, non viene resa giustizia alla "Visione di Giovanni".

Infatti, BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE MERETRICI, non è, la "Bestia" , ma la Donna che siede SULLA Bestia , e non è lei, ma è la Bestia che ha "nomi di bestemmia".

Questo particolare è molto importante per capire che BABILONIA non è la Città di Roma, ma qualche cosa che SIEDE SOPRA la Città di Roma.

Detto questo e rileggendo meglio i seguenti versi, potremo iniziare ad analizzare i due capitoli di Apocalisse


17:4 e vidi una donna seduta sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia, e che aveva sette teste e dieci corna. 4 La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle. In mano aveva un calice d'oro pieno di abominazioni e delle immondezze della sua prostituzione. 5 Sulla fronte aveva scritto un nome, un mistero: BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE PROSTITUTE E DELLE ABOMINAZIONI DELLA TERRA. 6 E vidi che quella donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Quando la vidi, mi meravigliai di grande meraviglia.7 L'angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia con le sette teste e le dieci corna che la porta.
8 La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall'abisso e andare in perdizione. Gli abitanti della terra, i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla creazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia perché era, e non è, e verrà di nuovo. 9 Qui occorre una mente che abbia intelligenza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede. Sono anche sette re.

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Spesso, dai cattolici viene mossa l'obiezione, che Apocalise 17 chiude con le seguenti parole :

"La donna che hai vista è la grande città che domina sui re della terra", e quindi non può essere che la CITTA' dì Roma".

e che quindi, la città non può che essere la città di Roma e non il Vaticano.
Scordano però che c'è "un altra CITTA', che siede sulla città di Roma".

Questo per spronare chi legge ad usare anche la testa e a ragionare e a credere a quello che la Scrittura dice , non cercando sempre "vie d'uscita" quando la cosa non fa piacere.


Molti prendono alla lettera le parole che Maria disse : "Ogni generazione mi chiamerà beata", ma NON prendono alla lettera quelle di Gesù alla risposta che dette alla voce del popolo : "beate le mammelle che Tu poppasti".

Tali, avrebbero trovato difficile credere all'adempimento delle profezie riguardanti Cristo.

Le promesse riguardanti Lui, alla Sua prima venuta, si sono adempiute LETTERALMENTE.

Spesso, sono state associate a quelle non ancora realizzate della Sua seconda venuta. Come potremmo dunque, per queste ultime, giustificare un interpretazione "spirituale" (es. Luca 1:32-33)?
E' in maniera letterale che il Messia nacque a Betlemme (Michea 5:1), entrò a Gerusalemme cavalcando un asino (Zaccaria 9:9), fu venduto per 30 sicli d'argento (Zaccaria 11:12), ebbe le mani e i piedi e il costato trafitti alla croce (Salmo 22:17 - Zaccaria 12:10).
E' letteralmente che le Sue ossa non furono rotte (Salmo 34:20), letteralmente il Suo costato è stato trafitto da una lancia (Zaccaria 12:10). Letteralmente Egli morì, fu sepolto e risuscitò il 3° giorno (Salmo 16:10 - Osea 6:2), ecc.

Il Signore ha forse bevuto aceto spirituale? ( Salmo 69:22) o si sono spartite a sorte le Sue vesti spirituali? (Salmo 22:19) . DIO ha forse disperso il Suo popolo solo in maniera figurativa? (Deut. 4:27) E' forse metaforicamente che gli Ebrei sono senza Efod, re, principi, altare e santuario? (Osea 3:4).

No, per gli "onesti", NO!

Tutto questo avvenne REALMENTE così, COME scritto.

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